
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
Lettera a Dagospia di Emiliano Liuzzi
Caro Dago,
alessandro ferrucci melania rizzoli emiliano liuzzi
leggo con scarso interesse le notizie al riguardo di Concita De Gregorio e della sua casa pignorata. Sono d'accordo nel limite che prevede l'intervento del Pd, visto che quello era il quotidiano del Pd, ma che si muova il sindacato dei giornalisti mi sembra una grave distorsione. Io, modestamente, ho lo stipendio pignorato per lo stesso motivo di Concita. Non mi hanno pignorato la casa perché non la posseggo e perché al Corriere di Livorno - giornale che finì esattamente come l'Unità senza avere quel popò di storia che ha l'Unità - eravamo terrorizzati dalle cause.
Attualmente sto pagando 15.000 euro (una sciocchezza rispetto a Concita, ma io non sono biondo, ancora modestamente), devo rimborsare l'Inpgi e pagare un altro paio di avvocati che mi hanno difeso d'ufficio. Nella stessa condizione mia, 15 colleghi che lì hanno lavorato. Non fu un'impresa facile.
Per giusta memoria, pubblicammo l'elenco (aggiornato perché causa di un procedimento penale, non le vecchie liste) dei massoni di tutta la provincia, ci chiesero cinque milioni di euro di danni. Abbiamo vinto grazie alla difesa di legali d'ufficio. L'allora sindaco del Pd, Alessandro Cosimi, una settimana dopo la pubblicazione delle liste aveva chiamato il gran maestro Raffi a scoprire una stele. Questione di solidarietà. Con i massoni.
Detto questo la brava Concita ha spiegato molto bene la sua situazione, nella quale però sono moltissimi direttori e giornalisti. Non serve la chiusura della società: basta che un gruppo editoriale si rifiuti di pagare o comunque limitarsi a pagare in solido solo la sua parte e il sistema della carta stampata salta per aria. Credo, e ammetto di conoscere poco la materia, non sia scritto in nessun contratto che la società editoriale risponda per direttori e giornalisti, lo fa. Questo è argomento da Fnsi. Non la situazione di Concita per la quale si sono immediatamente mobilitati il presidente della Camera e quello del Senato.
CONCITA DE GREGORIO A SERVIZIO PUBBLICO
Con rispetto e solidarietà
Emiliano Liuzzi
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