DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Giusti per Dagospia
Stasera c’è davvero poco. Anzi quasi nulla. A meno che non vogliate aspettare fino alla 5 di mattina per vedere su Rai Movie il bel biopic su Judy Garland, “Judy”, diretto da Rupert Goold con Renée Zellweger che nel 2020 vinse l’Oscar per la sua interpretazione, Jessie Buckley, Finn Wittrock, Rufus Sewell, Michael Gambon. Leggo che più di dieci anni prima si stava tentando un altro biopic Judy Garland, con Anne Hathaway protagonista, basato su una biografia che includeva le ripetute molestie di Louis B. Mayer, patron della MGM, e di altro dirigenti dello studio, subite da Judy Garland ancora ragazzina.
un milione di modi per morire nel west
Il film doveva essere prodotto da Harvey Weinstein. Incredibile, no? Renée Zellweger vinse l’Oscar, ma lavorò un anno solo sulla sua voce per ricostruire quella di Judy. Ma torniamo alla prima serata. Cosa vediamo? Ci sarebbe su Canale 27 alle 21 “Un milione di modi di morire nel west”, commedia diretta da Seth MacFarlane con Amanda Seyfried, Charlize Theron, Liam Neeson, Neil Patrick Harris, Seth MacFarlane.
Rai Movie alle 21, 10 propone un fantascientifico franco-lituano, “Vesper” diretto da Kristina Buozyte e Bruno Samper con Raffiella Chapman, Eddie Marsan, Rosy McEwen, Richard Brake, Melanie Gaydos, Edmund Dehn. Protagonista in un mondo post tutto, è un ragazzino di tredici anni con padre paralizzato. Tra le commedie natalizie riuscite troviamo su Tv2000 alle 21, 15 “Un amico molto speciale”, che traduce l'originale “Le Père Noël” diretto da Alexandre Coffre con Tahar Rahim, Victor Cabal, Annelise Hesme, Michaël Abiteboul, Philippe Rebbot.
E’ una commedia ricca, prodotta dalla potente Quad di “Quasi amici” e “Sotto il vulcano”, scritta da Rachel Palmieri e Fabrice Carazo, e poi riadattata con l’aiuto del produttore Laurent Zetoun e di mani più esperte come Yann Gromb, che vede protagonisti un bambino, il piccolo Victor Cabal, favoloso e un ladro di buon cuore, Tahar Rahim, superstar internazionale dopo “Il profeta” e “Il passato”, qui al suo esordio brillante.
E un set eccezionale come i tetti e le case di Parigi la notte di Natale. L’incredibile è che nelle mani della Quad e di Alexandre Coffre tutto funziona perfettamente. Il piccolo Antoine, che ha perso il padre e vive con la mamma nei quartieri alti di Parigi, aspetta Babbo Natale come tutti i bambini del mondo. E’ già a letto, quando gli piomba in casa proprio Babbo Natale. Solo che non è proprio quello vero, ma un simpatico ladruncolo, Tahar Rahim, che, obbligato da un trio di energumeni, è obbligato a svuotare gli appartamenti proprio la notte di Natale.
Antoine però pensa davvero che sia Babbo Natale e lo segue sui tetti, anche perché, misteriosamente, si ritrova la dote di non aver paura del vuoto e sa muoversi come il Babbo Natale presunto sui tetti di Parigi. Il ladro, dopo aver cercato inutilmente di rimandarlo a casa, lo porta con sé. Ne fa il suo assistente, convincendolo che per muovere la slitta di Babbo Natale serve un bel po’ d’oro. E l’oro si trova nelle case dei quartieri alti. Ovvio che tra il ladro e il bambino in cerca d’affetto paterno si formi una sorta di rapporto d’amore padre-figlio.
Mi sembra curioso il thriller “Il prezzo dell’arte” di Régis Roinsard con Lambert Wilson, Alex Lawther, Eduardo Noriega, Olga Kurylenko, Riccardo Scamarcio, dove nove traduttori sono impegnati a tradurre l’ultimo capitolo di una trilogia venduta e attesa in tutto il mondo. Ma tra di loro c’è un ladro e si dovrà scoprire chi è. Iris alle 21, 15 passa “Il grande sentiero” di John Ford con Richard Widmark, Carroll Baker, Karl Malden, James Stewart, Sal Mineo, Dolores Del Rio.
E’ una sorta di tardiva riscrittura del genere western e delle saghe della cavalleria americana, punto di forza del cinema fordiano, viste dalla parte degli indiani. Non era un film riuscitissimo, ma ha dei grandi momenti, come la partita a carte con James Stewart e Arthur Kennedy come Wyatt Earp e Doc Holliday. Fu Richard Widmark a proporre a Ford l’idea del film e il materiale di ricerca sulla storia del viaggio della tribù Cheyenne.
