DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in barba alle elezioni in Sardegna? Intanto vi consiglio la complessa serie di Amazon “Expats”, scritta e diretta dalla cino-americana Lulu Wang con Nicole Kidman, Sarayu Blue, Flora Chan, Ji-Young Yoo, ambientata in una Hong Kong da dove il buon senso ci direbbe di scappare, alle prese con problemi anche terribili di famiglia. Un lutto imprevisto, un marito traditore. Tutto ruota attorno a una serie di personaggi femminili, a cominciare da Nicole Kidman, che si sentono espatriate, come spiega il titolo. Ma è più una condizione umana, un non riconoscersi in nessun luogo, piuttosto che un problema di dove ci si trova realmente. Diretto con gran cura da Lulu Wang, sono rimasto colpito da inquadrature perfette, da una Hong Kong affascinante dove si muove una spettrale Nicole Kidman.
nancy brilli gigi proietti febbre da cavallo la mandrakata
E in chiaro che vediamo? Cine 34 alle 21 si lancia nel sequel del celebre “Febbre da cavallo” di Steno, cioè “Febbre da cavallo. La mandrakata” diretto da Carlo Vanzina, che lo ha scritto insieme al fratello Enrico, con uno strepitoso Gigi Proietti che riprende il vecchio ruolo di Bruno Fioretti alias Mandrake, ma anche con un Enrico Montesano, cioè Er Pomata, ancora divertente, oltre alle new entries di Carlo Buccirosso, Nancy Brilli, Rodolfo Laganà. Fra tanti sequel e reboot di film famosi non amati, va detto che La mandrakata ha ricevuto un trattamento di favore e di simpatia da parte del pubblico dei fan.
Anche se, certo, i tempi sono diversi da quelli del primo film e le mancanze di Mario Carotenuto, di Adolfo Celi e, soprattutto, di Ennio Antonelli il grande Manzotin, si sentono. Parecchio interessante su Iris alle 21 “Red Snake”, che traduce (insomma…) il titolo francese “Soeurs d'armes”, avventure di guerra di un gruppo di combattenti curde, diretto da Caroline Fourest con Dilan Gwyn, Amira Casar, Camelia Jordana, Esther Garrel, Maya Sansa, Nanna Blondell. Commedia con truffe e continui colpi di scena, più sofisticato di come sembra, è “Focus – Niente è come sembra”, diretto da Glenn Ficarra e John Requa con Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, Gerald McRaney, Adrian Martinez, BD Wong, Canale 20 alle 21, 05.
Su Rai Movie alle 21, 10 trovate lo spaghetti western di Giulio Petroni “Da uomo a uomo” con Lee Van Cleef, John Phillip Law, Anthony Dawson, Mario Brega, Luigi Pistilli. Storia e sceneggiatura sono di Vincenzoni, anche se sembra che ci abbia messo le mani Margheriti. Intervistato a riguardo Petroni sostiene che non è vero. Non solo, ma che gran parte della sceneggiatura venne scritta sul set. È anche il primo western prodotto dalla Sacro Film di Alfonso Sansone, un siciliano, e Enrico Chroscicki, ebreo polacco, che erano partito con una società di macchine da presa e avevano poi prodotto i primi film di Marco Ferreri.
Come in “Notte senza fine” di Raoul Walsh, il bambino Bill assiste al massacro della sua famiglia ad opera di un gruppo di pistoleri dei quali ricorda soprattutto gli stivali. Bill cresce, diventa John Philip Law, e incontra il più vecchio Ryan, cioè Lee Van Cleef. E lì parte il revenge movie. In ”Kill Bill” di Quentin Tarantino c’è una citazione-omaggio chiarissima, cioè la storia di O-Ren bambina che è praticamente ripresa dalla scena di John Philip Law bambino che si vede massacrare i genitori. C’è perfino il teschio d’argento in comune tra i due film. Ma Petroni minimizzava: “L’unica cosa presa dal mio film è la musica di Morricone. E poi, se vogliamo, un inizio molto violento.”
Però su “Uncut” lo stesso Tarantino ne parla come uno dei dieci film (e l’unico spaghetti) che fanno da base d’ispirazione per leggere Kill Bill. Anche perché è il film che racconta tutti i film di vendetta western fatti in Italia. Petroni giura che non gliene importa molta della rivalutazione di Tarantino e, comunque, a lui Kill Bill lo ha annoiato. Su Canale 27 alle 21, 10 avete la commedia con gatto parlante, con la voce di Kevin Spacey, “Una vita da gatto” di Barry Sonnenfeld con Kevin Spacey, Robbie Amell, Jennifer Garner, Christopher Walken, Teddy Sears.
