DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Stasera c'è tanta scelta. Quindi non buttatevi subito su Netflix e dintorni. Cine 34 alle 21 propone la commedia natalizia (no, basta…) “10 giorni con Babbo Natale” diretta quattro anni fa da Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi, Valentina Lodovini, Diego Abatantuono, Angelica Elli, Matteo Castellucci. E’ il sequel del grande successo “10 giorni senza mamma”.
fango, sudore, polvere da sparo
Rai Movie alle 21, 10 propone il per me decisamente superiore “Fango, sudore, polvere da sparo”, bellissimo tardi western considerato allora innovativo di Dick Richards, un regista che apprezzavo molto ma che ha fatto meno di quanto pensassi, con Gary Grimes, Billy "Green" Bush, Luke Askew, Bo Hopkins, Geoffrey Lewis, Charles Martin Smith al suo esordio. Era una storia di formazione di un gruppo di giovani che diventano cowboy e affrontano cattivi di ogni tipo.
ulla bergryd michael parks la bibbia
Un po’ alla Peckinpah, è vero, ma aveva una sua incredibile cifra sia come fotografia, Ralph Woolsey, che come scenografia. Meglio dei tanti film coi ragazzini che affrontano prove che li renderanno uomini che si facevano negli anni ’70. Occhio poi a Geoffrey Lewis, che diventò un caratterista di prima grandezza.
Tv2000 divide in due parti, mai stato diviso però, il kolossal di Dino De Laurentiis “La Bibbia”, diretto da John Huston con Michael Parks e Ulla Bergryd come Adamo e Eva, Richard Harris e Franco Nero come Caino e Abele, dove il nostro Django si prese una tortorata in testa che ancora ricordiamo, Gabriele Ferzetti come Lot e John Huston come Noé che costruisce l’Arca. In un primo tempo De Laurentiis aveva chiamato alla regia ben quattro grandi maestri, Fellini, Visconti, Welles e Bresson. Il primo a firmare il contratto per girare uno degli episodi è Luchino Visconti.
La data delle prime riprese dell’episodio di Visconti è il 1 aprile 1963. Fino a aprile 1963 i quattro nomi sono ancora Welles, Visconti, Fellini, Bresson. Da qualche parte si fa anche il nome di Akira Kurosawa. Nella lunga intervista che gli fece Peter Bogdnanovich, Orson Welles ne ricorda però solo tre: “Dovevamo essere Fellini, Bresson e io, tutti e tre. Poi, per un momento Dino mi ha persuaso a fare tutto il film da solo. Be’, intanto non riuscivo a pensare di fare nemmeno il Giardino dell’Eden. E poi non volevo prendermi la responsabilità dell’intero film. Così mi sono preso una specie di buonuscita per la mia sceneggiatura delle sequenze di Abramo e Giacobbe e la cosa è finita così”.
Anche Robert Bresson venne scritturato da De Laurentiis come regista, ma dopo aver girato la prima scena, il diluvio, venne allontanato dal produttore, che chiamò John Huston al suo posto per dirigere non un episodio, ma tutto il film. Huston chiese una preparazione di sei mesi prima di iniziare le riprese. Avrebbe voluto Charles Chaplin come Mosé e Igor Stravinsky come musicista. Al posto di Chaplin si metterà lui stesso e al posto di Stravinsky arriverà il giapponese Toshiro Mayuzumi.
E’ uno dei primi kolossal anglofoni con dei nudi integrali, quelli di Adamo e Eva, visto che i giovani Michael Parks e Ulla Bergryd non hanno controfigure. Nicoletta Machiavelli ricordava che venne chiamata a Roma da Danilo Donati per il ruolo di Eva, venne messa sotto contratto da De Laurentiis, ma non ebbe mai la parte. Michael Parks, lanciato dal film, venne messo contratto dalla Universal, ma la sua carriera venne stroncata sul nascere per dissapori con qualche boss del cinema.
john huston pupella maggio la bibbia
Lo riscoprirà tanti anni dopo Quentin Tarantino, che gli ha fatto interpretare quasi tutti i suoi film e adorava il suo accento texano. Ulla Bergryd interpreterà solo un altro film. Nella scena del Vello d’Oro è possibile riconoscere i ballerini di Julian Beck e Judith Malina. Dovrebbe esserci anche Pino Pascali, che fece qualche piccolo ruolo nel cinema. Lo scultore Leoncillo fece le statue di terra in cui si trasformano le donne.
