
DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO,…
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – IN CHIARO MI SEMBRA TUTTO STRA-STRA-STRAVISTO, COME “SE SCAPPI TI SPOSO” O COME “IL MATRIMONIO DEL MIO MIGLIORE AMICO”, ENTRAMBI CON JULIA ROBERTS - SE C’È QUESTO CONSOLIDATO INTERESSE PER I FILM DI JULIA ROBERTS, IL SUO NUOVO FILM, “AFTER THE HUNT” DI LUCA GUADAGNINO NON POTRÀ CHE ESSERE UN SUCCESSO POPOLARE CHE RIVEDREMO PER ANNI IN TV – IN SECONDA SERATA TROVATE “BY THE SEA”, L’INCREDIBILE FILM FRANCESE DIRETTO E INTERPRETATO CON L’ALLORA MARITO BRAD PITT DA UN’ANGELINA JOLIE, E “I MARZIANI HANNO 12 MANI”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
In chiaro che vediamo stasera? Mah… mi sembra tutto stra-stra-stravisto. Come “Se scappi ti sposo” di Garry Marshall con la coppia Julia Roberts e Richard Gere, Joan Cusack, Hector Elizondo, Rai Uno alle 21, 30, girato dieci anni esatti dopo “Pretty Woman”. O come “Il matrimonio del mio migliore amico” di P.J. Hogan, sempre con Julia Roberts, Cameron Diaz, Rupert Everett, Dermot Mulroney, Tv8 alle 21, 30. Perfetti per la serata, però…
il matrimonio del mio migliore amico
Va detto però che se c’è questo consolidato interesse per i film di Julia Roberts, il suo nuovo film, “After the Hunt” di Luca Guadagnino, che dovrebbe aprire Venezia a settembre, non potrà che essere un successo popolare che rivedremo per anni in tv. Comunque, meglio i film con Julia Roberts della riproposta mediaset dei film di Don Camillo.
don camillo e l'onorevole peppone
Stasera su Cine 4 alle 21 ripassa “Don Camillo e l’onorevole Peppone” di Carmine Gallone con Fernandel, Gino Cervi, Claude Sylvain, Leda Gloria, Saro Urzì, Umberto Spadaro. Meglio il thriller di Jon Avnet “88 minuti” con Al Pacino, Alicia Witt, Leelee Sobieski, Amy Brenneman, William Forsythe, Rai Movie alle 21, 10. Meglio ovviamente il thrillerone di Ridley Scott “Nemico pubblico”, primo film spettacolare sulle intercettazioni e la violazione continua della privacy, con Will Smith, Gene Hackman, Jon Voight, Lisa Bonet, Regina King, Stuart Wilson.
Fece storia, ma non storia del cinema, la divertente commedia sulle coincidenze dell’amore, “Serendipity” di Peter Chelsom con John Cusack, Kate Beckinsale, Molly Shannon, Jeremy Piven, La5 alle 21, 10. Voglia di squali assassini? Ci sarebbe su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 “Blu profondo” di Renny Harlin con Saffron Burrows, Thomas Jane, LL Cool J, Jacqueline McKenzie.
C’è un serial killer che prende le identità delle sue ultime vittime? Non è una storia nuova, dite… Ma è quella di “identità violate” di D.J. Caruso con Angelina Jolie, Ethan Hawke, Kiefer Sutherland, Gena Rowlands, Olivier Martinez, Iris alle 21, 15. Rai Premium alle 21, 20 ci porta almeno un film che non conosciamo con stalker minaccioso e ragazza che scappa da città a città, “La doppia faccia del mio passato”, thriller di Stuart Archer con Kyle Buchanan, Robin Dunne, Sarah Fisher, Stephane Garneau-Monten, Cory Lee.
Su Canale 27 alle 21, 15 trovate “Il principe cerca moglie”, classicone di John Landis con Eddie Murphy, Shari Headley, Arsenio Hall, James Earl Jones. Non è meno noto il più complesso “The Queen. La regina” di Stephen Frears con Helen Mirren che vinse la Coppa Volpi a Venezia per la sua interpretazione della Regina Elisabetta, Michael Sheen, James Cromwell, Sylvia Syms. Italia 1 alle 21, 25 propone il fantascientifico “La guerra di domani” di Chris McKay con Chris Pratt, Yvonne Strahovski, J.K. Simmons, Betty Gilpin, Sam Richardson.
the last of the blonde bombshells
Passiamo alla seconda serata con “The Last of the Blonde Bombshell”, delizioso film per la tv inglese diretto da Gillies MacKinnon con Judi Dench, Ian Holm, Leslie Caron, Olympia Dukakis, Cleo Laine, Joan Sims, Billie Whitelaw, June Whitfield, Tv2000 alle 22, 30, musical del 2000 su un gruppo di swing inglese, The Blonde Bombshell, che torna a esibirsi.