Così così la versione cinematografica del romanzo di Tracy Chevalier, “La ragazza con l’orecchino di perla” diretto da Peter Webber con Colin Firth, un’incantevole Scarlett Johansson, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy. Rai5 alle 7 propone un film italiano poco visto, “La tana” di Beatrice Baldacci con Irene Vetere, Lorenzo Aloi, Helene Nardini, Elisa Di Eusanio, Federico Rosati, dove durante l’estate due ragazzi neanche ventenni si incontrano nelle case di campagna. Su Italia 1 alle 21, 20 si vola con “Fast & Furious 7” di James Wan con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Kurt Russell, Jason Statham.
Passo alla seconda serata con un grande spaghetti western di Sergio Sollima, “La resa dei conti” con Lee Van Cleef, Tomas Milian, Walter Barnes, Nieves Navarro, Luisa Rivelli, Rai Movie alle 23, 10. Il primo wester, inoltre, dove si impone come protagonista Tomas Milian (doppiato da Pino Locchi) nel personaggio fondamentale di Cuchillo Sanchez, proto Monnezza sessantottino, idolo di tutta una generazione. Sollima, al suo primo western, non fa un sotto-Leone, ma si costruisce un suo cinema, aiutato anche da soggettisti come Franco Solinas e Sergio Donati e dalla grossa produzione della PEA.
Lee Van Cleef, proveniente direttamente da “Per qualche dollaro in più”, ne ripete il ruolo, mentre Tomas Milian aveva girato solo lo strano, affascinante “The Bounty Killer”, ma in un ruolo molto diverso, più da Actor’s e meno picaresco. La sua è una entrata assolutamente nuova, originale nel mondo del western e lascerà il segno. La storia vede Lee Van Cleef (doppiato da Renato Turi) bounty killer al suo ultimo lavoro prima di entrare in politica. Deve liquidare un peone accusato di stupro. Ma non è lui il colpevole e nell’infuocato finale Lee Van Cleef capirà da che parte stare.
lee van cliff la resa dei conti di sergio sollima
Sollima ricordava così la genesi del film: “La mia fase western prende piede quando fui presentato da Sergio Leone al produttore Alberto Grimaldi. Era pronto il soggetto de La resa dei conti. Grimaldi ne era entusiasta e così lui aveva contattato James Coburn senza esito. A Grimaldi il soggetto era piaciuto, lo sceneggiatore Franco Solinas ci aveva lavorato precedentemente. Il primo titolo de La resa dei conti era Il falco e la preda. Un plot imperniato su uno sceriffo americano e un vecchio messicano. In seguito proposi un uomo maturo per la legge, nonché vincitore nato e un giovanissimo subproletario messicano. Volontè era la scelta iniziale per il messicano, e poi c’era Van Cleef ancora sotto contratto con Grimaldi. Su Tomas Milian invece tutti erano esitanti, perché veniva dal cinema d’arte. L’ho inventato io”.
fur un ritratto immaginario di diane arbus
Anche se, come ammette lo stesso Sollima, nome e personaggio venivano un po’ anche dal Cuchillo di Aldo Sambrell in “Per qualche dollaro in più”. Su Cine 34 alle 23, 15 magari rivalutato il non riuscito “Il profeta”, commedia di Dino Risi con Vittorio Gassman, Ann-Margret, Oreste Lionello, Liana Orfei, Yvonne Sanson. “Il tigre”, come sappiamo tutti, era decisamente superiore. Poco riuscito anche il folle “Fur. Un ritratto immaginario di Diane Arbus” di Steven Shainberg con Nicole Kidman come Diane Arbus e Robert Downey jr., nascosto sotto una montagna di pelo, come l’uomo-scimmia che lei vuole fotografare. Rimanemmo un po’ stupiti…
Su Cine 34 all’1, 05 arriva "Chicken Park", parodia demenziale di “Jurassic Park” diretto da Jerry Calà, scritto e prodotto da Galliano Juso, con Jerry Calà, Demetra Hampton, Rossy De Palma, Lawrence Steven Meyers. Una totale follia. “Bianco e nero” di Cristina Comencini con Ambra Angiolini, Fabio Volo, Katia Ricciarelli, Franco Branciaroli, Aïssa Maïga, che trovate su Rai Movie all’1, 10, era una commedia dove un marito, Fabio Volo, sposato con Ambra, si innamora della bella moglie di uno storico africano. Ai problemi di corna si sommano quelli di razzismo all’italiana. Nel 2008 eravamo più razzisti di oggi. Almeno credo. Il film non funzionava molto.
