howard austen gore vidal

DIECI ANNI SENZA GORE VIDAL - È IN ITALIA, DOVE HA VISSUTO DAL ’58 AL ’78, CHE LO SCRITTORE OMOSESSUALE SI È DATO AL SESSO MIGNOTTARO PIÙ SFRENATO – BARBARA COSTA: “NELLA VILLA ‘LA RONDINAIA’ A RAVELLO ACCORREVANO I RAGAZZI DEL POSTO PER LE ORGE CHE HOWARD AUSTEN, IL COMPAGNO DI GORE, A PAGAMENTO ORGANIZZAVA. VIDAL CHE SCOPAVA LO METTEVA NEI SUOI LIBRI, LUI DI SESSO PARLAVA, IL SESSO ERA LA SUA CHIAVE SMONTANTE IPOCRISIE. LA SUA LINGUA LUNGA LO PORTO’ A DIRE CHE HILLARY CLINTON “È BASSA, TARCHIATA” E CON UN MARITO CHE VA A “PUTTANE A CUI È CONCESSA LA PRIMA SERATA TV”. NORMAN MAILER ERA “UN BULLO CON MANIE DI GRANDEZZA”, SAUL BELLOW “UN POVERACCIO PURITANO”, TRUMAN CAPOTE “UN BUGIARDO DA SALOTTO””

Barbara Costa per Dagospia

 

gore vidal 1 (3)

Ho fatto il pieno delle cavolate che girano su Gore Vidal: adesso so pure quella che era cugino di Jackie Kennedy. Ma Gore Vidal era il primo a dirlo, che tanti giornalisti sono sciatti, non sanno e se ne fregano, e su Gore Vidal – scrittore monumentale, morto il 31 luglio di 10 anni fa – i giornalisti italiani a lungo hanno riportato la fandonia che lui era famoso perché sceneggiatore del film Senso, quando Vidal lo sanno pure i sassi che ha sceneggiato Ben-Hur! Vidal bene faceva, a mandarli al diavolo, anche perché dirgli solo sceneggiatore è insultante.

 

john kennedy gore vidal jackie kennedy

Ha scritto film celeberrimi, sì, ma su tutti decine di libri, e drammaturgie e romanzi e saggi pignolissimi sulla storia americana. Tornando alla parentela tra Vidal e Jackie Kennedy, tale parentela non esiste: Jackie e Vidal sono cresciuti insieme, stessa casa, stesse scuole, senza esser tra loro niente. Il futuro patrigno di Jackie sposa la madre di Gore, da cui divorzia per sposare la madre di Jackie, e cresce figli non suoi pure se ne aveva lasciato le madri, e pure se non erano figli da lui generati.

 

gore vidal kurt vonnegut norman mailer

Capito? Va bè, è un po’ eccentrico, e comunque, se volete storie sugose sui potenti americani, è a Gore Vidal che dovete rivolgervi. Lui per tutta la vita superbamente ha narrato di storia americana e di sé intrecciato ad essa, e mica di sfuggita. Gore Vidal è nipote di Thomas P. Gore, senatore democratico, e cieco. Il Congresso lui lo ha calcato fin da bimbetto, appresso al nonno. Vidal era omosessuale e apertamente te lo diceva e se lo viveva, anche perché lui ha avuto due grandi amori resi pubblici: Jimmie Trimble, morto 20enne nella Seconda guerra mondiale e modello e perno de "La Statua di Sale", libro di Vidal del 1948 che gli dà gloria e lo porta al coming out nel 1949.

 

gore vidal col gatto

Dopo Jimmie, Vidal si innamora di Howard Austen, un amore durato 53 anni, e fino alla morte di Howard, e… amore non monogamo! Se i due hanno abitato a Roma dal '58 al '78 (lasciandola dopo l’omicidio di Moro, orripilati) e passando le estati a villa La Rondinaia, a Ravello, è qui in Italia che Gore si è dato al sesso m*gnottaro più sfrenato. Perbenisti 2022 non ci provate a starnazzare la vostra moralità su questo gigante: non è l’infinita rinomanza letteraria a mondarlo, bensì che vi sia nulla da biasimare. Trattasi di scambio, sessuale, tra chi paga e chi offre. Come oggi. Come sarà sempre.

