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LE NOTTI CALDE DELLA “RÉPUBLIQUE” - LE “LIAISONS DANGEREUSES” DEI POTENTI FRANCESI CON LE ESCORT DI LUSSO – IL PIU’ ATTIVO FU IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI MITTERAND DUMAS - STRAUSS-KHAN, "IL RE DELLA FESTA" - UN MINISTRO, SOTTO LA PRESIDENZA HOLLANDE, ALLONTANATO DAL GOVERNO, PERCHÉ UNA PROSTITUTA ERA PRONTA A RACCONTARE TUTTO -  E LA SERATA DEL 14 LUGLIO...

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Mauro Zanon per Libero Quotidiano

 

Una «piccola scossa», 300 franchi, una «grande scossa», 500, per tutta la notte, 900, per tutto il fine settimana, 1500. Quando il giornalista Jean-Marie Pontaut incontra Anya, elegantissima maitresse francese di origine russa, al bar Hemingway dell' Hotel Ritz di Parigi, è un neofita delle cosiddette "notti calde" parigine.

 

Il suo caporedattore, Jacques Duquesne, gli aveva affidato, per il primo numero del settimanale Le Point, un articolo sulle «maisons jamais closes», ossia su quelle case di tolleranza che continuavano a offrire "clandestinamente" i loro servizi, nonostante l' approvazione della legge Richard del 13 aprile 1946 che le aveva abolite.

 

PONTAUT COVER

Per questo, Pontaut aveva telefonato a un suo amico fotografo di Paris Match, tiratardi parigino con molti contatti in quelle «réseaux» di cui tutti parlavano lontano dal lavoro, e che poteva sicuramente dargli le giuste indicazioni per facilitare la stesura del suo pezzo.

 

Quest' ultimo gli presenta Anya, che, in una serata innaffiata di champagne, gli offre un panorama esaustivo dei bordelli parigini, tra indirizzi, tariffe e specialità delle varie tenutarie che ogni settimana, grazie alle loro ragazze, attiravano politici, diplomatici, magistrati, ma anche attori, intellettuali e grandi uomini d' affari. Sous les jupes de la Ve, appena uscito per le edizioni Tallandier, è il «libro rosa della République» che molti attendevano, perché nessuno era mai andato a curiosare sotto le gonne della Quinta Repubblica francese.

 

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Nessuno, appunto, prima di Jean-Marie Pontaut, ex caporedattore del Point, che ha riunito in trecento pagine gli aneddoti più gustosi raccolti durante la sua lunga carriera da giornalista investigativo. Le filles de joie, come venivano chiamate un tempo le prostitute, hanno avuto spesso, nella storia della Cinquième République, un ruolo influente nei grandi affari politico-giudiziari, e le case di tolleranza, dopo la legge Richard, rappresentavano un covo di segreti dove la polizia sapeva di poter trovare informazioni utili alle sue indagini, e non solo informazioni sulle performance di un politico o di un giudice.

 

DUMAS

A Parigi, c' erano tre "istituzioni": l' Hotel Kleber, gestito da Madame Billy, dove ogni sera si precipitavano almeno sette parlamentari e dove lo scià di Persia, quando veniva a Parigi, si recava puntualmente; gli appartamenti di Madame Claude, che ha inventato le call-girls e ha soddisfatto per più di quindici anni gli appetiti sessuali dell' élite parigina, ma anche internazionale; l' Hotel Del Monaco, tenuto da Katia detta La Rouquine, la preferita della brigata mondana, perché in cambio di protezione, aiutava ad arricchire le famose «notes blanches», le informazioni non firmate dai servizi segreti, senza data e senza titolo, che il ministro dell' Interno, Pierre Joxe, ribattezzò in seguito «notes roses» per i loro contenuti.

 

Tutte e tre, seppur con intensità differenti, erano dei veri e propri agenti segreti, che passavano all' intelligence informazioni sensibilissime sugli individui che interessavano ai piani alti del potere. Il più attivo tra i clienti di primo piano era Roland Dumas, ministro degli Esteri di Mitterrand. Frequentatore assiduo dell' Hotel Del Monaco, condivideva con la padrona, Katia, la passione per la musica lirica, e assieme, un giorno volarono addirittura a New York per assistere a un concerto del tenore Placido Domingo.

strauss-khan

 

Dumas, poi, finì nel famoso scandalo di tangenti che coinvolse il gruppo petrolchimico di Stato Alf-Aquitaine, e dietro il quale c' era la «putain de la République», come si autodefinì nella sua autobiografia: Christine Deviers, la sua amante.

 

VALERY GISCARD D'ESTAING

L' ex presidente liberale Valéry Giscard d' Estaing era stato beccato dai fotografi, durante un safari, assieme all' assistente di Madame Claude, Catherine Virgitti, Dominique Strauss-Kahn, a Parigi, era soprannominato il «re della festa», e un ministro, sotto la presidenza Hollande, è stato allontanato discretamente dal governo, perché la prostituta con cui era stato gli aveva rubato la carta di credito mentre si stava facendo la doccia, ed era pronta a spifferare tutto.

 

Infine, Pontaut dedica un capitolo al club libertino più conosciuto della capitale negli anni '80, Le Cléopâtre, dove ogni settimana si ritrovavano politici, magistrati, diplomatici e uomini d' affari. Dall' Ottavo arrondissement partivano addirittura le navette per raggiungere "Le Cléo", e la serata del 14 luglio era la più attesa dell' anno: la serata delle «sans-culottes che dovevano conquistare tutte le bastiglie».

 

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