DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Enea Conti per corriere.it
Riapre a sorpresa la cripta Mussolini al cimitero di San Cassiano di Predappio. Con un preavviso di tre giorni la decisione è stata comunicata da alcuni familiari, Orsola e Vittoria Mussolini, che non avrebbero espresso l’intenzione di organizzare manifestazioni pubbliche nella giornata di domenica, quando dopo anni saranno riaperti i cancelli. Non è previsto, almeno sulla carta, alcun pellegrinaggio di nostalgici neofascisti.
La cripta in cui sono conservati i resti di Benito Mussolini era stata chiusa per lavori di restauro nel 2017. I lavori terminarono alla fine del 2018 ma fino ad oggi i familiari avevano scelto di tenerla chiusa al pubblico. Per la cronaca l’accesso era stato consentito nelle giornate del 28 aprile e del 27 ottobre, quando centinaia di nostalgici con tanto di camicia nera e fez arrivano a Predappio da tutta Italia in concomitanza, rispettivamente dell’anniversario della morte del dittatore e di quello della marcia su Roma.
Clima tranquillo
TOMBA DI MUSSOLINI A PREDAPPIO
Il sindaco Roberto Canali si augura «che non ci siano in futuro disordini e regnino il massimo rispetto e la massima educazione ma sono fiducioso non credo ci siano rischi». Miro Gori di Anpi spiega che «eravamo e siamo contrari a un mausoleo, ma non lo possiamo essere verso una tomba». Nell’aprile del 2019, quando era in visita a Predappio Alessandra Mussolini per sostenere la campagna elettorale dell’attuale sindaco Roberto Canali aveva dichiarato di essere “orgogliosa, di questa cripta restaurata e messa nuovo, con un sistema di sicurezza a tutela di chi vi accederà in futuro – spiegava – perché presto, molto presto, verrà definitivamente riaperta”. Poi il covid rimandò tutto fino alla prossima domenica.
RADUNO DI FASCISTI A PREDAPPIO
Polemiche sul custode
Alcune polemiche – poi sfumate- erano divampate anni fa quando la famiglia Mussolini chiese l’intervento del Comune per il restauro della cripta. Non se ne fece più nulla, la riqualificazione dell’edificio è stata sostenuta economicamente - circa 100.000 - proprio dalla fondazione Alleanza Nazionale. La scorsa estate un’altra polemica aveva anticipato l’apertura della cripta. I familiari avevano espresso tramite il loro legale la richiesta al Comune di sorvegliare l’edificio di un custode. Anche in questo caso non se ne fece nulla.
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