Su Iris all’1, 50 passa l’ottimo “Quel treno per Yuma” di James Mangold con Russell Crowe, Christian Bale, Logan Lerman, Peter Fonda, Ben Foster, Alan Tudyk, dotto remake del celebre western di Delmer Daves con Glenn Ford e Van Heflin. Su Rete 4 alle 2, 05 magari vi divertite con il film a episodi “Italian Horror Stories” diretto da Gianluca Bonucci, Andrea D'Emilio, Vincenzo Della Corte, Claudio Fragasso, Francesco Giorgi, Antonio Losito, Daniele Malavolta con Massimo Bonetti, Francesco De Francesco, Elisabetta De Vito, Vincenzo Della Corte. Mai visto.
Fermi tutti! Su Cine 34 alle 2, 45 vedo che passa “Il mammasantissima” di Alfonso Brescia con Mario Merola, Malisa Longo, Biagio Pelligra, Nunzio Gallo e Lucio Montanaro. Pieno di grandi battute ("Omm'emierda", ecc.). Montanaro ripete alla perfezione la scena del pranzo con Nunzio Gallo e Merola, con tanto di glu glu del vino che cade sugli spaghetti di Merola e lui che se li mangia lo stesso. Segue rumore che fanno gli spaghetti intignati no ’o vino quando Merola se li mangia. Rai Movie alle 3 passa “Ultima estate a Tangeri”, giallo erotico di Alexandre Arcady con una giovane Valeria Golino, Thierry Lhermitte, Roger Hanin, Vincent Lindon, Jacques Villeret.
Occhio che su Iris alle 4 passa “I fuorilegge della valle solitaria”, primo western inglese girato in Spagna nel 1962 da Michael Carreras con Richard Basehart, Don Taylor, Alex Nicol, Rafael Albaicin, Manolita Barroso. Cine 34 alle 4, 10 propone la commedia sexy “La nuora giovane” di Luigi Russo con Simonetta Stefanelli, Philippe Leroy, Maurizio Bonuglia, Didi Perego, Marcel Dalio. Franco Neri, Philip Leroy, è un ricco industriale di sinistra, si dichiara apertamente marxista, sposato con Flora, Didi Perego. Si ritrova presto al centro di una serie di tradimenti più o meno legati alla famiglia.
C’è la sorella del parroco, che concupisce il ragioniere della ditta, Renzo Montagnani, padre di un tontolone che vorrebbero sistemare come politico nella DC. C’è Paola, Florence Barnes, sorella della nuora, che ci prova un po’ con tutti, anche con il marito della sorella. Finirà che Franco avrà una storia d’amore con la bella nuora, Simonetta Stefanelli, qui al suo esordio come star sexy. Impietoso John Pym su “Monthly Film Bulletin”: “Questa produzione, drasticamente montata e tristemente sballata – un mix di routine di commedia sexy e frecciate anticlericali, con un’aggiunta di inappropiate posizione comunistoidi e un’attrazione per il desiderio di mezz’età – è fallita a ogni livello”.
Chiudo con uno tra i primissimi hard italiani, “Immagini di un convento”, diretto da Joe D'Amato con Paola Senatore, Marina Hedman Frajese, Paola Maiolini, Marina Ambrosini, Angelo Arquilla, Iris alle 5, 20. Ricordo perfettamente di averlo visto al cinema Ambasciatori di Trieste e di essere saltato sulla sedia quando Donal O’Brien acchiappa Marina Frajese e scopano dal vero in quello che sembrava solo un tonaca movie.
fur un ritratto immaginario di diane arbusimmagini di un convento i fuorilegge della valle solitaria 1i fuorilegge della valle solitariai fuorilegge della valle solitaria 2valeria golino ultima estate a tangeri ultima estate a tangeri 2ultima estate a tangeri ultima estate a tangeri valeria golino ultima estate a tangeri fur un ritratto immaginario di diane arbus 2fur. un ritratto immaginario di diane arbus IL MAMMASANTISSIMA chicken parkALESSIA MARCUZZI IN CHICKEN PARK ALESSIA MARCUZZI IN CHICKEN PARKchicken park 3italian horror stories 1russell crowe quel treno per yuma quel treno per yuma 2christian bale russell crowe quel treno per yumanicole kidman fur. un ritratto immaginario di diane arbus
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