Purtroppo gli indiani sono un po’ finti, Sal Mineo parla con l’accento del Bronx, cosa che faceva impazzire Ford, i capi indiani sono attori messicani come Ricardo Montalban e Gilbert Roland, Ford voleva al loro posto Anthony Quinn e Richard Boone che avevano vero sangue indiano nelle vene, mentre le comparse indiane non sono Cheyenne ma Navajo che fanno battute sporche nella loro lingua.
Quando Peter Bogdanovich andò sul set per intervistare John Ford (“Mi chiamo John Ford e faccio western”), Sal Mineo gli regalò una copia del libro di Larry McMurtry “The Last Picture Show”, che il regista girerà qualche anno dopo. Le scene con James Stewart che gioca a poker dovevano riempire lo spazio dell’Intermission, cioè della pausa con musica che si usava allora per i kolossal americani. Ford odiava l’idea dell’Intermission e ci piazzò uno sketch. Si decise poi di toglierlo e venne reinserito nei vhs e nei dvd. E’ una delle scene che ricordo meglio quando vidi il film a 11 anni. Brando disse che il film era più razzista dei film considerati razzisti di John Ford.
Rai4 alle 21, 20 propone “The Ambush”, film di guerra prodotto dagli Emirati Arabi diretto dal francese Pierre Morel con Omar Bin Haider, Marwan Abdullah, Mohammed Ahmed, Mansoor Al-Fili, Mariam Alasmani. E’ una sorta di western con i miliziani visti come indiani che intrappolano una piccola pattuglia di militari arabi. Cielo alle 21, 25 passa “Outlander – L’ultimo vichingo” di Howard McCain con James Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, Ron Perlman, John Hurt, John Beale.
Storia di vichinghi che si giocano il comando di un popolo e lottano contro un mostro venuto dallo spazio. Critiche pessime. “Schizofrenico nel soggetto e pieno di buchi nell’esecuzione. Magari avrà una vita di cult proprio per come è girato” – “non si può mangiare nouvelle cuisine ogni notte della settimana”. Su Canale Nove alle 21, 30 troverete rilassante il vecchio “Con Air” avventuroso diretto da Simon West con Nicolas Cage, John Cusack, John Malkovich, Steve Buscemi, Rachel Ticotin.
l amore e eterno finche dura 4
Passiamo alla seconda serata con una bella commedia di Carlo Verdone, “L’amore è eterno finché dura” con Carlo Verdone, Laura Morante, Stefania Rocca, Rodolfo Corsato, Gabriella Pession. In un mare di repliche vi segnalo il porno d’autore “Lo sguardo dell’altro” di Vicente Aranda con Laura Morante mai così svestita, Miguel Bosé ancora in forma, José Coronado,
Cielo alle 23, 30. Rai4 alle 23, 45 propone l’ottimo “Les miserables”, rilettura di Hugo ai tempi delle rivolte delle banlieu, opera prima di Ladj Ly, malgrado il nome nero, maschio e francese, forte del Premio della Giuria a Cannes qualche anno fa, della candidatura francese agli Oscar, e di ben 12 nominations ai Cèsars con quattro vinti, fra cui, ovviamente, Miglior Film.
Girato nel quartiere di Montfermeil, vicino a Parigi, dove lo stesso regista, con genitori originari del Mali, è nato e cresciuto, e dove Victor Hugo ha messo in scena nel suo “I miserabili”, citato sia nel titolo che un po’ nella storia, la scena fondamentale del primo incontro fra l’ergastolano Jean Valjean e Cosetta, il film nasce da un documentario dello stesso titolo girato nel 2017 da Ladj Ly e ispirato a veri fatti accaduti proprio lì nella giornata del 14 ottobre 2008.
Ma, anche se la tentazione è quella di fare un film ultra-realistico all’americana, seguendo tre poliziotti, il duro e corrotto Chris di Alexis Manenti, anche cosceneggiatore, il nero Gwada cresciuto nel posto di Djebril Zonga e il nuovo venuto Stephane Ruiz di Damien Bonnard, che è poi il vero protagonista, il film è alla ricerca di qualcosa di più del solito film col quartiere che scoppia e i poliziotti, un po’ buoni un po’ cattivi che cercano di sistemare bene o male le cose.
Puntando tutta l’azione su un ragazzino, novello Gavroche alla Victor Hugo, il piccolo Issa Percia, che dopo aver festeggiato a Parigi la vittoria della nazionale ha rubato un leoncino ai violentissimo zingari del Circo Zeffirelli (è così…) e su quel che ne segue, perché i tre poliziotti trovandosi circondati lo feriranno per errore, scatenando l’inferno, visto che un altro ragazzino ha filmato tutto con un drone, e i poteri adulti del posto iniziano a farsi sotto, Ladj Lj apre un discorso molto preciso sulla composizione sociale e etnica del quartiere e sull’origine del male che può portare allo scontro a fuoco tra polizia e abitanti neri di Montfermeil. Boom!
