DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In chiaro stasera in prima serata su Rai Due alle 21 ci sarebbe “La carica dei 102”, sequel del live disneyano dei 101, diretto da Kevin Lima con Glenn Close, Gérard Depardieu, Alice Evans, Ioan Gruffudd. Cine 34 alle 21 propone “Natale a 5 stelle”, diretto da Marco Risi, ma scritto da Enrico e Carlo Vanzina con Massimo Ghini, Ricky Memphis, Martina Stella, Paola Minaccioni, Massimo Ciavarro. “M’hanno sputtanato pure su Dagospia!”. “Ho capito, mica so’ Renzi”. Era un cinepanettone politico.
Per la verità era anche il primo cinepanettone distribuito direttamente su Netflix, senza passare dalla sala. Più che cinepanettone, comunque, è una pochade che recupera sia una celebre commedia inglese di Ray Cooney del 1990, “Out of Order”, come soggetto, ma anche quel tono di certe commedie sexy italiane anni ’80, da Cornetti alla crema a Spaghetti a mezzanotte, che ritroviamo anche in molti film natalizi dei Vanzina, condita questa volta con un bel po’ di battute e situazioni legate ai nuovi tempi politici del governo gialloverde ormai dimenticato.
Per cui si sprecano i “Io non ero del PD ero di area progressista”, “Bei tempi quando si stava all’opposizione”, “Tempo due settimane caliamo di due barra tre punti…”, o un geniale scambio di battute tra Massimo Ghini, presidente del consiglio gialloverde, e il suo portaborse, Ricky Memphis: “Lei oggi ha salvato il governo del cambiamento!” – “Posso fare un commento… sti cazzi!”.
Nella commedia di Cooney, tutta ambientata come questa di Risi-Vanzina, in un albergo di lusso, i protagonisti erano un ministro inglese e il suo portaborse-tuttofare che si ritrovano a coprire una relazione del ministro con una segretaria. Qua l’azione si sposta a Budapest, in Ungheria, dove curiosamente è stata girata proprio la prima versione cinematografica della commedia, A miniszter félrelép.
Siamo in pieno Natale, anche se a vedere gli abiti di tutti sembrerebbe luglio, e il nuovo presidente del consiglio italiano, l’integerrimo Franco Rispoli, cioè Massimo Ghini, arriva per una visita ufficiale con il governo ungherese. Si porta dietro non solo il portaborse Walter Bianchini, un Ricky Memphis con tanto di mamma malata a Guidonia che lo tormenta perché un tempo era comunista, ma anche una onorevole dell’opposizione simil-Boschi, Giulia Rossi, interpretata da Martina Stella. Con la quale spera di passare un weekend di passione.
Ma ogni passione è presto interrotta da una serie di sfortunati eventi che affliggeranno la vacanza del presidente e del suo braccio destro. Un Babbo Natale morto, anzi simil morto, appeso alla finestra, che si rivelerà essere un inviato de Le iene in cerca di scoop, Riccardo Rossi. Un bellboy napoletano, un grande Biagio Izzo, trafficone e instancabile nel chiedere mance. Una moglie romana del premier, Paola Minaccioni, che pensa di fare una bella sorpresa al marito presentandosi a Budapest
Il marito gelosissimo e cornuto della onorevole pd, Massimo Ciavarro, assessore leghista ciociaro che ha nel curriculum l’aver organizzato una festa dei popoli padani a Tolfa. Mettiamoci ancora la bella ex badante della mamma di Memphis, tale Berta, Andrea Osvart, che ha curato anche la coproduzione ungherese del film. Assolutamente da recuperare.
Sempre in tema natalizio siamo con la commedia inglese “Last Christmas” di Paul Feig con Emilia Clarke, Henry Golding, Michelle Yeoh, Emma Thompson, Lydia Leonard, La5 alle 21,10. Su Rai Movie alle 21,10 passa una versione moderna e più politica di Robin Hood, “Robin Hood – L’origine della leggenda” diretto da Otto Bathurst con Taron Egerton, Jamie Foxx, Eve Hewson, Jamie Dornan, Ben Mendelsohn, Tim Minchin.
robin hood – l’origine della leggenda
Come è? Scordatevi tutti i vecchi Robin Hood che avete visto, da quello superclassico e sorridente di Errol Flynn immerso nel Technicolor della Warner, a quello forse definitivo della Disney con Sir Bliss serpente, da quello noioso, ahimé, targato Ridley Scott con Russell Crowe e Cate Blanchett, a quello vecchio e commovente di Richard Lester con Sean Connery con Audrey Hepburn suora. Magari qualcosa rimane di quello, non male, con Kevin Costner e Morgan Freeman che fanno già una coppia bianco-nero in quel di Nottingham.
robin hood – l’origine della leggenda 1
Ma questo nuovo Robin Hood – L’origine della leggenda, diretto da Otto Bathurst, regista inglese di nobili origini che si è fatto le ossa con la serie di culto The Peaky Blinders, prodotto da Leonardo Di Caprio, è davvero il massimo della caciara del modernariato a tutti i costi e della rilettura politica attuale.
