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IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - ALLE 21,25 OCCHIO A “EX. AMICI COME PRIMA” DI CARLO VANZINA. VANZINA SI PERMETTE UNA SERIE DI BATTUTE E DI OSSERVAZIONI SULLA REALTÀ ITALIANA CHE NON TROVIAMO PROPRIO NELLE COMMEDIE DI AUTORI PIÙ GIOVANI, FORSE TROPPO ABITUATI ALL'AUTOCENSURA - IL VERO FILM STRACULT DELLA NOTTE, È “IL SESSO DELLA STREGA” DIRETTO DA ANGELO PANNACCIÒ, CONSIDERATO DA MOLTI HORROR EROTICO DI NOIA ABISSALE, “OLTRE I LIMITI DEL BRUTTO”, “SCOMPISCEVOLE GUAZZABUGLIO”, “TERRIBILE”, “INDESCRIVIBILE”. QUINDI IMPERDIBILE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

denzel washington flight

Che vediamo stasera in chiaro? Avrete sicuramente visto l’ottimo “Flight” di Robert Zemeckis con Denzel Washington pilota pippato che compie una manovra incredibile salvando tutti i suoi passeggeri e si ritrova poi sotto processo, Tv8 alle 21,30. Ci sono anche Melissa Leo, James Badge Dale, John Goodman, Don Cheadle. Su Canale Nove alle 21,25 occhio a “Ex. Amici come prima” di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Alessandro Gassman, Enrico Brignano, Tosca D'Aquino, perché si parla di politica dentro la commedia all’italiana.

 

ex – amici come prima

"Amm'a magnà!" grida ferocemente Tosca D'Aquino al marito, Vincenzo Salemme, fresco eurodeputato meridionale ("da Praiano a Bruxelles..."), che si vorrebbe opporre agli intrallazzi della politica italiana. I Vanzina si permettono qui una serie di battute e di osservazioni sulla realtà italiana che non troviamo proprio nelle commedie di autori più giovani, forse troppo abituati all'autocensura, ma neanche nei film dei nostri autori da festival (Virzì escluso). Quando Salemme scopre che la sua partner di una notte, Natasha Stefanenko, è il primo ministro dei Paesi Baltici se ne esce con un "Sono andato a letto con un premier... come una escort!".

ex – amici come prima 1

 

Ma è notevole anche un conclusivo "In Italia le scopate di un premier non fanno proprio notizia".  "Ex: amici come prima!", salutare ritorno dei Vanzina alla commedia, non è il sequel del fortunato "Ex" di Fausto Brizzi (undici milioni di incasso nel 2008), sempre prodotto dai Lucisano, ma una contaminazione sul tema e un tuffo nei nuovi modelli di commedia giovanile da parte di due autori di vasta esperienza.

ex amici come prima

"Lavorare con Fulvio Lucisano", hanno detto i Vanzina, è stato come lavorare con papà Steno". In qualche modo, questa allegria e questa consapevolezza si sentono nel film. Ricordo che l'episodio più divertente è quello con Paolino Ruffini, che si ritrova a scopare a casa di Virginie Marsan ("Maremma Ikea, che bell'appartamento!") e, non riuscendo a mettersi il preservativo, finisce per farsi aiutare da tutta la coattissima famiglia di lei.

 

ex amici come prima

Ma è vero pure che il film funziona di più quando alla battuta, alla trovata comica, si sostituisce una costruzione maggiore di racconto, come nel caso degli episodi di Salemme-Stefanenko o di Alessandro Gassman-Anna Foglietta, dove un marito prossimo al divorzio si ritrova inconsapevolmente tra le braccia dell'avvocatessa della moglie. Inoltre c'è anche una maggiore attenzione al funzionamento degli attori come squadra e non come singole personalità.

cosmonauta

Su Italia 1 alle 21, 20 divertitevi con “Fast & Furious 8” di F. Gary Gray con Vin Diesel, Dwayne Johnson, Charlize Theron, Helen Mirren, Jason Statham. Non era affatto male “Cosmonauta”, riuscita opera prima di Susanna Nicchiarelli con Sergio Rubini, Claudia Pandolfi, la stessa Nicchiarelli, Angelo Orlando, Rai 5 alle 21, 15, tutto dedicato a crescere in un particolare momento dell’Italia comunista dove le vittorie della URSS nel campo dei viaggi nello spazio avevano un tifo quasi da stadio.

