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IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? IN PRIMA SERATA AVETE “COME UN GATTO IN TENGENZIALE” E “L’OMBRA DEL GIORNO”, UNA SORTA DI “CASABLANCA” AMBIENTATO AD ASCOLI PICENO NEL 1938. FINALMENTE NON VEDIAMO NÉ SCAMARCIO NEL SOLITO RUOLO DELLO SCOPATORE NÉ LA PORCAROLI COME LA LOLITA DEI PARIOLI – OCCHIO A “PLANET TERROR”, CIOÈ L’EPISODIO DI ROBERT RODRIGUEZ DELL’OPERAZIONE “GRINDHOUSE”, STACCATO DA QUELLO DI TARANTINO – IN SECONDA SERATA TROVATE IL BELLISSIMO “L’ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE”… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

COME UN GATTO IN TANGENZIALE

Che vediamo stasera? In chiaro Canale 5 alle 21, 20 spara “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani. Miaooo!!! Protagonisti Paola Cortellesi come Monica, la madre coatta, sposata e divorziata  col coattissimo e pericolo Sergio di Claudio Amendola, Antonio Albanese come Giovanni, il padre ricco e nordico, sposato e divorziato con la bionda Sonia Bergamasco che, anche se nata a Porta Romana, si ostina a parlare francese.

 

come un gatto in tangenziale 3

Dirige Riccardo Milani, che firma la sceneggiatura assieme a Paola Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda, figlia di Cristina Comencini e sorella del ministro (e le battute sui ministri-ladri e il “solito magna-magna” nel film si sprecano). Anche se si sente una precisa derivazione dalla commedia verdoniana sotto tutti i punti di vista, si ride, e anche parecchio, e in maniera intelligente, molto più che nel precedente Mamma o papà?, che era stato un successo, ma un remake (e questo non lo è).

 

come un gatto in tangenziale

E si ride grazie non solo ai due protagonisti, bravissimi, ma anche a due new entries fenomenali come le enormi gemelle romane Alessandra e Valentina Giudicessa nel ruolo delle zie ladrone della Cortellesi, “Avoja!”, mentre Sonia Bergamasco, “La nostra generazione ha fallito su… tutto”, domina totalmente una grande scena centrale con l’incontro tra le due famiglie in quel di Bastogi, rivelandosi la grande comica che aveva rivelato già Quo vado?

 

Ma gran parte del film è dominato dalla presenza, in video e dal vero, di Franca Leosini e delle sue Storie maledette, veramente un programma che abbraccia trasversalmente coatti e borghesi. Non male neanche i tanti spunti multietnici che offrono battute a raffica della Cortellesi, “A Bombay la voi piantà co ’sta curcuma?”.

 

l'ombra del giorno

Rai Tre alle 21, 25 passa invece “L’ombra del giorno”, una sorta di “Casablanca” ambientato a Ascoli Piceno nel 1938. Certo, con Giuseppe Piccioni e la bella fotografia da cinema italiano d’autore di Michele D’Attanasio al posto del vecchio Michael Curtiz e il magico bianco e nero di Arthur Edeson, e, soprattutto, con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli al posto di Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Il tutto prodotto non dalla Warner Bros ma da Scamarcio stesso e ambientato non a Casablanca, come da titolo, ma nella piazza centrale di Ascoli Piceno.

 

l'ombra del giorno

E non deve essere stata impresa facile adattare il dialetto di Ascoli alle battute del film. E bravo è stato Piccioni a dare dignità a un dialetto troppe volte storpiato in maniera comicarola. E bravissimi, davvero, sono stati i due protagonisti a dare credibilità a due ruoli non facili, come quello di Luciano, ombroso direttore di un ristorante, già eroe della prima guerra mondiale, zoppo da una gamba, e della bella e giovanissima Anna, ragazza spuntata dal nulla che Luciano ha assunto e della quale si invaghirà, romanticamente, salvo poi scoprire che porterà a lui e al suo ristorante non pochi guai, a cominciare dal fatto che non si chiama Anna ma Esther.

l'ombra del giorno

Tutto ambientato dentro al ristorante, nel salone, dove troviamo avventore fisso il vecchio professore ebreo di Antonio Salines, qui al suo ultimo film (a lui il film è giustamente dedicato), nella cucina, dove lo strepitoso Vincenzo Nemolato fa il cuoco Giovanni, le cantine, e la bella piazza di Ascoli, dove vediamo esibirsi le giovane italiane, il film sviluppa nella prima parte, con rara sensibilità, la storia d’amore tra Giovanni e Anna. Sarà una sorpresa, avverto. Perché finalmente non vediamo né Scamarcio nel solito ruolo dello scopatore né la Porcaroli come la Lolita dei Parioli.

l'ombra del giorno.