Qui volano dappertutto le frecce anti-Brexit e anti-Trump di un Robin ragazzino, interpretato dal giovane Taron Egerton, e del suo mentore, un Little John nerissimo, interpretato da un Jamie Foxx che pensa ancora di essere Django, che ha un suo conto personale da regolare con la Chiesa Cattolica, il perfido F. Murray Abrahms, e con il potere inglese dei lord segretamente in combutta con il mondo arabo per affamare il popolo, rappresentato da uno Sceriffo di Nottingham, interpretato da un bravissimo Ben Mendelsohn, che ancora soffre per un’infanzia in orfanatrofio molestato dai preti.
robin hood – l’origine della leggenda 3
E non finiamo qui. Mettiamoci anche una Lady Marion, interpretato dalla bella figlia di Bono, Eve Hewson, che, pensando Robin defunto nelle crociate, si è risposato con certo Will, Jamie Dornan, politicante laburista che ha fatto però un gran lavoro tra la classe operaia, un Frate Tuck, interpretato dal comico australiano Tim Minchin, che è forse quello più simile ai tanti Tuck dello schermo.
Nella voglia di rendere tutto moderno e politico, le crociate sono viste esattamente come le azioni di guerra in Iraq, con gli arabi che lanciano frecce tipo mitragliatrice, Nottingham è una megalopoli dove il perfido Sceriffo, spalleggiato dal potere della Chiesa Cattolica, sfrutta il popolo che lavora in miniera. Robin torna un po’ stordito dalle crociate per scoprire che gli hanno rubato tutto, la donna, la casa, perfino i mobili. Per fortuna ha con sé Little John-Django, che non è affatto il suo schiavo di guerra, ma la sua vera mente politica che lo guida nella vendetta per riprendersi tutto.
robin hood – l’origine della leggenda 2
Rai Storia alle 21,10 propone “L’ufficiale e la spia” discusso ultimo buon film di Roman Polanski con Jean Dujardin, formidabile, Louis Garrel e Emmanuelle Seigner ormai poco credibile come giovane signora. Le polemiche riguardavano l’uso che faceva Polanski del caso Dreyfus, come se lui stesso, colpito da anni da accuse di violenze, fosse l’innocente ufficiale ebreo francese.
Il film venne accolto trionfalmente dai produttori europei a Venezia, ma il film, e la scelta del direttore Barbera vennero parecchio criticati dalla stampa internazionale. Una cosa che non si potrebbe permettere più, oggi. Riguardo al film, difficile staccarlo dalla polemica. C’è chi lo ama. Io non lo amo.
Su Canale 20 alle 21,15 passa invece la versione femminile degli Ocean, cioè “Ocean's 8” diretto da Gary Ross con Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Sarah Paulson. Su Iris alle 21,15 trovate invece lo storico “Elizabeth” diretto da Shekhar Kapur con Cate Blanchett in gran forma, Geoffrey Rush, Christopher Eccleston, Joseph Fiennes.
La7 alle 21,15 propone la commedia sentimentale “Qualcosa è cambiato” diretto da James L. Brooks con Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear, Shirley Knight. Nicholson, che aveva una terribile paura che il suo personaggio, Melvin Udall, non piacesse al pubblico, vinse l’Oscar nel 1998 grazie a Melvin e lo dedicò a un suo amico attore da poco scomparso, J.T.Walsh. Anche la sua strepitosa partner, Helen Hunt, vinse l’Oscar.
Su Cielo alle 21,25 passa l’interessante “Welcome to the Punch – Nemici di sangue” di Eran Creevy con James McAvoy, Mark Strong, David Morrissey, Peter Mullan, Andrea Riseborough, dove un poliziotto e l’uomo che cerca dovranno per forza di corsa unire le forze per uscire da una trappola infernale. Tv2000 alle 21,40 si lancia con un grande musical di Robert Wise, “Tutti insieme appassionatamente” con Julie Andrews, Christopher Plummer, Eleanor Parker, Richard Haydn, Peggy Wood.