 

charles bronson io non credo a nessuno

Ricordo come un buon western giallo tratto da un romanzo di Alistar MacLean e costruito per il faccione di Charles Bronson ma ben diretto da Tom Gries “Io non credo a nessuno”, Rai Movie alle 21, 10, tutto ambientato su un treno in mezzo alle montagne innevate (è Idaho ma fingono che sia Nevada) con Ben Johnson, Jill Ireland, Richard Crenna. Le grandiose scene di stuntmen in cima al treno vennero girate dal più grande regista di scene d’azione che si sia mai avuto a Hollywood, Yakima Canutt, qui al suo ultimo film, e vennero interpretate da Howarc Curtis e Tony Brubaker al posto di Bronson e Archie Moore.

v per vendetta

 

 Molti degli stuntmen presenti finirono in galera per rissa e eccessi alcolici, come Scott Newman, figlio di Paul. E il treno è tutto vero. Niente effetti speciali. Su Canale 27 alle 21, 10 scommetto che i vecchi fan di Jim Carrey e di “The Mask” di Chuck Russell si ritroveranno tutti. Il film è assolutamente bislacco rivisto oggi. Ma lo era anche quando uscì. Su Canale 20 alle 21 passa “V per vendetta” diretto da James McTeigue, diretto dai/dalle Wachowski con Natalie Portman, Hugo Weaving sempre dietro la maschera, Stephen Rea, Stephen Fry, John Hurt. Un grande film teorico sul fascismo del 2000 anche se allora non lo capimmo del tutto.

emma stone ryan gosling gangster squad

Non è del tutto riuscito “Gangster Squad” di Ruben Fleischer, Iris alle 21. Peccato perché allora ci aveva fatto ben sperare quando. Smitragliate, belle ragazze, ex-pugili, poliziotti corrotti, poliziotti onesti nella Los Angeles del 1949. Gli anni di Johnny Stompanato e di Mickey Cohen. Insomma, molto piacevole, ha pure un gran bel cast. Da Sean Penn come il cattivissimo Mickey Cohen (“Io sono il progresso”), che mette sotto il suo tacco la bellissima Emma Stone nei panni della bambola Grace Faraday, alla squadra dei duri e puri capitanata da Josh Brolin come Sergente John O’Mara che ha preso con sé l’astro nascente Ryan Gosling, il disincantato Jerry Wooters, poi il nero Anthony Mackie.

sean penn gangster squad

 

Mettiamoci anche il vecchio Nick Nolte come onesto capo della polizia di Los Angeles che ha deciso di farla finita con il boss Mickey Cohen con ogni mezzo. “Niente nomi, niente tesserini, niente pietà”. Eppure, malgrado il tanto sparare, le belle e ricchissime scenografie che ricostruiscono le strade e i locali della Los Angeles di un tempo (notevole l’esibizione di una falsa Carmen Miranda), malgrado una regia agile e moderna, il film rimane totalmente dimenticabile.

aldo giovanni e giacomo tu la conosci claudia

 

Magari è più divertente “Tu la conosci Claudia?” di Massimo Venier con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti e Paola Cortellesi come la Claudia del titolo. Su Tv2000 alle 21 vedo che passa un biblicone che all’epoca mi piacque parecchio, “Giuseppe venduto dai fratelli” di Irving Rapper con Geoffrey Horne, Robert Morley, Belinda Lee, Terence Hill, Vira Silenti, Charles Borromel.

giuseppe venduto dai fratelli

La bellissima Belinda Lee, qui al suo ultimo film, morì a soli 25 anni in un incidente automobilistico in California, perdendo la testa, incinta del bambino di Gualtiero Jacopetti, il 14 marzo del 1961, è la moglie infedele di Putifarre, il grosso inglese Robert Morley, poco adatto alla parte, ma sempre divertente, che cerca di sedurre il giovane Giuseppe, Geoffrey Horne. Tutta la storia è lì. Solo che Geoffrey Horne, pur se attore dell’Actor allora molto quotato, fresco di “Il ponte sul fiume Kwai”, “Esterina”, “Bonjour tristesse”, provinato perfino per “La dolce vita” di Fellini, non era così noto al nostro pubblico.

giuseppe venduto dai fratelli

 

Questo è il suo unico péplum. L’anno dopo girerà il suo unico spaghetti western, “I tre implacabili”, e tornerà in America. Ultimo film italiano anche per il vecchio Irving Rapper, che si rifarà vivo nel cinema col folle stracult-trans “Il primo uomo diventato donna” nel 1970. I produttori Donati e Carpentieri lo girano a Zagabria insieme a “Maciste nella terra dei ciclopi”.

 

ci vuole un gran fisico 4

In seconda serata vi potrei consigliare su Cine 34 alle 22, 55 il poco fortunato “Ci vuole un gran fisico”, opera prima di Sophie Chiarello per il primo film da protagonista di Angela Finocchiaro. Con lei ci sono Giovanni Storti, Raul Cremona e Elio, strepitoso come marito pirlone, Jurij Ferrini, Laura Marinoni, Rosalina Neri. L'idea era più che giusta.

ci vuole un gran fisico 2

Dopo averci fatto divertire in tanti film, dedicarne uno intero a Angela Finocchiaro, grande comica e grande attrice, e al tipo di donna italiana che di solito interpreta, umanissima, non strafiga, con problemi di famiglia e di pura sopravvivenza in mondi maschili e scorretti verso le donne era quanto mai interessante. Fino a quando il film si limita a descrivere la vita di tutti i giorni della sua eroina, alle prese con una serie terribile di problemi, la figlia che la rifiuta, l'ex-marito fannullone che la sfrutta, la madre troppo frivola, l'amica che la tradisce, i maschi che la umiliano sul tram e sul lavoro, tutto scorre liscio.

