DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Dominic Nicholls per “The Economist”
Il “Crematorium Hofheide” si trova sul lago di Holsbeek, in Belgio. Un elegante edifico in pietra e acciaio che sembra fluttuare in aria. Poggia su un basamento in parte sepolto con l’intento di connettere il mondo sottostante e quello in superficie.
crematorium hofheidecapsula biodegradabile emergence
La struttura ha vinto molti premi per l’architettura nella categoria dei memoriali e edifici religiosi e rappresenta il nuovo modo usato dal design per riconcepire la morte. Sempre meno persone al mondo scelgono il tradizionale funerale, perciò gli architetti si stanno concentrando sulle alternative. Ad esempio nel 2013 stato premiato il progetto “Emergence”, capsula biodegradabile che custodisce le ceneri e, quando si dissolve, arricchisce la terra e permette ad altre piante di crescere.
La gente comincia a scegliere bare fatte di foglie di banana, salice o lana, ma restano prodotti di nicchia. I crematori invece aumentano, quest’anno le cremazioni negli Stati Uniti hanno superato le sepolture, raggiungendo Gran Bretagna, Danimarca e Svezia, dove i tre quarti dei corpi sono dati al fuoco. Eppure i crematori restano posti cupi, corridoi scialbi, file di sedie scomode, pessima illuminazione, una specie di nastro trasportatore.
bara in foglie di bananabara di lana
E’ un posto così deprimente per i cari che piangono l’estinto, che pur di evitarlo spesso si decide di cremare direttamente il corpo, senza passare per la cerimonia. In Europa si stanno progettando finalmente crematori migliori, non freddi edifici industriali, ma spazi intimi dove arriva la luce, pieni di fiori o addirittura sorto in un parco di orchidee.
Il crematorio di Rennes, ad esempio, è costruito come una spirale: fuori losanghe di legno, dentro spazi curvilinei aperti che fanno passare aria e luce. Senza corridoi. Al Woodland di Stoccolma, gli architetti hanno usato perforazioni nei muri per assorbire il suono e ammorbidire l’acustica.
L’anno scorso nel Cambridgeshire ha aperto il primo tumulo per cremati, in una costruzione antica di 5500 anni. Un’altra aprirà nello Shropshire. Insomma si creano spazi aperti a persone che credono in qualsiasi religione o a nessuna, dando però la necessaria atmosfera sacra. A Willow Row l’ingresso è indicato da una gigantesca pietra a forma di diamante, il soffitto del tumulo è alto cinque metri, ci sono 59 nicchie di famiglia con lumi, che costano meno di 9000 euro per 99 anni (ci entrano fino a cinque urne).
Il secondo cerchio contiene 349 nicchie individuali, che costano circa 2000 euro. Le famiglie possono fare cerimonie lunghe quanto vogliono. Ci sono panchine in pietra di York per contemplare e ricordare. Questi posti preistorici sfruttano l’energia degli antichi raduni. La nuova architettura crematoria può descrivere il rapporto fra spirito, corpo ed emozioni, e celebrare la vita.
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