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Marco Giusti per Dagospia
un'altra donna film woody allen
E in chiaro che vediamo? Uffa… Rai Movie alle 21, 10 propone uno dei grandi film di Woody Allen, qui solo regista, “Un’altra donna” con Gena Rowlands protagonista come una cinquantenne che cerca di scrivere un libro e ascolti le confessioni delle pazienti di uno psicanalista nell’appartamento accanto, Mia Farrow, Ian Holm, Gene Hackman, Martha Plimpton, Blythe Danner, John Bouseman e Sandy Dennis.
un'altra donna film woody allen
Prima collaborazione tra Allen e Sven Nykvist, il direttore della fotografia dei film di Bergman. Allen disse che aveva costruito la protagonista, Marion, modellandola su se stesso. Mia Farrow, che durante la lavorazione partorì, interpreta Hope, ruolo che Dianne Wiest non poteva fare e che già era stato in parte girato con Jane Alexander, che non funzionava. In realtà Mia Farrow avrebbe dovuto interpretare Marion, ma proprio per la gravidanza, venne sostituita da subito con Gena Rowlands.
La sua scena con Gena Rowlands è clamorosa. Ian Holm, che fa lo psicanalista, entrò dopo il rifiuto di George C. Scott, che non lesse nemmeno la sceneggiatura. Leggo che tagliò tutte le scene con Mary Steenburgen, che interpretava la cognata di Marion. Cine 34 alle 21 propone un buon film con Renato Pozzetto, “Da grande” di Franco Amurri con Giulia Boschi, Ottavia Piccolo, Alessandro Haber, Joska Versari. Ebbe anche un remale americano, “Big” di Penny Marshall.
Su Iris alle 21, 15 abbiamo “Gran Torino” di e con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Cory Hardrict, Geraldine Hughes, Dreama Walker. Molto amato dalla critica, era già una sorta di film finale di Clint. Ma ne farà molti altri. Qui è un personaggio di destra, un vero falco, veterano della guerra in Corea, che si ravvede e difende il suo vicino asiatico che si è messo nei guai e voleva rubargli la sua macchina, una Ford Gran Torino del 1972.
Andrà benissimo, preparatevi, la favola sentimentale “Sul più bello” diretta da Alice Filippi, ma ideata e prodotta da Roberto Proia, con Ludovica Francesconi, Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Eleonora Gaggero. Al cinema fu un successo e lanciò un genere teen sentimentale che andrò avanti fino a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, sempre ideato e scritto da Proia. Se vi piacciono gli action scatenati, ci sarebbe “Transporter 3” di Olivier Megaton con Jason Statham, François Berléand, Natalya Rudakova, Robert Knepper, Jeroen Krabbé.
Canale 20 alle 21, 20 passa “Dual – Il clone”, fantascientifico di Riley Stearns con Karen Gillan, Aaron Paul, Beulah Koale, Andrei Alén, Maija Paunio, dove una ragazza, data per malata terminale, decide di sdoppiarsi in un suo clone sano. Quando scopre che non deve morire, cerca di eliminare il clone. Capirai… Rai4 alle 21, 20 passa il recente poliziesco “Bastardi a mano armata” di Gabriele Albanesi con Marco Bocci, Fortunato Cerlino, Peppino Mazzotta, Maria Fernanda Cândido, Amanda Campana.
Su Cielo alle 21, 25 trovate il solito erotico spagnolo “Son de mar” di Bigas Luna con Jordi Mollà, Leonor Watling, Eduard Fernández, Sergio Caballero, storia di un professore, una bella ragazza che lo conquista con le patatine fritte. Quando viene dato per morto lei si prende un altro, e il professore ricompare…
Passiamo alla seconda serata con “Pattini d’argento” di Michael Lockshin con Fedor Fedotov, Sonia Priss, Yuriy Borisov, Kirill Zaytsev, Aleksey Guskov. Magari vi divertite di più con “Noi uomini duri” di Maurizio Ponzi con Renato Pozzetto, Enrico Montesano, Isabel Russinova, Mariangela Giordano e Alessandra Mussolini prima di mettersi in politica Cine 34 alle 22, 50. Su Cielo alle 23, 15 si prosegue col cinema spagnolo con “Kika” di Pedro Almodóvar con la bella Victoria Abril, Veronica Forqué, Peter Coyote, Alex Casanovas.