 

E saranno contenuti e perfetti anche nel dramma che si troveranno a affrontare nella seconda parte del film, in un’Italia che diventa ogni giorno più fascista e invivibile. Il fascismo si presenta nella figura del camerata Osvaldo, il gerarca di provincia a caccia di ebrei e antifascisti interpretato con la consueta precisione da Lino Musella, oltre che nello scivolamento della brava gente del posto in un atteggiamento di scarsa amicizia nei confronti dei concittadini ebrei.

padre pio sergio castellitto 2

 

Cine 34 alle 21m presenta invece il "Padre Pio” di Carlo Carlei con Sergio Castellitto, Sergio Albelli, Pietro Biondi, Gianni Bonagura, Andrea Buscemi. Rai Scuola alle 21 invece il “Romeo&Juliet” di Carlo Carlei con Hailee Steinfeld, Douglas Booth, Ed Westwick, Christian Cooke, Paul Giamatti. Su Canale 20 alle 21, 05 occhio al sequel di “La mummia”, cioè “La mummia. Il ritorno”, diretto da Stephen Sommers con Brendan Fraser, Rachel Weisz, John Hannah, Arnold Vosloo, Oded Fehr, Patricia Velasquez.

 

planet terror

Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa “Planet Terror” di Robert Rodriguez con Freddy Rodriguez, Rose McGowan, Quentin Tarantino, Josh Brolin, Marley Shelton, Bruce Willis, cioè l’episodio di Rodriguez dell’operazione “Grindhouse”, staccato da quello di Tarantino. Eccessivo e assolutamente troppo grandguignolesco, pieno di infetti che diventano zombi da eliminare, “Planet Terror” ha grandi momenti grazie al personaggio di Rose McGowan con il mitra al posto della gamba tagliata che spara a tutti, e Tarantino generale pazzo che finisce malissimo. Ideato e scritto da Rodriguez dieci anni prima, alla fine degli anni ’90.

 

emily di frances o connor6

Voglia di vedere un bel biopic inglese di due ore e passa sulle sorelle Brontë e su come nacque, dalle esperienze di vita della sfortunata Emily, il suo capolavoro, “Cime tempestose”? Tutto questo trovate su La7D alle 21, 15 in “Emily”, biopic di Emily Bronte, opera prima di Frances O'Connor, già attrice(“Intelligenza artificiale”, “Madame Bovary), con Emma Mackey, Oliver Jackson-Cohen, Fionn Whitehead, Gemma Jones, Adrian Dunbar. La forza di questo “Emily” è soprattutto nell’impostazione, cioè nel capire, anche forzando un po’ la realtà, da cosa nacque l’ispirazione del romanzo, e nella interpretazione della sua giovane protagonista, la bella Emma Mackey della fortunata serie “Sex Education”.

 

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Se la O’Connor costruisce tutto il film con grandi primi piani (troppi?) dei protagonisti e riprese un po’ ferme con grandangolo degli angusti interni della provincia inglese per poi esplodere nei grandi panorami della campagna ventosa degno della penna della Brontë, la Mackey offre a Emily un viso meno noto e più combattivo del solito, quello di un’eroina che è pronta a buttarsi nella vita con passione e determinazione.

