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IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – IERI SERA MI SONO VISTO LA NUOVA SERIE NETFLIX “SIRENS”. NON HA LA COMPATTEZZA CHE SI SPERAVA, MA ME LA SONO BEVUTA TUTTA IN UNA NOTTATA – ALTERNATIVE? SU AMAZON CI SONO UN BEL PO’ DI NOVITÀ. COME “IO SONO ANCORA QUI”, “ITACA, IL RITORNO”, “A DIFFERENT MAN” E “BABYGIRL” - HANNO INSERITO ANCHE “SPARA FORTE, PIÙ FORTE… NON CAPISCO”. EDUARDO DE FILIPPO NON ERA UN GRANDE REGISTA DI CINEMA, SPRECA MASTROIANNI, MENTRE RAQUEL WELCH È DOPPIATA CON UN ASSURDO ACCENTO TORINESE CHE LE MASSACRA IL PERSONAGGIO, MA VE LO CONSIGLIO LO STESSO… - VIDEO

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 Marco Giusti per Dagospia

sirens

 

Che vediamo stasera? Io ieri sera mi sono visto tutte e cinque le puntate di “Sirens”, la nuova serie di Netflix scritta da Molly Smith Metzler (“Maid”) con Julianne Moore come Michaela detta Kiki, regina delle stronze miliardarie, Milly Alcock come Simone, la sua assistente del cuore del tutto votata a lei, Meghann Fahy come Devon, la sorella di Simone, che la vuole salvare dalle grinfie da strega di Michaela.

 

sirens

Mettiamoci anche Peter Kerr, il marito miliardario di Kiki, Kevin Bacon, il padre alcolizzato e malato di Alzheimer delle sorelle, Bill Camp, una serie di fidanzati e scopa-amici di Devon che la inseguono ovunque. Insomma, quando la scombinata Devon si accorge che col padre malato non ce la fa più, parte da Buffalo e va nell’isola di sogno del New England dove lavora la sorella Simone, alla corte della reginetta dei pennuti, nel senso dei volatili, Michaela detta Kiki.

sirens

 

E scopre che la manipolazione di Kiki rispetto a Simone sembra totale. Al punto che vede la sorella come schiava di una situazione di ricchi fuori di testa che non possono essere i tuoi migliori amici. Ma niente è proprio come sembra e i rapporti fra le tre donne, le sirene del titolo, che coinvolgono anche una serie di maschi più o meno deboli e boccaloni, dal marito di Kiki al suo socio Ethan, Glenn Howerton, amante di Simone, nel corso delle cinque puntate cambieranno.

 

julianne moore sirens

Diciamo anche che la serie non ha la compattezza che si sperava. Forse aver sviluppato una commedia, della stessa autrice, in cinque puntate seriali, le ha inevitabilmente annacquate e allungate, forse alternare dramma e commedia non sempre funziona. Insomma, qualche riserva su questa serie mi rimane, ma il trio protagonista, dalla veterana Julianne Moore alle due giovani, Milly Alcock e Meghann Fahy, è piuttosto esplosivo. Alla fine, ripeto, me lo sono bevuto in una nottata.

itaca. il ritorno

Alternative? Vedo che su Amazon ci sono un bel po’ di novità. Come “Io sono ancora qui” di Walter Salles con Fernanda Torres, premio oscar per il miglior film straniero, premio per la sceneggiatura a Venezia. O come “Itaca, il ritorno”, cioè il ritorno a casa di Ulisse diretto in Grecia da Uberto Pasolini con Ralph Fiennes come Ulisse, Juliette Binoche come Penelope e Charlie Plummer come Telemaco.

a different man

 

Il nuovissimo “A Different Man” di Aaron Schimberks con Sebastian Stan e Renate Reinsvee, “Babygilrl” di Halina Reijin con Nicole Kidman, donna in carriera, pazza e schiava del più giovane Harris Dickinson, che fece scandalo (insomma…) a Venezia, ma soprattutto fece vincere alla Kidman la Coppa Volpi.

spara forte piu forte... non capisco

 

Hanno inserito anche “Spara forte, più forte… non capisco” diretto nel 1966 da Eduardo De Filippo, sceneggiato assieme a Suso Cecchi D’Amico, tratto da “le voci di dentro” dello stesso Eduardo con Marcello Mastroianni protagonista nel ruolo di un artista napoletano, la stupenda Raquel Welch nel periodo di suo massimo fulgore, subito dopo “Un milione d’anni fa”, lo stesso Eduardo come lo Zio che parla coi botti, Regina Bianchi e Guido Alberti.

spara forte piu forte... non capisco

Produce lo stesso Marcello Mastroianni come Master Film, che nello stesso modo produrrà anche “Lo straniero” di Luchino Visconti, cioè facendo firmare come produttore Pietro Notarianni. E poi smise perché non furono dei successi. Ricordo che aspettai tanto l’arrivo di questo film. Perché ero pazzo come tutti i ragazzi del tempo di Raquel Welch. Ancora oggi vederla in scena con Mastroianni in questo film un po’ pop ha il suo fascino. Anche se il film non funziona a nessun livello.

 

spara forte piu forte... non capisco

De Filippo non era un grande regista di cinema, spreca anche Mastroianni, mentre Raquel Welch è doppiata con un assurdo accento torinese che le massacra il personaggio. Nella copia inglese, invece, sono doppiati tutti e due in inglese, ma Raquel Welch non si doppia con la sua voce. E c’è anche qualche taglio. La copia di Amazon non è luminosa come quella che vidi allora, mi dispiace, per non parlare di quelle che si trovano in rete. E la fotografia, assieme alla musica di Nino Rota e alle figure dei due attori sono i veri piaceri di un film non riuscito.

 

non aprite QUELLA porta

 Del resto non credo che si trovi facilmente una copia buona nemmeno di “Lo straniero” di Visconti. Però, se non l’avete visto, “Spara forte, più forte… non capisco”, ve lo consiglio lo stesso. Vi consiglio anche “Non aprite quella porta”; grande horror classico di Tobe Hooper. Ricordo che quando venne restaurato e presentato a Cannes, lo stesso regista non riconobbe la sua fotografia “sporca”, dove non si vedeva niente, nella nuova edizione a lucido dove si vedeva troppo. Aveva costruito proprio perché facesse più paura una fotografia poco chiara, pieno di neri, di sporcizia… 

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