Come scrive Hugo, insomma, “Ricordate questo, amici miei: non esistono né piante cattive né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”. Iris a mezzanotte e 10 propone un altrio bel film di John Ford con voglie di ristabilire delle verità, “I dannati e gli eroi”, con Jeffrey Hunter avvocato bianco dell’esercito che difende Woody Strode, cioè il Sergente Routledge, accusato di uno stupro e di un omicidio che non ha compiato, sono statio gli indiani, Constance Towers, Billie Burke, Juano Hernandez.
Da piccolo adorai il film, le barbe dei soldati neri, la canzoncina del film, “Capitan Buffalo”, ho ancora il 45 giri. E adorai Woody Strode e Juano Hernandez. Su Cielo all’1, 20 trovate “Matador” di Pedro Almodóvar con Assumpta Serna, Nacho Martinez, Antonio Banderas, Carmen Maura, Eva Cobo, Julieta Serrano. Su Iris alle 2, 25 passa un gran film dimenticato di John Frankenheimer, “I temerari” con Burt Lancaster, Deborah Kerr, Gene Hackman, Scott Wilson, Sheree North, Bonnie Bedelia, tristi avventure di un trio acrobatico di paracadutisti che rischiano la vita per un sogno che non esiste più.
Scott Wilson sostituì John Phillip Law che si era fatto male durante una caduta con il paracadute i primi giorni di lavorazione. Il direttore della MGM, dopo il flop del film, dette la colpa ai vecchi protagonisti, Burt Lancaster e Deborah Kerr, e alle loro scene d’amore. La Kerr si offese al punto tale di non fare più film per più di dieci anni. Rete 4 alle 2, 45 passa il vecchio cappa e spada di Bernard Borderie “La vendetta dei moschettieri” con Gérard Barray, Mylène Demongeot, Georges Descrières, Jean Carmet, Guy Delorme. Che bella che era nel 1961 Mylène Demongeot.
una bella governante di colore
Cielo alle 3, 10 propone il terribile “Una bella governante di colore”, commedia sexy diretta da Luigi Russo con Ines Pellegrini, Renzo Montagnani, Marisa Merlini, Orchidea De Santis. La Pellegrini non deve avere avuto una bella esperienza sul set di un film più scemetto che razzista. Quando venne invitata da Enzo Biagi in un pesantissimo dibattito televisivo sulla pornografia assieme a Eleonora Giorgi e a Ilona Staller, “Proibito”, il 4 luglio 1977, subì un vero e proprio processo.
una bella governante di colore
Con Biagi incalzante oltre il dovuto dopo averle fatto vedere le scene più piccanti del film. “Lei arrossisce?” – “Nel mio caso, non arrossisco". “Si sente un bell’oggetto?” – “Io mi sto realizzando, non mi sento un oggetto”. “Il suo senso del pudore?” – “Il pudore io non ce l’ho”. “Suo padre è soddisfatto di questi film?” – “Io so cosa faccio. Ho rifiutato film come Gola profonda nera e Bocche calde, ma se sto sessanta giorni senza lavorare mi tolgono anche la mutua così ho dovuto accettare Una bella governante di colore”.
una bella governante di colore
“Quando io ho fatto questo film il regista mi ha proposto un’altra cosa. Mi ha detto che ci sarebbe stata dietro Dacia Maraini… Poi sul set lui ha cambiato tutto. Quando mi spoglio significa che quella scena è richiesta. E’ il mio personaggio che si deve spogliare, non io”. La Pellegrini dice anche che Luigi Magni è pronto a farle fare un film da una sua idea. “Una ragazza che si traveste da uomo e lavora in un cantiere”.
Su Cine 34 alle 3, 20 passa invece “Finalmente soli”, commedia al maschile di Umberto Marino con dei giovanissimi Rocco Papaleo, Daniele Liotti, Marco Milano, Giorgio Panariello, ma anche Domiziana Giordano e una mai vista Manuela Arcuri. La chiudo qui.
judy 2un milione di modi di morire nel west 1milione di modi per morire nel west 1finalmente soli 1il prezzo dell arte giorgio panariello finalmente soli una bella governante di colore il prezzo dell arte i dannati e gli eroi matadorpedro almodovar matador il grande sentiero i miserabili di ladj ly i miserabili di ladj ly il grande sentiero 1OUTLANDERl amore e eterno finche dura 1l amore e eterno finche dura 2l amore e eterno finche dura 3OUTLANDER con air 1un milione di modi per morire nel west
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