 

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I lettori, anzi, le lettrici ancora palpitanti di “Cime tempestose” capiranno subito che i due uomini di Emily, quelli che verranno descritti nel romanzo, sono in realtà il suo sciagurato fratello oppiomane Branwell, interpretato da Fionn Whitehead, un amore che, almeno qui, non si traduce in un incesto ma di certo lo sfiora, e il curato Weightman, interpretato da un Oliver Jackson-Cohen che somiglia troppo a Pio di Pio e Amedeo, col quale la storia si trasforma in una tormentata relazione di sesso e amore che l’uomo non riesce a contenere.

emily di frances o connor3

 

A margine delle sue relazioni coi due giovani maschi della campagna bella, ma un po’ desolata dove vive, troviamo le sorelle Charlotte e Anne, cioè Alexandra Dowling e Amelia Gething, la vecchia zia, interpretata da Gemma Jones, un padre un po’ assente, Adrian Dunbar, che supplisce come può alla mancanza della madre, morta lasciando sole le sue figlie e l’unico figlio maschio.

the king’s man le origini

 Iris alle 21, 15 passa “Daylight. Trappola nel tunnel”, action tutto girato a Roma da Rob Cohen con Sylvester Stallone, Amy Brenneman, Stan Shaw, Viggo Mortensen, Sage Sylvester e Harold Bradley, uno dei primi e più fortunato attori neri de Roma. Italia 1 alle 21, 20 propone “The King's Man: le origini”, terzo film della saga diretto da Matthew Vaughn stavolta con Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Harris Dickinson, Djimon Hounsou.

tower heist colpo ad alto livello

 

Cielo alle 21, 10 passa il revenge movie “Vendetta finale” diretto da Isaac Florentine con Antonio Banderas, Karl Urban, Paz Vega, Cristina Serafini, Atanas Srebrev. Canale 27 alle 21, 20 propone il fracassone “Tower Heist: colpo ad alto livello”, action fracassone diretto da Brett Ratner con Ben Stiller, Eddie Murphy, Matthew Broderick, Casey Affleck, Téa Leoni, Michael Peña.

 

nessuno ti salvera

Rai4 alle 21, 20 propone l’horror “Nessuno ti salverà” di Brian Duffield con Kaitlyn Dever, Elizabeth Kaluev, Zack Duhame, Lauren L. Murray, Geraldine Singer, dove una ragazza si ritrova in casa un alieno. Può capitare… La 5 alle 21, 40 ha una commedia sentimentale diretta da Rob Reiner, “Flipped” con Rebecca De Mornay, Madeline Carroll, Penelope Ann Miller, Aidan Quinn, Anthony Edwards.

 

roberto benigni il piccolo diavolo

Passiamo alla seconda serata con l’horror “The Belko Experiment” di Greg McLean con John Gallagher Jr., Tony Goldwyn, Adria Arjona, John C. McGinley, Melonie Diaz, Rai4 alle 22, 55. Rai Movie alle 22, 55 ripropone “Il piccolo diavolo" diretto da Roberto Benigni con Roberto Benigni, Walter Matthau, Stefania Sandrelli, Nicoletta Braschi. Su Cielo alle 23, 15 “The Vanishing. Il mistero del faro” diretto da Kristoffer Nyholm con Peter Mullan, Gerard Butler, Connor Swindells, Ólafur Darri Ólafsson, Gary Lewis. La 5 alle 23, 35 propone la fantasy commedia “Pleasantville” di Gary Ross con Tobey Maguire, Reese Witherspoon, Joan Allen, William H. Macy, Jeff Daniels.

 

sognando beckham

 Possibile entrare dentro la televisione, nel mondo anni 60 di un tv-show chiamato Pleasantville, dove tutto sembra la versione stereotipata della realtà americana? All’epoca fece colpo. Fece colpo anche la commedia di calcio femminile e inclusione razziale “Sognando Beckham” di Gurinder Chadha con Parminder Nagra, Keira Knightley, Jonathan Rhys-Meyers, Shaznay Lewis, La7D alle 23, 4, dove una ragazza pachistana sogna di fare il calcio da professionista in Inghilterra.

 

TUTTAPPOSTO

Canale 5 a mezzanotte passa la commedia “Tuttapposto” di Gianni Costantino con Roberto Lipari, Luca Zingaretti, Monica Guerritore, Ninni Bruschetta, Sergio Friscia. Un gruppo di colonizzatori si muovono verso un pianeta sconosciuto nel curioso fantascientifico “Voyagers” diretto da Neil Burger con Tye Sheridan, Lily-Rose Depp, Fionn Whitehead, Colin Farrell, Veronica Falcón, Italia 1 alle 0, 10. Rai Movie alle 0, 50 propone il sempre favoloso “Il ponte sul fiume Kwai” di David Lean con Alec Guinness, William Holden, Jack Hawkins, Sessue Hayakawa.