Passiamo alla seconda serata con “Con tutto il cuore” di e con Vincenzo Salemme con Serena Autieri, Cristina Donadio, Maurizio Casagrande, Cine 34 alle 22,55. Rai Movie alle 23, passa la commedia natalizia pugliese “La cena di Natale” di Marco Ponti con Laura Chiatti, Riccardo Scamarcio, Michele Placido, Maria Pia Calzone, Veronica Pivetti, Eugenio Franceschini. E’ il sequel, meno fortunato, di “Io che amo solo te”, dove Scamarcio si trombava tutte ma doveva sposare la vecchia amica Laura Chiatti.
Rai5 alle 23,05 passa “Il prezzo dell’arte”, thriller con traduttori spioni messi alla prova diretto da Régis Roinsard con Lambert Wilson, Alex Lawther, Eduardo Noriega, Olga Kurylenko, Riccardo Scamarcio. Iris alle 23,40 passa lo storicone “Maria regina di Scozia” diretto da Josie Rourke, scritto da Beau Willimon con Saoirse Ronan come Maria Stuarda, Margot Robbie come Elizabetta, Jack Lowden, Joe Alwyn, Martin Compston, Brendan Coyle, Guy Pearce. Non male, ma neanche benissimo.
La7 alle 23,45 passa un bellissimo noir di Sam Mendes tratto da una graphic novel di Max Alan Collins ambientata nella Chicago anni ’30, “Era mio padre” con Tom Hanks e il figlio, Tyler Hoechlin, inseguiti dagli uomini del potente irlandese di Paul Newman, che ha assoldato un killer, Maguire, Jude Law, per farli fuori. Quando Tom Hanks scopre chi gli ha ucciso la moglie e l’altro figlio, parte per la vendetta.
jack nicholson helen hunt qualcosa e cambiato 1
Ci sono anche Stanley Tucci e Jennifer Jason Leigh. Strepitosa fotografia del mitico Conrad Hall che vinse un Oscar postumo. A lui è dedicato il film. Sembra che inquadrando Paul Newman durante la lavorazione fosse scoppiato a piangere dicendo “Era così bello… Era così bello”. Conrad Hall aveva fotografato Paul Newman in “Nick mano fredda”.
Su Rete 4 alle 0,30 vi piacerà ritrovare bambino il Nicholas Hoult di “Giurato numero 2” già assieme a Toni Colette in “About a Boy”, film generazionale di Paul e Chris Weitz con Hugh Grant, Nicholas Hoult, Rachel Weisz, Toni Collette, Victoria Smurfit, Sharon Small.
Rai Tre all’1,55 passa il mitico “Francisca” di Manoel de Oliveira con Teresa Menezes, Diogo Dória, Mário Barroso, Glória De Matos, Isabel de Castro. 166 minuti. Su Iris alle 2,10 avete un bel film di medicin-fiction di Pedro Almodovar, “La pelle che abito” con Antonio Banderas mad doctor che ricuce il volto di Elena Anaya, la grande e appena scomparsa Marisa Paredes, Blanca Suárez, Eduard Fernández.
Su Rete 4 alle 2,40 potrebbe piacervi molto il grande noir di Sidney Lumet “Onora il padre e la madre” con uno strepitoso Philip Seymour Hoffman protagonista insieme a Ethan Hawke nei ruoli di due fratelli che tentano di fare un colpo alla gioielleria del padre, Marisa Tomei, Albert Finney, Rosemary Harris. Michael Shannon, Aleksa Palladino. Tutte le scene con Philip Seymour Hoffman e Marisa Tomei, anche per Lumet, erano incredibili. Ricordiamo solo la scena a letto con loro due nudi. Ultimo film diretto da Sidney Lumet, e anche il primo diretto in digitale.
Chiudo con un gruppetto di grandi film gettati a tarda notte senza senso, “Small Soldiers” di Joe Dante con Kirsten Dunst, Denis Leary, Dick Miller, David Cross, Jay Mohr, Italia 1 alle 3, 10. “Accadde al penitenziario” di Giorgio Bianchi con Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Mara Berni, Nino Besozzi, La7 alle 3,15.
Strepitosi Billi e Riva che giocano a scopa. “Non è bello ciò che è bello è bello ciò che piace. Io do le carte battezzo e battezzo come sette bello il sette de coppe…”. “Cuore selvaggio” di David Lynch con Nicolas Cage, Willem Dafoe, Laura Dern, Diane Ladd, Harry Dean Stanton e Isabella Rossellini, Iris alle 4, 15. E “Starman” di John Carpenter con Jeff Bridges, Karen Allen, Charles Martin Smith, Richard Jaeckel, Rai Movie alle 5. Mica male…
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