 

ci vuole un gran fisico 5

 Ma quando si tratta di dare una reazione positiva a tutto questo malessere, le ragioni del riscatto della cinquantenne in menopausa, tutto appare confuso e grottesco. Peccato perché le indicazioni, politiche e sociali c'erano tutte. Dalla battuta dell'amica "Agli uomini si fa prima a dargliela che a spiegargliela", a quella sua, molto sentita, "Se l'età diventa un criterio per licenziare, noi siamo nel pieno del criterio...".

 

assalto finale 1

Su Rai Movie alle 23 torna il bel western “Assalto finale” con Glenn Ford, George Hamilton, Inger Stevens, Harry Dean Stanton e un giovanissimo Harrison Ford, firmato alla regia da Phil Karlson, ma in realtà iniziato e ideato dal ben più interessante Roger Corman e montato, almeno fino a quando lavorava Corman, dal grande Monte Hellman. Non so perché venne sbattuto fuori Corman, ma il film ebbe vari problemi, visto che il produttore Harry Joe Brown, per completare le riprese, cacciò un assegnuccio da un miliardo di dollari.

quei bravi ragazzi

Si racconta che al tempo George Hamilton era fidanzato con la figlia del presidente Johnson e quando lei lo venne a trovare sul set era pieno di cecchini e poliziotti. Detto questo non mi dispiacque per nulla, anche se i due protagonisti non erano il massimo. In un mare di repliche potete segnarvi quella eccellente di “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese con Robert De Niro, Ray Liotta, Joe Pesci, Lorraine Bracco, Paul Sorvino, su Iris alle 23, 25.

 

MORGAN FREEMAN L'ACCHIAPPASOGNI

Molto carino il fantasy “L’acchiappasogni” di Lawrence Kasdan con Morgan Freeman, Tom Sizemore, Thomas Jane, Jason Lee, Damian Lewis, Rai Movie alle 0, 30, che purtroppo non ha tanto status critico. Cine 34 alle 0, 50 ripresenta il primo film di Biggio&Mandelli, “I soliti idioti. Il film” di Enrico Lando con Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Giordano De Plano. «Dai cazzo! Arrivano I soliti idioti», scrivevo quando uscì. 550 copie. Un produttore, Pietro Valsecchi, che giura che gli incassi saranno da 8 milioni di euro in su. Minimo.

 

i soliti idioti il film 3

 Gli avremmo dato del megalomane, ma dopo gli incassi dei due film di Zalone... Due protagonisti, Francesco Mandelli, il «non giovane» dei migliori anni di Mtv poi triturato nei natali di De Laurentiis, e Francesco Biggio, da anni suo partner a Mtv. Tutto girato tra Milano e Bergamo,coi nordici che fanno i romani (questo per i romani è inconcepibile). Qualche ragazzetta in carne, come Madalina Ghenea, modella rumena già vista negli spot della Tre con Raoul Bova, già fidanzata del calciatore Borriello. Ovviamente studia da Belen.

i soliti idioti il film 2

E, soprattutto, un fondamentale articolo di Conchita De Gregorio che in prima pagina su "Repubblica", sgomitando con Natalia Aspesi impazzita dietro lo "scapolone impenitente" Maurizio Cattelan in mostra al Moma di New York, cerca di capire perché i ragazzetti preferiranno questo film a "This Must Be The Place" con Sean Penn di "incalcolabile bravura".

 

i soliti idioti il film 1

Ovviamente si scorda di dire che anche questo è prodotto da Medusa-Berlusconi. Il tutto mentre il paese affonda e i soliti idioti del titolo del film, più che autori e produttori, magari siamo proprio noi. E' il grande evento della stagione, forse anche più della mostra al Moma di Cattelan ("è un cinquantunenne molto giovanile", cinguetta l'Aspesi). "Dai cazzo!" E' l'Italia che amiamo.

 

il sesso della strega

Ma il vero film stracult della notte, occhio!, è “Il sesso della strega” diretto da Angelo Pannacciò nel 1973 con Susanna Levi, Jessica Dublin, Sergio Ferrero, Camille Keaton, Franco Garofalo, Donal O’Brien, Gianni Dei, Rete 4 alle 2, 10. considerato però da molti horror erotico di noia abissale, “oltre i limiti del brutto”, “Scompiscevole guazzabuglio”, “Terribile”, “Indescrivibile”. Si salva solo un “Considerando chi è il regista, quasi accettabile”. Quindi imperdibile.

robowar

La rampolla della famiglia Hilton, Jessica Dublin, odia talmente i consanguinei da mandare la nipotina, Annamaria Tornello, a farli tutti secchi dopo averla trasformata in uomo, Sergio Ferrero. L’ultima inquadratura, se ci arrivate, è dedicata al sesso della strega. Stanotte se la batte con il non meno demenziale “Robowar” di Bruno Mattei con Red Brown, Catherine Hickland, Max Laurel, Alex McBride, Romano Puppo, Cine 34 alle 2, 25. Non vado oltre.

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