Iris alle 23, 40 prosegue con i film di Clint Eastwood e presenta “Potere assoluto” con Gene Hackman presidente cattivissimo, Clint Eastwood, Laura Linney, Scott Glenn, E.G. Marshall, Ed Harris. Fermi tutti. Cine 34 alle 0, 55 passa “Pierino contro tutti” diretto dal veterano Marino Girolami con Alvaro Vitali, Riccardo Billi, Enzo Liberti, Marisa Merlini, Michele Gammino. Che nostalgia. Il primo e originale Pierino. Il meglio di sempre, che dette gloria eterna al suo protagonista, allora trentunenne, Alvaro Vitali.
Quattro miliardi in poche settimane ne fecero un caso clamoroso. Come disse Alvaro: «Marino [Girolami] venne da me e disse: perché non diamo un volto al mitico Pierino e non mettiamo in scena le sue barzellette? Comprammo un’intera collana di libri di barzellette, con i quali andavamo sul set e decidevamo, giorno per giorno, quelle da girare. Avemmo un successo inaspettato. Mi ricordo che Sergio Leone andò a vedere il film al cinema e non credette ai suoi occhi, quando gli spettatori si alzarono in piedi per applaudire una battuta particolarmente divertente» (Dynamo).
Il cast, ammettiamolo, è favoloso, con Billi come nonno sporcaccione, Liberti come padre romano e la nuova sexbomb Michela Miti come supplente bbona. Ha anche una bella scena di nudo che racchiude ciò che resta della vecchia commedia sexy, qui sommerso dal genere barzelletta, ma che lei sosteneva di non aver girato. «Ma quella non era vera, era un sogno di Pierino…», mi disse maliziosa mentre giravamo un programma di Vittorio Gassman a Cinecittà.
michela miti e alvaro vitali pierino contro tutti
Giusto ponte tra i generi, anche se quello della barzelletta non durerà molto e segnerà in tutti i sensi Pierino-Alvaro. Gran parte delle barzellette sono risapute, ma è commovente il rapporto tra il vecchio cinema della commedia anni ’50 e quello della commediaccia anni ’80. Malgrado tante banalità e una fotografia terribile, il film è molto divertente. E oggi appare impossibile non ricordare le barzellette dal film. Pensiamo solo alla grande scena di Pierino e Baccaro al flipper «Con quella palla ti ha detto male» – «Perché a tuo padre co’ due gli ha detto bene?».
Rai Movie all’1 passa “Ad ogni costo” diretto da Giuliano Montald con Janet Leigh, Robert Hoffman, Klaus Kinski, Edward G. Robinson, Adolfo Celi, Riccardo Cucciolla, oggi dimenticato film di colpi grossi alla “Top Kapi”, ma allora pensato come un grande successo. Lo avrebbe dovuto dirigere, col titolo di “Grande Slam”, Sergio Leone per Papi e Colombo della Jolly se non fosse finita in rissa dopo il successo di “Per un pugno di dollari”.