 

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Lo stesso opportunismo che faceva accorrere i ragazzi di Ravello, e non solo… alle orge che a La Rondinaia Howard, il compagno di Gore, a pagamento organizzava, e che ora saturano biografie sulla vita segreta di Gore Vidal. Ma segreta de che? Lo sapevano tutti, cosa lì si faceva e come e tra chi, e beati loro, che lo potevano fare senza la pena dell’Aids o altri virus pericolosi. Vidal che sc*pava lo metteva nei suoi libri, lui di sesso parlava, il sesso era la sua chiave smontante ipocrisie.

 

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Verità scomode, ma verità, leggete qua: “Io credo solo al sesso, e al sesso quale arma formidabile di potere. Dire al popolo ‘sposatevi e moltiplicatevi’ significa renderlo schiavo, perché se si ha una famiglia la si deve mantenere, e allora ecco che si obbedisce, si subisce”. Qualcosa in contrario? Gore Vidal ha stemmato transessualità e sadomaso in "Myra Breckinridge", libro che è una voragine, cinica, di tutto ciò che della vita devi sapere e che l’educazione ti rabbonisce. Vidal "Myra" lo scrive in un mese (a mano!) e in un mese ne vende un milione di copie, ed era il 1968, e in Italia uscì già nel 1969, e lo capì sul serio solo qualche anima isolata che nessuno si filò.

 

Gore Vidal era malato di politica, per lui la politica era respiro e tema inesausto. Ma non come facciamo noi, che ci lamentiamo e poi votiamo – votano – chi dà un biscottino in cambio. Per Vidal la politica era vero dovere culturale. Da fare in prima persona. E Vidal ripetutamente negli USA s’è candidato, deputato, senatore, nazionale e statale, mai una volta è stato eletto. Forse negli anni '60 e '70 era troppo da emancipati candidarsi da omosessuale e convivente? E avere come programma l’abolizione della CIA?

 

gore vidal la rondinaia ravello

Gore Vidal frequentava i Kennedy in pubblico e in privato ed è per la sua lingua lunga che sappiamo che JFK a 40 anni aveva il petto villoso ma imbiancato, e che Merletto era il nome in codice dei servizi segreti per Jackie, Lanciere per JFK. E che JFK nella bara lo hanno composto con trucco esagerato e con un turbante a celare che mezza testa a Dallas gliel’avevano fatta fuori. E che Jackie nel 1994 morì all’ospedale poche stanze oltre quella in cui agonizzava Nixon.

 

norman mailer gore vidal

Che Mamie Eisenhower non sapeva usare un telefono. Che Hillary Clinton “è bassa, tarchiata” e con un marito che va a “p*ttane a cui è concessa la prima serata tv”. Gore Vidal aveva una buona parola per tutti. Norman Mailer era “un bullo con manie di grandezza”, Saul Bellow “un poveraccio puritano”, Truman Capote “un bugiardo da salotto”. E, per Gore Vidal, cos’è la virtù? “Ciò che giova alla società”. E chi comanda in America? “Le banche. L’America è un paradiso per, forse, un decimo della popolazione e un inferno a diversi gradi per il resto. Ma non c’è alcuna ragione per cui dovremmo essere tutti uguali”.

 

A un certo punto Gore Vidal e Bobby Kennedy litigarono a morte e Vidal uscì dal cerchio dei Kennedy e mai più rivolse la parola a Jackie. Sul motivo si è discusso a lungo, molti dicono che Bobby si infuriò per un’oscenità di Gore su Ethel, moglie di Bobby, ma date retta a me, la litigata vera fu per i soldi. Vivendo per lo più in Italia, per anni Vidal "dimenticò" di pagare le tasse in patria, finché il governo gli presentò un conto da paura. Vidal chiese a Bobby, ministro della Giustizia, se si poteva chiudere se non un occhio, almeno mezzo. Ehi, mai chiedere favoritismi ai Kennedy!

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