Rai5 alle 21, 15 propone “Da domani mi alzo tardi” diretto da Stefano Veneruso con John Lynch, Gabriella Pession, Douglas Dean, David Wayne Callahan, Leda Conti, che è in realtà un film sulla vita e l’amore tra Massimo Troisi e Anna Pavignano, sua compagna e sceneggiatrice. Iris alle 21, 15 passa invece un film sul mondo delle spie inglesi raccontato dai Coen Brothers, “Burn After Reading” con George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Brad Pitt. Piuttosto divertente, ma non del tutto riuscito.
Su Rai Tre alle 21, 20 passa “Il nome della rosa”, la versione cinematografica del romanzone di Umberto Eco diretta da Jean-Jacques Annaud con Sean Connery, F. Murray Abraham, Christian Slater, Michael Lonsdale, Valentina Vargas. Come tutti saprete Franco Franchi venne chiamato per interpretare il ruolo del mostro che andrà poi a Ron Perlman. Ma come si truccò da mostro tutti si mettevano a ridere dimostrando che lo avrebbero riconosciuto lo stesso anche col trucco e allora meglio chiamare un attore non così connotato.
Occhio alla scena di quando il norcino si avventa sul maiale. Il mio amico Nick Di Gioia, casting degli attori minori, aveva chiamato Ennio Antonelli alias Manzotin nel ruolo del norcino. AL pronti si gira, Ennio Antonelli si sarebbe dovuto avventare sul maiale per farlo a pezzi, ma non capì Annaud e si avventò subito sul maiale rovinando la scena. Che venne rigirata, non so se con un altro maiale.
Su Canale 27 alle 21, 20 leggo in prima tv passa la commedia ambientata negli anni ’80 coi ragazzini che sognano le consolle dei videogiochi “Natale a 8-Bit” di tal Michael Dowse con Neil Patrick Harris, Winslow Fegley, June Diane Raphael, Steve Zahn, Cyrus Arnold. Curioso. Su Rai premium passa addirittura un cinepanettone inglese mai sentito, “Natale ai Caraibi” diretto da Philippe Martinez con Elizabeth Hurley, Caroline Quentin, Edoardo Costa, Nathalie Cox, Stephanie Beacham, Edoardo Costa. Leggo stroncature sublimi che lo pongono come peggior film del 2022 (“An exciting late contender for 2022’s worst movie”) o come car-crash cinema. Imperdibile.
jasmine trinca Maria Montessori
Cielo alle 21, 25 in prima tv propone l’ottimo biopic “Maria Montessori - La nouvelle femme” di Léa Todorov con Jasmine Trinca, Leïla Bekhti, Emily Di Ronza, Rafaelle Sonneville-Caby, uscito distrattamente al cinema e poco visto. Su Tv8 alle 21, 30 già passa “I tre moschettieri: D'Artagnan”, primo film della saga dumasiana rivista e diretta da Martin Bourboulon con Vincent Cassel, Louis Garrel, Romain Duris, Eva Green, Vicky Krieps. Il nostro pubblico, dopo anni di Berlusconi e Salvini, lo ha snobbato come tutte le cose che puzzano di vecchie librerie.
Rai Due alle 21, 35 propone una ricca produzione Disney, “Mulan”, versione live del cartone animato diretta da Niki Caro con Yifei Liu, Donnie Yen, Jet Li, Jason Scott Lee, Gong Li, Utkarsh Ambudkar, Yoson An. Passo alla seconda serata con “C’era una volta il West”, capolavoro di Sergio Leone con Claudia Cardinale, Charles Bronson, Henry Fonda, Jason Robards, Gabriele Ferzetti, Rai Movie alle 22, 45, proprio quando, mentre scrivo, mi è arrivato il nuovo librone di Sir Christopher Frayling, “Sergio Leone by himself”.
