AGENZIA MASTIKAZZI - QUENTIN TARANTINO ANNUNCIA DI VOLER SMETTERE DOPO IL DECIMO FILM (È GIÀ AL NONO) - IMPAZZA LA MODA DI DARE LE “DIMISSIONI ARTISTICHE” PER POI RIMANGIARSELE, COME A VOLER ASSISTERE AL PROPRIO FUNERALE PER VEDERSI IDOLATRARE - STESSA STORIA DI INFINITI ADDII PER STEVEN SODERBERGH, GEORGE CLOONEY, BRAD PITT, GUCCINI E VASCO (MA NON MOLLANO MAI)...

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Paolo Giordano per "il Giornale"

Annunciano di smettere per garantire di restare ancora chissà per quanto. Dunque, in un'intervista a Playboy, il regista ha detto che «potrei ritirarmi dopo aver girato il decimo film». Ossia tra poco perché sta girando Django unchained, che nel suo curriculum cinematografico è il nono.

Quindi il regista di Pulp fiction sarebbe lì lì per mollare tutto e ritirarsi dopo aver vinto un Oscar, aver imposto il suo stile e aver ripescato quello di altri (ad esempio, il nono film è un remake del titolo che Corbucci girò nel 1966 con Franco Nero). Magari potrebbe diventare musicista e mettere in pratica ciò che Steven Soderbergh, un altro «ritiratore abituale», ha già più volte annunciato: incidere un disco. Ma sono tutte parole al vento. Soderbergh continua a dare il ciak.

E Quentin Tarantino continuerà a farlo, tanto più che nel 2009, giusto a ridosso dell'uscita di Bastardi senza gloria, aveva garantito che il ritiro era «imminente». Adesso spiega meglio: «Normalmente i peggiori film di un regista sono gli ultimi quattro della sua filmografia. Io preferisco fermarmi a un certo punto. Se poi dovesse succedere qualcosa nel mio cuore, se avessi una nuova storia da raccontare, potrei tornare. Ma se dovessi fermarmi a 10 film mi starebbe comunque bene come testamento artistico.

Comunque tranquilli: non se ne andrà ancora per un bel po'. Così come George Clooney, che ha garantito che non farà l'attore ancora a lungo: «Non resterò qui per cent'anni». O come Brad Pitt, che sta per compiere 49 anni dopo essersi probabilmente dimenticato di aver detto che «a cinquanta smetterò di recitare». Anzi, probabilmente ha già firmato così tanti contratti per nuovi film che a 60 non sarà neppure a metà dell'opera. Sarà una sorta di scaramanzia. E anche in Italia la moda impazza: da Guccini fino a Vasco le «dimissioni» o il ritiro sono sempre più annunciate e sempre meno messe in pratica.

 

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