il ponte sul fiume kwai

 

Vinse sette Oscar, miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista, Guinness, e non protagonista, Hayakawa, fotografia e musica. Ricorderete tutti, cioè tutti voi nati prima del 1955, la celebre marcetta del film, “Colonel Bogey March”. Mi comprai pure il disco. Non sapevo che i prigionieri inglesi e americani al posto di fischiettarla, la cantavano con la battuta "Hitler Has Only Got One Ball", che venne ritenuta troppo volgare dal produttore, Sam Spiegel.

il ponte sul fiume kwai

 

Leggo che il personaggio del colonnello Saito di Sessue Hayakawa era ispirato a un vero colonnello Saito, particolarmente umano. Al punto che proprio il colonnello inglese Toosey, che nel film diventa Nicholson, interpretato da Alec Guinness, gli salvò la vita nel processo sui crimini di guerra. A Guinness non piaceva molto il suo personaggio, lo trovava senza humour, amorfo, e cercò, contro il parere di Lean, di mettergli dentro qualcosa. La discussione con Lean andò avanti parecchio. Poi Guinness capì di essersi sbagliato.

Il ponte sul fiume Kwai

 

Il film, che vinse l’Oscar per la migliore sceneggiatura, che andò all’autore del libro, il francese Pierre Boulle che non parlava inglese, era in realtà scritto dai due blacklisted Carl Foreman e Michael Wilson. I loro nomi vennero re-inseriti nei titoli del film, ma quando ormai erano morti. Il grande ponte venne costruito prima dell’inizio delle riprese e costò 250 mila dollari.

assassinio sul treno

Lean, quando accettò il progetto, dopo i rifiuti di Fred Zinnemann e di Orson Welles, aveva pesanti problemi finanziari. Firmò per 150 mila dollari e se ne fece dare 2 mila dalla Columbia per rifarsi i denti. Holden, che allora era una grande star, si fece dare 300 mila dollari e il 10% sugli incassi. Ma la prima scelta era Cary Grant. Che rifiutò. Iris all’1, 50 passa il giallo di Agatha Christie “Assassinio sul treno” di George Pollock con Margaret Rutherford, Charles Tingwell, Arthur Kennedy, Muriel Pavlow. Un po’ vecchiotto.

noi donne siamo fatte cosi' 1

 

Cine 34 alle 2 passa invece il film a episodi di Dino Risi “Noi donne siamo fatte così” con Monica Vitti, Carlo Giuffrè, Enrico Maria Salerno, Ettore Manni. Non bellissimo, purtroppo. Rete 4 alle 3, 10 passa la storia di Gesù vista da Alessandro D’Alatri, “I giardini dell’Eden” con Kim Rossi Stuart, Said Taghmaoui, Massimo Ghini, Boris Terral, Lorenzo Cherubini. Lo vidi a Venezia. Sempre bellissimo “L’esercito delle 12 scimmie”, gran film di fantascienza di Terry Gilliam con Bruce Willis, Brad Pitt, Madeleine Stowe, Christopher Plummer, David Morse, Iris alle 3, 25.

viola bacia tutti

 

Cine 34 alle 3, 55 passa “Viola bacia tutti”, commedia on the road di Giovanni Veronesi con Asia Argento, Massimo Ceccherini, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo. Lo ricordo carino. Iris alle 4, 25 non si fa mancare lo stracultissimo “Compagne nude”, il capolavoro trash del ’77 di Bruno Pischiutta con Irma Olivero, dove una moglie, tradita dal marito, si vendica diventando comunista e dedicandosi a sesso, droga e violenza. Un delirio di attori cani, regia assurda e battute di culto come questa di uno stupratore: "Mannaggia! è già un mese che non faccio una violenza".

tu partirai con me

 

Chiudo con “Tu partirai con me” di Don Hartman con Janet Leigh, Robert Mitchum, Wendell Corey, Griff Barnett, dove un vedovo è diviso tra due amori possibili, una avvocatessa noiosa e una romantica che non sa fare nulla. Doveva essere il film che avrebbe addolcito l’immagine di Robert Mitchum dopo la vacanza al gabbio. Insomma…

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