Il copione era scritto da Augusto Caminito, Mino Roli e Paolo Bianchini, che assieme a Duccio Tessari, dettero vita a una specie di fabbrica di soggetti e sceneggiature che spesso figuravano con firme del tutto diverse. Ritroviamo perfino Ennio Morricone come musicista e Massimo Dallamano come “produttore manager” e non direttore della fotografia. Ma probabilmente supervisione la fotografia di Antonio Macasoli.
suole di vento storie di goffredo fofi
Rai Storia all’1, 10 passa il documentario su Goffredo Fofi diretto da Felice Pesoli, “Suole di vento – Storie di Goffredo Fofi”. Rai Tre all’1, 45 inizia la notte di Fuori Orario con “Fiori d’equinozio” di Yasujiro Ozu con Shin Saburi, Kinuyo Tanaka, Ineko Arima, Keiji Sata, Chishu Ryu. Qualche mascalzone oserà vedere, al posto di Ozu, lo sgangherato “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?” di Marino Girolami con Renzo Montagnani. Alvaro Vitali, Paola Senatore, Mario Carotenuto, Lory Del Santo e Sabrina Siani.
dove vai se il vizietto non ce l’hai?
Versione pecoreccia italiana de Il vizietto. Montagnani riprende il ruolo di finto cameriere checca di Il vizio di famiglia. Stavolta in coppia con Vitali vestito da donna (“campione al concorso pippico»). Sublime. «Straordinario», ha detto Alvaro alla rivista Dynamo, «Renzo faceva il cameriere gay e io ero travestito da cuoca, in una villa dove il domestico di colore, gay sul serio, scopre il mio vero sesso e tenta di violentarmi in continuazione».
dove vai se il vizietto non ce l’hai?
I due si muovono fra mille tentazioni, una Lory Del Santo giovane e provocantissima, Sabrina Siani al suo primo film, entrambe sempre nude. Così devono contenere i loro bassi istinti maschili. Così vediamo Montagnani con le parti basse fumanti che non trova altra soddisfazione che buttarsi in piscina per rinfrescarsi. Molto volgare («sbocca inevitabilmente nel pecoreccio» scriveva Aldo Viganò, «nella strizzata d’occhio lasciva…»), molto spinto, stravaccato, quindi stracultissimo.
per 100.000 dollari ti ammazzo
Rete 4 alle 3, 10 propone l’ottimo spaghetti western “Per 100.000 dollari ti ammazzo” diretto da Giovanni Fago con Gianni Garko, Carlo Gaddi, Claudio Camaso, Bruno Corazzari, Claudie Lange, mentre Rai Tre alle 3, 40 passa un raro film di George Cukor del 1933, “I nostri superiori” con Constance Bennett, Malcolm Mowbray, Gilbert Roland, Violet Kemble Cooper.
Chiudo con un capolavoro del cinema di Franco e Ciccio, “Farfallon”, scritto e diretto da Riccardo Pazzaglia con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Mario Carotenuto, Fiorenzo Fiorentini, Gina Rovere, Cine 34 alle 3, 55. Stracult immortale. Con L’onorata società il miglior film di Riccardo Pazzaglia e uno dei migliori Franco&Ciccio in assoluto. Loro ne erano pienamente coscienti, ma la macchina produttiva italiana vedeva Pazzaglia come un regista meticoloso e lento rispetto ai trafficoni rapidi del cinema comico di serie B.
“Il limite di Pazzaglia”, ha detto Ciccio, “è che prende troppo seriamente il cinema per come è concepito in Italia. Lo chiamò Franco a dirigerci in Farfallon ma per la sua mentalità scoppiarono dissidi con la produzione che vedeva lievitare i costi”. E Franco: “Io lo feci chiamare per fare la regia di Farfallon, una parodia di Papillon. Solo che anche lì tentò di farlo con questa sua benedetta serietà, e nacquero dei dissensi con la produzione perché il film sarebbe venuto a costare di più”.
Resta il fatto che con lui Franco e Ciccio danno il meglio e il film ha una resa di gran lungo superiore ai loro ultimi prodotti medi. Purtroppo è anche l’ultimo film che girerà con loro. Di lì a poco, inoltre, Pazzaglia non girerà più nulla per molti anni e Franco e Ciccio non gireranno più nulla in coppia da protagonisti.
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