Rai 4 alle 22, 55 passa il film di guerra prodotto dagli Emirati Arabi “The Ambush” diretto da Pierre Morel con Omar Bin Haider, Marwan Abdullah, Mohammed Ahmed, Mansoor Al-Fili, Mariam Alasmani. Cine 34 alle 23, 05 torna sulla commedia natalizia con “A Natale mi sposo” di Paolo Costella con Elisabetta Canalis, Massimo Boldi, Nancy Brilli, Vincenzo Salemme, Massimo Ceccherini.
il viaggio di capitan fracassa
Ma vedo anche su Tv8 a mezzanotte in punto “Un Natale coi fiocchi”, commedia natalizia prodotta da Sky e diretta da Giambattista Avellino con Alessandro Gassman poliziotto un po’ stupido ma di buon cuore e Silvio Orlando ladro furbo e napoletano, Valentina Lodovini, Carla Signoris, Blu Yoshimi. Non ha nessun culto. Cine 34 all’1, 10 passa uno dei tardi film di Ettore Scola che allora non ci sembrò un capolavoro, “Il viaggio di Capitan Fracassa” con Vincent Perez, Massimo Troisi, Ornella Muti, Emmanuelle Béart, Tosca D'Aquino, Ciccio Ingrassia. All’epoca neanche andai a vederlo. Ma c’è Ciccio.
anna kanakis e adriano celentano in segni particolari bellissimo
Rai Movie all’1, 55 propone invece “Segni particolari bellissimo” di Castellano & Pipolo con Adriano Celentano, Federica Moro, Gianni Bonagura, Simona Mariani, Tiberio Murgia. Non lo vedo da allora. Rai Due alle 2, 30 passa un terribile film natalizio con ragazza morta che diventa un fantasma per andare in Paradiso, “A Natale… mi faccio viva io” diretto da Theresa Bennett con Aisha Dee, Kimiko Glenn, Kendrick Sampson, Jazz Raycole, Chris Shields, LisaGay Hamilton. Meglio “Un matrimonio da favola” diretto nel 2014 da Carlo Vanzina con Adriano Giannini, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Andrea Osvart, Giorgio Pasotti.
Andrebbe rivisto, anche se dubito faccio lo stesso effetto di quando uscì, “Per grazia ricevuta”, primo lungometraggio diretto da Nino Manfredi, anche se penso siano altrettanto importanti la regia fantasma di Sofia Scandurra e la sceneggiatura di Fausto Tozzi, con Nino Manfredi, Lionel Stander, Delia Boccardo, Mariangela Melato, Fausto Tozzi, Paola Borboni, Tano Cimarosa, la sempre nuda Veronique Vendell.
Nasce qui la commedia catto-provinciale con educazione sentimentale, scopatelle e santi patroni. Vinse David, Nastri e perfino il premio della migliore opera prima a Cannes. Oggi non ha nessun culto. Leggo solo “troppo lungo”. All’epoca stavano tutti a cantare “Viva via Sant’Eusebio…”.
Su Rai Due alle 3, 55 passa la versione cinematografica della serie tv “Il segreto del Sahara” diretta da Alberto Negrin con Michael York, Andie MacDowell, David Soul, Miguel Bosé, Diego Abatantuono, Daniel Olbrychski, Delia Boccardo. Abatantuono non c’entrava davvero nulla. Leggo che Enzo G. Castellari girò le scene d’azione (megrin non era in grado…). Ci sono anche Sal Borgese e Romano Puppo.
