DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Nadia Terranova per la Stampa - Estratti
«Dagli albori della storia i libri sono stati scritti con lo sperma, non con il sangue mestruale», scrive Erica Jong. Di libri che non siano stati scritti con lo sperma lei ne ha prodotto uno così monumentale che solo a evocarlo le donne sorridono, così totemico da aver prodotto una quantità di citazioni che basterebbe per dieci scrittrici, così iconico da contenere un'espressione, "scopata senza cerniera", diventata tutt'uno con lei e con noi stesse. Paura di volare compie cinquant'anni, e io penso a quando l'ho letto per la prima volta, a vent'anni, mentre mia madre leggeva, sempre di Jong, uno dei suoi ideali seguiti, Paura dei cinquanta.
(...) La mia generazione, nata alla fine degli anni Settanta, è la prima che sul sesso ha letto i libri passati dalle mamme, così nella mia formazione sentimentale entrarono a pieno titolo Porci con le ali e Paura di volare. Se ci penso oggi, è strano accorgermi di aver letto romanzi in cui si raccontava sostanzialmente come andavano a letto i nostri genitori, ma la dice lunga sulla forza di quei libri: attraversavano le generazioni, erano stati una conquista e una liberazione talmente recente per le donne che ci stavano tirando su da avere anche una vita propria anche oltre loro stesse, fuori dalla contingenza temporale.
Paura di volare ha venduto venti milioni di copie. È un numero impressionante, di fronte al quale bisogna solo essere grate e grati: venti milioni di persone hanno scoperto, grazie a una poeta che fino a quel momento aveva pubblicato solo versi erotici, che le ragazze facevano sesso per motivi che avevano a che fare più con l'esplorazione che con l'amore, più con la crescita e la scoperta di sé che con il bisogno di legarsi.
(...)
Sprigionava una forma di libertà allegra e violenta insieme, che è il suo segreto. Poiché la fortuna di nessun romanzo rimane uguale, anche la percezione di Paura di volare è cambiata, e negli ultimi anni se ne è spesso parlato come di un libro limitato a un femminismo bianco e ricco, incapace di rappresentare altre classi sociali. I libri non cambiano ma i tempi sì, e oggi che le voci e le istanze si sono moltiplicate possiamo accogliere questo sguardo – a patto però di ricordare quanto dobbiamo alle scrittrici che per prime smuovono il mondo e ai libri che lo rinnovano.
Anche quei libri invecchiano e possono mostrare più impietosamente i limiti di quanto mancava alla società, più che alle loro pagine, nell'anno in cui sono stati pubblicati. Possiamo festeggiare Paura di volare con una gratitudine da estendere anche alle sue imperfezioni, ci ricordano quanta strada c'era da fare, quanta ce n'è ancora oggi. Quanto c'è bisogno di grandi movimenti imperfetti, quando bisogna smuovere i macigni. Il suo compito, Erica Jong l'ha portato a termine come meglio non si poteva, ha scritto un classico e noi dobbiamo provare ogni giorno a tradurlo nel presente.
erica jongerica jong da giovaneerica jong 1LIBRO MIELE SULLE LABBRA DI ERICA JONGERICA JONG 1ERICA JONGla scrittrice erica jong
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