divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – MI SONO VISTO DUE KOLOSSAL POCO RIUSCITI CHE CIRCOLANO IN STREAMING: “BORDERLANDS”, CON CATE BLANCHETT TRUCCATA DA WANNA MARCHI, E “THE ELECTRIC STATE” CON MILLIE BOBBY BROWN – È PIÙ TRASH E STRACULT “BORDERLANDS”, MA È PIÙ INTERESSANTE “THE ELECTRIC STATE”, COL MONDO DISTOPICO DEL DOPOGUERRA TRA UMANI E ROBOT – MI DICE FRANCO MARESCO CHE DOPO AVER VISTO POCHI MINUTI DEL “GATTOPARDO” DI NETFLIX, SOLO A SENTIRE PARLARE QUEL FINTO SICILIANO DEGLI ATTORI STAVA PER SPUTARE SUL TELEVISORE... – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

KIM ROSSI STUART - IL GATTOPARDO

Che vediamo stasera? Mi dice Franco Maresco che dopo aver visto pochi minuti del “Gattopardo” di Netflix, solo a sentire parlare quel finto siciliano degli attori stava per sputare sul televisore. Puuhh… Minchia! Burt Lancaster nel “Gattopardo” di Luchino Visconti, che non potevamo amare a quei tempi, troppo reazionario, era doppiato da Corrado Gaipa.

 

Sentivi il palermitano, mi dice Franco. Riempiva il personaggio, riempiva lo schermo. Solo Pino Caruso, chissà perché, pur se palermitano, faceva un po’ il catanese. Ma Gaipa, lo poteva anche solo accennare e il pubblico siciliano capiva. Doppiò anche Lee J. Cobb in “Il giorno della civetta”, per non parlare di Orson Welles in “Tepepa”, o del Moro in “Fellini Satyricon”.

 

burt lancaster il gattopardo

Provate a risentire dieci minuti de “Il Gattopardo” di Visconti su Rai Play. E’ un’altra musica. In tutti i sensi. L’ultimo personaggio che doppiò Gaipa è il vecchio Frederic von Ledebur in “Ginger e Fred” di Fellini. E doppiare Burt Lancaster era impresa che solo Emilio Cigoli aveva potuto fare perfettamente.

 

Riguardatevi “Elmer Gentry” su Amazon, che meraviglia di film. Da vecchio lo fece benissimo anche Massimo Foschi in “Gruppo di famiglia in un interno”. Ma Gaipa è la voce del Gattopardo e si carica tutta la parlermitudine del personaggio. Il doppiaggio è stato qualcosa di fondamentale nel cinema italiano.

 

Guardo su Amazon Prime un vecchio slasher canadese degli anni ’70, voi vecchi cinefili impazzirete, “Un violento weekend del terrore”, diretto da William Fruet, prodotto da Ivan Reitman, con Brenda Vaccaro e Don Stroud. La copia fa schifo, sembra presa da un vhs, c’è anche un grosso taglio, ma il doppiaggio ancora funziona perfettamente. Fa mezzo film.

 

 

borderlands

Ieri mi sono visto due kolossal poco riusciti che circolano in streaming. Parlo di “Borderlands” di Eli Roth con Cate Blanchett truccata da Wanna Marchi, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Balck, su Sky, e “The Electric State” dei fratelli Russo con Millie Bobby Brown, Chris Pratt, Key Huey Quan, Stanley Tucci e una serie di robot con le voci di attori importanti, su Netflix, mai uscito in sala. Sono due totali flop.

 

Non capisco perché uno sia finito subito su Netflix e l’altro lo abbiano abbattuto in sala. Devo dire che è più trash e stracult “Borderlands”, ovunque segnalato come il peggior film dell’anno, ma è più interessante “The Electric State” col mondo distopico del dopoguerra tra umani e robot, dove i robot sono trattati come gli immigrati da Trump e dove una ragazza, Millie Bobby Brown, scopre che il fratellino geniale, dato per morto anni prima, aziona un buffo robot disneyano che è venuto a cercarla. Le scene di guerra coi robot mi sembrano pure piuttosto belle. Ma il giudizio critico è terribile.

 

 

The Electric State

Lasciamo perdere. Meglio vedermi i vecchi film su Amazon. Ho rivisto “L’ereditiera” di William Wyler con Olivia de Havilland, che ci vinse l’Oscar, Montgomery Clift con un ciuffo incredibile, Ralph Richardson e Miriam Hopkins. Wyler chiude tutta l’azione molto claustrofobicamente in queste case americane piene di scale che permettono grandi riprese dall’alto. Ma il film è davvero cupo.

 

Al tempo William Wyler, regista svizzero-tedesco che non ha veramente nulla di americano, era considerato un maestro assoluto di stile. Oggi mi sembra un po’ invecchiato. Almeno questo film sembra invecchiato.

 

The Electric State

Ma guardate che bomba che sono questi film con Burt Lancaster su Amazon, tra “Elmer Gentry” di Richard Brooks, che spiega perfettamente come funzionano gli imbonitori alla Trump in America o “Doppio gioco”, geniale noir di Robert Siodmak con Yvonne De Carlo e Dan Duryea. Burt qui è doppiato da Cigoli e sentirete anche la voce di Alberto Sordi come doppiatore di un certo Donlan.

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