“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Da âIl Foglio'
La Germania non può mica limitarsi a commentare i fatti del mondo. Così il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, a capo degli Esteri, un giorno prima dell'apertura della Conferenza per la Sicurezza tenutasi questo fine settimana a Monaco. La Germania non può più permettersi di essere un gigante sul piano economico e trasformarsi poi in un nano quando si tratta di sicurezza internazionale. Considerazioni che hanno fatto plaudire, per la prima volta dopo anni, anche gli americani.
In particolare è piaciuto il discorso del capo di stato Joachim Gauck, che ha avuto l'onore (mai concesso prima a un capo di stato) di tenere il discorso di apertura di questa 50esima conferenza. Gauck, ex cittadino Ddr che non è iscritto ad alcun partito e si autodefinisce un conservatore progressista, nel suo discorso ha auspicato una maggior assertività della Germania. Ha sottolineato che anche il non intervento "può avere conseguenze gravi, a volte anche peggiori, di un intervento".
Gauck non ha mai citato il caso Libia quando, al Consiglio di sicurezza la Germania si astenne dal voto a favore di una "no fly zone", ma ha messo in guardia dal considerare la Germania un'isola felice. Troppo stretti sono nel frattempo i rapporti politici, economici e commerciali che il paese intrattiene fino nell'ultimo lembo della terra. Relazioni delle quali la Germania approfitta massimamente, ma che al tempo stesso la rendono vulnerabile in caso di instabilità internazionali. L'ex ministro della Difesa, il socialdemocratico Peter Struck usava dire che la Germania oggi non si difende più pattugliando i suoi confini, ma pattugliando l'Hindukusch.
Un approccio che poi è stato abbandonato. Come ha fatto notare il capo degli Esteri della Welt, Clemens Wergin, il paese è sprofondato in una sorta di "sonno da bella addormentata". Soprattutto dopo le dimissioni, nel 2010, dell'allora capo di stato Horst Köhler. Come ricorda Wergin anche Köhler aveva evidenziato la sempre più stretta trama di rapporti con il resto del mondo. Rapporti e interessi anche economici, che a volte dovevano essere difesi anche attraverso una presenza militare. Köhler si era però espresso in modo meno diplomatico di Gauck e aveva scatenato un tale putiferio da doversi dimettere.
Gauck ha chiesto più partecipazione attiva da parte della Germania anche perché per decenni altri ne hanno garantito la sicurezza. Questo non vuol dire che d'ora in poi Berlino appoggerà soluzioni esclusivamente militari, piuttosto che la politica di sicurezza non sarà più dettata solo da riflessi condizionati.
A dire il vero, il discorso sul futuro "engagement" tedesco a livello internazionale l'aveva già affrontato una settimana prima il ministro della Difesa Ursula von der Leyen. Lei si era dichiarata favorevole alla partecipazione dei soldati tedeschi a una missione nell'Africa centrale. Von der Leyen motivava la sua posizione ricordando anche che le tragedie degli immigrati davanti a Lampedusa sono spesso la conseguenza dei conflitti in corso nel continente africano. Africa, Siria e, molto più vicino a casa, l'Ucraina.
Stare con le mani in mano non è possibile, anche se l'opinione pubblica vorrebbe l'impossibile: aiutare concretamente le popolazioni senza però mai sporcarsi le mani con un intervento militare. Il liberale Guido Westerwelle, ministro degli Esteri nel precedente governo, aveva preferito puntare esclusivamente sulla diplomazia, Steinmeier intende invece perseguire una politica estera più assertiva.
E' giusto essere molto cauti prima di sostenere un intervento militare, "ma cautela non significa lavarsene le mani". Insomma, come ha scritto anche il New York Times: la Germania pensa a una politica estera più nerboruta, per quanto Angela Merkel non si sia ancora pronunciata in merito.
Probabile che abbia preferito lasciare il delicato compito di comunicare il cambio di rotta ai suoi ministri. I quali, a dire il vero, non sembrano affatto imbarazzati al proposito. E chissà se Steinmeier, atteso venerdì a Roma, discuterà con Emma Bonino, anche di questo nuovo corso.
IL NUOVO CELLULARE DI ANGELA MERKEL ANGELA MERKEL A DACHAU jpegJOACHIM GAUCK CON LA FIDANZATA DANIELA SCHADT MERKEL WESTERWELLEPETER STRUCK
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…
DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO -…
DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER…
DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E…