Su La7D alle 23, 15 trovate “Risvegli” di Penny Marshall con Robin Williams, Robert De Niro, John Heard, Julie Kavner, Penelope Ann Miller, tratto dal romanzo e dall’attività del dottor Oliver Sacks che curò in maniera sperimentale i malati di encefalite letargica. Robert De Niro è un o dei suoi pazienti, che ha un breve ma clamoroso risveglio.
Su Cine 34 alle 23, 15 troivate “Io c’è”, ambiziosa commedia di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo, Margherita Buy, Giuseppe Battiston, Massimiliano Bruno, Giulia Michelini. Allora sembrò qualcosa di nuovo nel panorama italiano. Rai Movie alle 23, 25 passa “Il castello di vetro”, di Destin Daniel Cretton con Brie Larson, Woody Harrelson, Naomi Watts, Max Greenfield, Sarah Snook, Shree Crooks, storia di una famiglia americana fuori di testa che vive secondo le proprie regole in continua fuga dall’FBI.
Padre ubriacone, madre artista a modo suo. Il tutto è raccontato da una Brie Larson, ormai giornalista affermata di New York, che ricorda la sua famiglia. Così così. Su Iris alle 23, 30 trovate “By the Sea”, l’incredibile film francese diretto e interpretato con l’allora marito Brad Pitt da un’Angelina Jolie che si crede una regista della Nouvelle Vague. Ci sono anche Mélanie Laurent, Melvil Poupaud, Niels Arestrup.
Vediamo cosa ne scrissi quando lo vidi. “C’è puzza di pesce”, fa lei scendendo dalla macchina, una vecchia Citroen decapottabile. Ovvio, diciamo noi, siamo al mare. “Non dovevi metterti i tacchi alti”, fa lui, vedendo lei in crisi sulla riva del mare coi tacchi alti e ste scarpe panterate in tinta col cappello maculato. Ci siamo.
E’ senza dubbio il capolavoro stracult del 2015, interpretato da Angelina in coppia col marito, il povero Brad Pitt, che si sforza di credere a questa operazione incredibile, definita dalla stampa americana come “una inconscia parodia di L’anno scorso a Marienbad”, “un inerte vanity project”, “un film che dimostra che anche i più grandi nomi del cinema non riescono a attirare il pubblico di fronte a qualcosa che non ha ragione di esistere”.
Per oltre 120 minuti Angelina rimane chiusa nella suite del suo albergo sul mare, dovrebbe essere la Francia del 1970, ma in realtà siamo a Malta, dice qualche scarsa battuta, beve vino bianco francese, si appoggia alla balaustra del suo albergo con pose assurde da star, si fa il bagno nella vasca mostrando le tette e spia da un buco del muro come in un film di Umberto Lenzi o in Wonderwall di Joe Massot la giovane coppia dei vicini, la bella Mélanie Laurent e il baldo Melvil Poupad, che scopano.
Ovviamente si cambia almeno quattro grandi cappelli e una serie infinita di scarpe, vestiti, ciaffi e vestaglie, sempre perfettamente stirati e freschi. Dove entrassero nella Citroen Dio solo la sa. E si trucca benissimo con ciglia finte enormi, si pettina i lunghi capelli come Catherine Deneuve o Françoise Dorleac nei film di Jacques Démy e porta grandi occhialoni da sole YSL più da Sandra Mondaini che da Romy Schneider.
A lui non gliela vuole dare neanche morta. Lui, Brad, è uno scrittore newyorkese un tempo di successo che ora ha perso l’ispirazione ma ci va pesante con alcool e sigarette. Ne fuma una dopo l’altra, anche a letto. E beve fiumi di Pastis, Whisky, Gin. Dopo aver provato a scrivere nella suite in canotta, cicca in bocca, sulla sua Olivetti, con un taccuino e una penna che tiene incastrati tra sedere e mutande (è così) ha preferito cercare l’ispirazione, e il Pastis, nel baretto sul mare del vecchio Michel, cioè Niels Arestrup, grande attore che spero si sia fatto pagare più del dovuto.
