A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO…
È SOLO BUSINESS, BELLEZZA! – COME DAGO-DIXIT, LEONARDO MARIA DEL VECCHIO E LA SUPREMAZIA DEGLI AFFARI SULL'IDEOLOGIA POLITICA - UNO DEI SETTE EREDI DELL’IMPERO LUXOTTICA, DALL'ALTO DEL 12,5% DELLA HOLDING DELFIN (VALORE 7 MILIARDI) SPIEGA AL "CORRIERE DELLA SERA" LA SUA SVOLTA EDITORIALE, CON L’ACQUISIZIONE DEL 30% DEL “GIORNALE” DOPO IL “NO” RICEVUTO DA JOHN ELKANN PER IL GRUPPO GEDI ("REPUBBLICA" E "STAMPA"): “È STATA SOLO UNA QUESTIONE DI OPPORTUNITÀ, NON DI SCELTE POLITICHE. IL MIO DESIDERIO È COSTRUIRE UN POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, SLEGATO DAI COLORI DELLA POLITICA. NO DESTRA O SINISTRA, PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E DELL’ITALIA” – IL 30ENNE TRICOLOGICAMENTE ESUBERANTE È ORA IN TRATTATIVA PER LA MAGGIORANZA DEI TRE QUOTIDIANI DEL POLO “QN” E HA FONDATO LA “LMDV MEDIA”, DOVE ENTRERANNO I CAPITALI DESTINATI ALL’EDITORIA: “MI ISPIRO AL ‘FINANCIAL TIMES’ CHE HA UN MODELLO CENTRATO SUGLI ABBONAMENTI, A ‘LE MONDE’ E AL ‘NEW YORK TIMES’” (VASTO PROGRAMMA, DIREBBE DE GAULLE) – DAGOREPORT
DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
Perché i giornali? «L’editoria è un’infrastruttura del Paese e la qualità dell’informazione è un vantaggio competitivo e democratico, non un residuo del passato». Leonardo Maria Del Vecchio attraverso il suo family office Lmdv Capital, piattaforma italiana di investimenti, ha appena stretto un accordo per acquistare il 30% de «Il Giornale».
E ora tratta in esclusiva la maggioranza nel polo editoriale Quotidiani Nazionali. Intanto, il gruppo ieri ha costituito la Lmdv Media dove entreranno i capitali destinati all’editoria.
[...]
gabriele benedetto - leonardo maria del vecchio - marco talarico
Dopo il no di Gedi alla vendita a Lmdv di «La Repubblica», collocata più a sinistra, perché «Il Giornale», quotidiano di destra?
«Un anno fa Lmdv Capital ha stanziato gli investimenti per debuttare nell’editoria. Prima è arrivata la cessione di Gedi e intanto si preparava l’operazione su “Il Giornale”. È stata solo una questione di opportunità, non di scelte politiche. Il mio desiderio è costruire un polo italiano dell’informazione, slegato dai colori della politica.
No destra o sinistra, per il futuro dei nostri figli e dell’Italia. Per farlo, con il mio team, abbiamo già individuato e stiamo coinvolgendo manager, esperti e firme autorevoli, capaci di guidare, nei ruoli strategici, lo sviluppo e il consolidamento del progetto. Questo investimento è frutto del lavoro fatto con presone come il nostro ad Marco Talarico e il consigliere Gabriele Benedetto che ha un’esperienza profonda nella costruzione di piattaforme digitali».
La sua mossa ha spiazzato il settore.
«L’editoria ha bisogno di una nuova forza, anche per ristabilire il collegamento con i giovani che cercano informazione ma nei posti sbagliati. Vorrei che questi giovani tornassero a sfogliare i giornali di carta sporcandosi le mani di inchiostro.
Il nostro obiettivo è applicare al settore i principi che guidano il mio family office: posizionamento e marchio. Poi io amo le firme che sanno unire rigore, indipendenza e capacità di leggere il cambiamento. Non mi interessa un giornalismo “contro” o “per”, bensì un modello che informi i lettori. I fatti prima di tutto poi saranno le persone a farsi la propria opinione».
Qual è il progetto?
«Il nostro è un piano industriale di ricostruzione del motore. Vedo un modello basato su tre pilastri: il valore dei giornalisti, delle firme autorevoli e indipendenti e la tecnologia come infrastruttura al loro servizio. Poi, nuovi ricavi, più sofisticati e meno dipendenti dalla sola pubblicità tradizionale.
Bisogna mettere al centro le redazioni con strumenti, formazione, organizzazione, tempo per approfondire, per crescere nuovi talenti; ricostruire un prodotto digitale competitivo con dati e personalizzazione; rivedere la pubblicità che deve essere meno “concessionaria”, più basata su soluzioni integrate e misurabili».
Pensa di avere buoni ritorni sull’investimento?
«È ovvio che non punto a grandi ritorni. La mia è più una responsabilità civica. Ma la spinta più grande è sempre quella personale: ho una figlia che crescerà in un mondo in cui l’informazione farà la differenza. [...]»
A quali modelli si ispira?
«Al Financial Times che ha costruito un modello centrato sugli abbonamenti, a Le Monde e al New York Times che ha ampliato il perimetro unendo notizie, digitale e lifestyle. Sono realtà che hanno saputo evolversi realtà che hanno saputo evolversi mantenendo identità, credibilità e sostenibilità».
Adesso trattate in esclusiva l’acquisto della maggioranza di Qn..
«Possono solo dire che è un progetto diverso. Nel capitale de Il Giornale siamo entrati in una partnership con Tosinvest, che ci vede in minoranza».
Valutate altre opportunità?
«Valuteremo con attenzione le evoluzioni del mercato.
Lmdv Capital è disponibile a confrontarsi su progetti seri, industriali e di lungo periodo per l’editoria italiana».
leonardo maria del vecchio
leonardo maria del vecchio con il suo team di auto
LEONARDO MARIA DEL VECCHIO CON IL FRATELLO CLAUDIO - FOTO DI MARIA SILVIA SACCHI PER THE PLATFORM GROUP
ROCCO BASILICO E LEONARDO MARIA DEL VECCHIO
leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 9
papa francesco leonardo maria del vecchio
leonardo maria del vecchio - acqua fiuggi
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