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NON SONO SOLO CANZONETTE, MA ANCHE CARTE BOLLATE – LA RAI DIFFIDA IL COMUNE DI SANREMO DAL CONCEDERE IN LICENZA I MARCHI DEL FESTIVAL AD ALTRE EMITTENTI – PER VIALE MAZZINI, SE LA CONCORRENZA DOVESSE UTILIZZARE UN FORMAT DI FESTIVAL SIMILE A QUELLO TRASMESSO DAL SERVIZIO PUBBLICO, VIOLEREBBE I DIRITTI D’AUTORE. SE, INVECE, IL FORMAT DOVESSE ESSERE DIVERSO, SI REGISTREREBBE UN'IPOTESI DI USO INGANNEVOLE – IL NO COMMENT DEL COMUNE LIGURE…
1. RAI DIFFIDA COMUNE SANREMO, MARCHI LEGATI A NOSTRO FORMAT
(ANSA) – La Rai ha diffidato il Comune di Sanremo dal concedere in licenza i marchi del Festival a beneficio di altre emittenti. È quanto si apprende da indiscrezioni raccolte dall'ANSA: i marchi del festival sono legati inscindibilmente al format di Rai e, pertanto, in nessun caso possono essere utilizzati da altre emittenti televisive.
Qualora infatti - sempre a quanto si apprende - l'operatore concorrente dovesse utilizzare un format di Festival sovrapponibile, nei suoi elementi essenziali, a quello di Rai, violerebbe inevitabilmente i diritti d'autore di quest'ultima. Al contrario se il format dell'operatore concorrente dovesse risultare sostanzialmente diverso da quello utilizzato da Rai per oltre trent'anni, si registrerebbe un'ipotesi di uso ingannevole dei marchi del Festival.
il cavallo della rai di viale mazzini
2. RAI DIFFIDA SANREMO, NO COMMENT DEL COMUNE
(ANSA) - Il Comune di Sanremo fa sapere di non voler rilasciare commenti a indiscrezioni sul fatto che la Rai lo avrebbe diffidato dal concedere in licenza i marchi del Festival a beneficio di altre emittenti: i marchi del festival, secondo quanto appreso dall'ANSA, sono legati inscindibilmente al format di Rai e, pertanto, in nessun caso possono essere utilizzati da altre emittenti televisive.
Proprio oggi la Giunta di Sanremo ha incaricato i propri legali di costituirsi in giudizio, per conto dell'amministrazione, contro i ricorsi che Rai-Radio Televisione Italiana e Je srl hanno proposto per l'annullamento della delibera di indirizzo dello scorso marzo, con la quale, in ottemperanza alla sentenza del Tar Liguria, il Comune stabiliva i criteri per l'individuazione del partner per l'organizzazione e la trasmissione, in chiaro, del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028 (con eventuale proroga per un massimo di due anni).
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