Lui ascolta le lagne di Brad imbriaco, piange la moglie defunta e fa compagnia al suo amico Richard Bohringer. Invecchiatissimo. Quando Brad scopre il buco da voyeur si mette anche a lui a vedere il gran culo di Mélanie Laurent che scopa con Melvil Poupal. Li spiano anche assieme ritrovando una complicità. Fanno anche amicizia coi vicini per ritrovare il loro rapporto. Magari finisse con lo scambio di coppie.
Angelina si sente perduta come Monica Vitti in un film di Antonioni e seguita a mettersi le ciglia finte e gli occhialoni. Brad non ne può più, anche se poi riesce, non si capisce tecnicamente come, a possederla, vestitissimo con tanto di scarpe, nella vasca da bagno. Alla fine si capirà qual è il problema. Su Tv8 alle 23, 30 trovate invece la commedia matrimoniale “The Big Wedding” di Justin Zackham con Robert De Niro, Diane Keaton, Susan Sarandon, Ben Barnes, Katherine Heigl.
Piuttosto carino “La rapina perfetta”, action di Roger Donaldson con Jason Statham, Saffron Burrows, Stephen Campbell Moore, Daniel Mays, James Faulkner, Rai4 alle 23, 35. Su Rai Premium all’1 abbiamo “Piovuto dal cielo”, film tv del 2000 diretto da José Maria Sanchez con Lino Banfi, Stefania Sandrelli, Ben Gazzara, Cristiana Capotondi, Roberto Accornero, dove Banfi e Gazzara lottano per conuistare la bella Sandrelli. Mai visto. Lo ammetto.
al pacino nei panni di frank serpico
Meglio buttarsi, Rai Movie all’1, 05, sul vecchio e glorioso “Serpico” di Sidney Lumet con Al Pacino, John Randolph, Jack Kemoe, Barbara Eda-Young. Su Iris all’1, 55 trovate la commedia sentimentale finto-francese “Forget Paris” di e con Billy Crystal e con Debra Winger, Joe Mantegna, Cynthia Stevenson, Richard Masur. Rete 4 alle 2, 55 propone “I marziani hanno 12 mani” di Castellano & Pipolo con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Paolo Panelli, Magali Noël, Margaret Lee, dove quattro marziani, X-1, X-2, X-3, X-4, sbarcano sulla terra e prendono sembrianze umane.
Sbagliano però clamorosamente gli abiti, visto che si vestono da fascisti quando, negli anni ’60, i fascisti non sono più così di moda. Oggi, magari… Si mettono allora indumenti da extraterrestri e iniziano a fare domande sui marziani agli abitanti della terra, tutti romani. Prendono contatto anche con due scrittori di fantascienza, Franco e Ciccio, che aspettavano un editore milanese pronto a pagarli. Quando arriva con una prosperosa segretaria, i due scrittori sono già stati rieducati dai marziani e non riescono a dire una parola.
Una delle rare parodie fantascientifiche italiane degli anni ’60. Addirittura un’invasione di marziani apparentemente molto umani. Firmata da Castellano e Pipolo alla loro prima regia dopo anni di successi come sceneggiatori. Ma non si sapevano muovere sul set… Sono loro stessi a ricordare la storia: “I marziani hanno dodici mani fu il nostro primo film da registi. Il produttore di allora, Sabatello, ci disse: ‘Perché non lo fate voi?’ e ci diede due aiuto registi. Le scene con Franchi e Ingrassia me le ricordo bene; loro erano sempre propositivi.
A parte il fatto che erano puntualissimi, a differenza di mille altri attori, e poi si divertivano e andavano d’accordo con tutti, anche se spesso litigavano tra loro”. I due aiuto registi sono in realtà Erico Menczer e Emilio Miraglia, già collaboratori stretti di Luciano Salce. “Uno era direttore della fotografia e l’altro aiuto regista. Loro stavano sempre a dire come dovevamo girare, noi ci andavamo a mangiare una pizza… mentre loro discutevano sull’inquadratura”, ha detto Pipolo (“La fabbrica del riso”).
