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Vittorio Sabadin per “la Stampa”
Ritorna in vendita il Walkman e, a sentirlo dire, tutte le persone che si sono fidanzate negli Anni 80 sentiranno un soffio al cuore. Ovviamente, il nuovo modello NW ZX2 che Sony ha presentato a Las Vegas ha ben poco a che vedere con il suo famoso antenato: non usa le cassette e non ci vuole dunque più una biro Bic esagonale per riavvolgere il nastro, ma potrebbe essere altrettanto rivoluzionario. Consentirà infatti finalmente di ascoltare in alta fedeltà la musica, ora orrendamente compressa nei file MP3 che ignorano molte frequenze e ne distorcono altre.
I ragazzi cresciuti con le cuffie dell’iPod nelle orecchie sanno poco del Walkman, che ormai si trova nei musei delle scienze di fianco al Discman e ai registratori a bobine, nella sezione «Oggetti incredibili che usavano i vostri nonni». Lo aveva fatto progettare Mr Sony, Akio Morita, a fine Anni 70: amava la lirica e voleva ascoltarla nei lunghi viaggi aerei sul Pacifico. Soprattutto voleva che i suoi figli, che preferivano il rock, lo sentissero senza trapanargli il cervello.
Quando Morita voleva una cosa, si faceva bene e in poco tempo. Il 1° luglio 1979 era in vendita il primo Walkman, un piccolo lettore di musicassette con uscite audio per le cuffie e i tasti «play», «rewind» e «forward». Era premendo gli ultimi due che il nastro di solito s’ingarbugliava e allora occorreva l’altra grande invenzione del secolo, la biro Bic, per riavvolgerlo: grazie a una coincidenza miracolosa, aveva la stessa sezione dei gancetti della bobina.
Il Walkman non rivoluzionò solo il modo di ascoltare la musica, ma permise per la prima volta di farlo in movimento. Finalmente ci si poteva ignorare l’un l’altro andando in treno o sull’autobus, e poiché gli Anni 80 furono anche quelli dell’invenzione del jogging, in tv non si vedevano che telefilm americani nei quali la gente correva con le cuffie nei parchi, mentre Jane Fonda faceva l’aerobica con il Walkman legato alla vita.
Il film Il tempo delle mele del 1980, in cui lui e lei ascoltano teneri e beati la stessa musica con le cuffie nel mezzo di una rumorosa festa, diede il via a un successo senza precedenti: quasi 400 milioni di Walkman venduti nel mondo (intanto era arrivata la versione con cd invece che con cassetta), prima che l’iPod cominciasse nel 2001 a erodere quote di mercato e che la scelta della Sony di non puntare sull’algoritmo MP3 la costringesse a rincorrere i concorrenti.
Ora, con un’operazione che pare basata proprio sulla nostalgia, il Walkman è tornato. Il primo modello costava negli Usa 150 dollari (equivalenti a 500 attuali). Per il NW ZX2 ci vorranno 1199 dollari e ancora di più, si dice 1200 euro. Un prezzo così elevato si giustifica con il fatto che l’unico modo per fare breccia in un mercato musicale saturo di iPod e di smart phone era ottenere una qualità che i formati compressi non hanno.
Per chi ama ascoltare la musica in alta fedeltà la situazione stava diventando insopportabile: anche il livello delle registrazioni dei brani si stava adattando ai modesti limiti della riproduzione possibile sui dispositivi più usati.
Lo ZX2 sembra avere le tecnologie che servono per ridurre le distorsioni e per riprodurre le informazioni in alta frequenza che si perdono nei file compressi, a cominciare dai collegamenti delle cuffie placcati in oro, fino alle saldature ad alta purezza senza uso di piombo. Anche in modalità wireless, la qualità di riproduzione dovrebbe essere tre volte superiore a quella di un CD. Non sembra un oggetto per ragazzi; piuttosto per chi era giovane negli Anni 80 e non ha mai voluto tradire il Walkman con un algoritmo, aspettando che tornasse.
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