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sexy cyborg di hajime sorayama
Jack Millner per “Mail On Line”
Una scena di sesso fra un uomo e un robot ha scioccato il pubblico di “Channel 4”. Si tratta di “Humans”, la serie tv che parla di un mondo in cui conviviamo con gli “hubot”, intelligentissimi androidi usati per le faccende domestiche (e sessuali), rifacimento della serie svedese “Real Humans” (“Äkta människor” in lingua originale, molto più bella del remake).
Ci si può scandalizzare ma il sesso fra umani e macchine diventerà presto la norma. Secondo la psicologa e sessuologa Helen Driscoll passiamo molto tempo nelle realtà virtuali e le relazioni intime con gli androidi potrebbero presto diventare accettabili, addirittura migliorare la nostra salute mentale: «La realtà virtuale è in grado di simulare l’esperienza del sesso ed è possibile che molti preferiranno gli androidi agli umani.
Chi è solo o ha perso il partner può beneficiare di una relazione sessuale virtuale. D’altronde è meglio un partner virtuale che nessun partner. Ma l’impatto psicologico dipenderà da come sapranno gestire la coesistenza fra reale e virtuale. La mancanza di contatto umano è pericolosa. Il sesso virtuale può isolare, essere considerato una forma di infedeltà e mettere in crisi rapporti veri».
Il tempo speso a comunicare sui social media è già un problema e i nostri contatti umani potrebbero essere totalmente trasferiti on line. Bambole realistiche già si possono comprare on line e la robofilia (attrazione fisica per i robot) andrà di pari passo con la tecnologia. Il progresso dell’intelligenza artificiale renderà le macchine così vere che ci si potrà innamorare di loro, come è mostrato nel film “Her”, dove Joaquin Phoenix perde la testa per una voce creata dal sistema operativo.
I giapponesi hanno già partner virtuali e la app cinese “Xiaoice” fa compagnia a migliaia di cuori. Pensiamo al sesso robotico in relazione alle attuali norme sociali e ci sembra una follia, ma se andiamo indietro di cento anni, capiamo che rispetto ad allora tutto è cambiato velocemente e radicalmente. Lo sarà altrettanto fra cento anni, quando i robot saranno indistinguibili dagli umani (a parte che per i vizi e le imperfezioni) e non soffriremo nemmeno più se non sappiamo riconoscere la differenza.
la serie scandinava real humans
cyborg in vendita in giappone
sex robot
braccio robotico
hubot di real humans
E a proposito di robofilia, l’illustratore cult giapponese Hajime Sorayama, noto per i suoi disegni erotici, ha creato una irresistibile sexy cyborg ad edizione limitata. E’ una modella androide a grandezza naturale esposta alla Nanzuka Gallery di Shibuya. Solo cento i modelli disponibili, ognuno costa 1.200 dollari.
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