Paolo Panelli fa un po’ il capo dei marziani, seguito da Carlo Croccolo, che era appena stato scritturato nel film con Shirley Mac Laine Una Rolls Royce tutta gialla, mentre Franco Franchi e Ciccio Ingrassia avevano appena rinnovato il loro accordo per una serie di film da girare entro il settembre 1965. Castellano e Pipolo, in realtà, avrebbero avuto bisogno di un Lucio Fulci o, ancor meglio, di un Mario Bava per poter fare quello che avevano in testa. Non riescono, senza esperienza di regia, a costruire un vero racconto.
Le cose migliori, come lo sketch di Franco e Ciccio, sia quando discutono fra loro (“Come si dice in greco ‘sursum corna?’”), sia quando Margaret Lee, segretaria dell’editore, si spoglia per farli firmare il contratto ma loro ormai non possono dire niente, solo fare facce, sono quelle più elementari. L’ambizione dei due neoregisti era proprio quella di una satira di costume alla Flaiano e non di un film comico. Ci sono buone trovate e buone battute.
L’editore milanese, Umberto D’Orsi, si vende con Franco e Ciccio come editore anche della Bibbia, “quel libro che poi il De Laurentiis ci ha fatto il film e non se ne avesse i diritti”. Franco che si firma n.n. perché figlio del Negus Neghesti… E Margaret Lee e Dominique Boschero sono meravigliose… Fa il suo esordio qua, ancora giovanissima, Agata Flory, che diventerà compagna del produttore Dario Sabatello e protagonista di quasi tutti i suoi film di genere.
Cine 34 alle 3 propone la notevole commedia pop “Adulterio all’italiana” di Pasquale Festa Campanile con Catherine Spaak, Nino Manfredi, Vittorio Caprioli, Maria Grazia Buccella, Mario Pisu. Su Rai Movie alle 3, 20 passa “Napoli, Palermo, New York – Il triangolo della camorra” di Alfonso Brescia con Mario Merola, Howard Ross, Massimo Mollica, Lucio Montanaro, Guido Alberti, Biagio Pelligra e Nicola Di Gioia.
Iris alle 3, 45 passa l’action “Hostage” di Florent-Emilio Siri con Bruce Willis, Kevin Pollak, Jimmy Bennett, Michelle Horn, Ben Foster, Jonathan Tucker. E su Rete 4 alle 4, 30 il raro film con Fabio Fazio protagonista “Pole Pole” diretto da Massimo Martelli. Ricordo quando venne presentato a Venezia alla presenza dell’allora ministro Giovanna Melandri. Su Cine 34 alle 4, 30 abbiamo anche “Studio illegale”, commedia con avvocati di Umberto Carteni con Fabio Volo, Zoé Félix, Ennio Fantastichini, Nicola Nocella, Pino Micol.
Chiudo con “Peccato d’amore” o “Lady Caroline Lamb”, unico film diretto dallo sceneggiatore storico di David Lean, cioè Robert Bolt, marito, allora, della protagonista, Sarah Miles, fresca di “La figlia di Ryan”, scritto appunto dallo stesso Bolt per David Lean. In realtà Bolt aveva scritto anche questo drammone inglese per Lean, che non lo volle fare dopo l’insuccesso di “La figlia di Ryan”. E Bolt ci provò, con una coproduzione anglo-italiana (c’è Franco Cristaldi dietro) e un grande direttore della fotografia come Oswald Morris.
La storia parte dal matrimonio senza amore tra Sir William Lamb, un Jon Finch che subentrò all’ultimo minuto a Timothy Dalton, e Caroline Ponsoby, cioè Sarah Miles. Ma quando lei conosce un ancor squattrinato Lord John Byron, Richard Chamberlain, tradisce immediatamente il marito. Appena Lord Byron arriva al successo, lascerà la donna che morirà malamente. Guest star favolose: Margareth Leighton come Lady Melbourne, Laurence Olivier come il Duca di Wellington, Ralph Richardson come Giorgio IV, ma anche, per la parte italiana, Caterina Boratto e Silvia Monti, futura Lady De Benedetti.
Nel film non si parla della dipendenza dal laudano di Lady Caroline Lamb che la portò alla morte. Il film fu comunque un disastro, Bolt, definito da Pauline Kael “un Ken Russell squadrato”, non solo non diresse più un film, ma si lasciò anche con Sarah Miles, che nel frattempo gli metteva le corna con Burt Reynolds sul set di “L’uomo che amò gatta danzante”. Eppure nel 1988 i due si risposarono e vissero insieme fino alla morte di lui nel 1995. Ma pensa…
napoli, palermo, new york – il triangolo della camorra
peccato d'amore 1
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