Iris alle 4, 10 propone il primo western diretto da Burt Kennedy, “Ad ovest del Montana” con Buddy Ebsen, Keir Dullea, Warren Oates, Marie Windsor, Lois Nettleton, Barbara Luna. Chiudo col vecchio e glorioso “Ulisse”, prodotto da DE Laurentiis e Ponti per la Lux di Riccardo Gualino, diretto da Mario Camerini (e segretamente anche da Mario Bava) con Kirk Douglas protagonista, Silvana Mangano, Anthony Quinn, Rossana Podestà, Franco Interlenghi. Dino De Laurentiis ha così raccontato i rapporti con Gualino, il capo della Lux.
“Quando abbiamo fatto Ulisse, il vecchio Gualino mi disse: Bravo Dino! Continua così. A Kirk Douglas dovevo dargli 250.000 dollari, nel 1953… capite cosa volesse dire…. Ma lui non mi ha mai detto ‘costa caro’. Al contrario. Se avesse costituito la Lux Film in America, sarebbe diventata una delle compagnie più importanti degli Stati Uniti. Ha sbagliato a farla in Italia”. Carlo Ponti ricordava, nel libro dedicato alla Lux di Farassino e Sanguineti, che “Kirk Douglas era un amico. Aveva passato la luna di miele a casa mia, a Amalfi, quando si era sposato la direttrice del bureau de presse di Cannes. Su Ulisse avevamo un rapporto molto personale”.
silvana mangano kirk douglas ulisse
Douglas, nella sua autobiografia, ricorda che non era facile girare su questi set internazionali a Roma. “Era una pazzia. Durante le riprese, ognuno parlava la sua lingua – inglese, francese, italiano, russo, spagnolo. Non avevano bisogno di silenzio quando giravo, tanto si sarebbe doppiato dopo tutto. Imparai a girare anche scene intime con tutto il rumore intorno. E erano durissimi quando dovevano pagare. Meno avevi fatto, più duri erano. Così questi ritornavano. Ogni settimana, il set era pieno di comparse urlanti che volevano i loro soldi”.
Anthony Quinn ricorda, nella sua autobiografia, il suo rapporto speciale con Irene Papas. “Lei aveva un’intensità che era difficile ignorare, ma la sua fragilità era la cosa che io trovavo più attraente. Noi eravamo troppo simili per poter funzionare a lungo. Lei sembrava che facesse parte del mio sangue. Poteva essere mia sorella o mia nonna. I miei sentimenti per lei erano mischiati a un senso di colpa incestuoso, ma non potevo evitarli”.
Per Claudio Mancini, poi storico organizzatori dei film di Sergio Leone, “Ulisse fu uno sforzo finanziario incredibile. Dopo tanti film fatti alla garibaldina, mi credevo di sognare perché tutto era perfetto. C’erano i tecnici per il colore che erano venuti dall’Inghilterra e sapevano tutto. C’era la barca che navigava per davvero e mica era costruita a metà e inchiodata sulla spiaggia come quella dei Tre corsari e La nave delle donne maledette. Da questi supercolossi in coproduzione, tutti noi operai, noi tecnici, noi elettricisti abbiamo imparato qualcosa.” Buona notte.
10 giorni con babbo natale 5kirk douglas ulisse burn after reading 110 giorni con babbo natale 11paola minaccioni emilio solfrizzi un matrimonio da favola un matrimonio da favola ilaria spada un matrimonio da favola un matrimonio da favola. mulan 8il viaggio di capitan fracassaa natale mi sposo 3a natale mi sposo a natale... mi faccio viva iosegni particolari bellissimo adriano celentano segni particolari bellissimo george c scott, gabriele ferzetti eleonora rossi drago la bibbia the ambushun natale coi fiocchiclaudia cardinale c'era una volta il west 2C ERA UNA VOLTA IL WEST 2cera una volta il west 3 5cera una volta il west 3cera una volta il westC ERA UNA VOLTA IL WESTclaudio mancini impiccato in c'era una volta il west mulan 7peter o toole la bibbiada domani mi alzo tardinatale a 8 bitjasmine trinca Maria Montessorijohn huston la bibbiaburn after reading10 giorni con babbo natale 2
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