IL PATRON DELLA PORTA ACCANTO - CON ENZO MIRIGLIANI SCOMPARE UN MONDO, QUELLO DELLA BELLEZZA ACQUA E SAPONE, NON ANCORA CONTAMINATO DAL VELINISMO E DAL BUNGA BUNGA - LA SUA ‘MISS ITALIA’ NON CERCAVA TOP MODEL, MA RAGAZZE COMUNI, DATTILOGRAFE, COMMESSE, IMPIEGATE E STUDENTESSE - acqua passata: IL CONCORSO HA DOVUTO CEDERE IL PASSO ALLE ORDE DI PATONZA “acqua e sciacquone”…

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Pierangelo Sapegno per "la Stampa"

Enzo Mirigliani se n'è andato proprio quando la sua creatura comincia a perdere senso, travolta dalle veline e da questo mondo nuovo che stiamo facendo, dove anche i sogni sono diventati volgari. Lui veniva davvero da un altro mondo. A modo suo, nel bene e nel male, ha segnato la storia del costume di questo Paese, inseguendo il mito della ragazza di provincia, tutta acqua e sapone fra lustrini e paillettes, aggrappandosi a un'illusione che forse è già passata.

Era nato 94 anni fa, a Santa Caterina dello Ionio, in Calabria, piccolo e secco come un'acciuga, con i suoi capelli con la riga a destra e quegli occhi chiari come un lago. Chiamava signorine le sue ragazze. E dava del lei a tutte, perché - diceva - «è un segno di rispetto». Era un imprenditore, non era un organizzatore di sfilate o un inventore di modelle. E' morto ieri, in silenzio. Come aveva cominciato, negli Anni Cinquanta, ai tempi della Dc e di De Gasperi. Perché nel 1939, quando era nata Miss Italia, lui stava da un'altra parte e si era arruolato nell'esercito.

Allora non era proprio Miss Italia, a dire il vero: si chiamava «Cinquemila lire per un sorriso», ed era stata un'idea di Dino Villani, un concorso per sponsorizzare una marca di dentifricio. Le ragazze non dovevano sfilare, ma mandare una loro foto. Poi era arrivata la guerra e s'era fermato tutto. Nel 1946, assieme alla pace, c'era un'aria diversa. Diventò allora Miss Italia. Si faceva a Stresa, perché lì i bombardamenti non avevano distrutto gli alberghi. E questa volta le ragazze sfilavano. Lui invece faceva il militare a Trento.

Lì aveva conosciuto sua moglie, Rosy Ragno, e aveva iniziato ad interessarsi alla moda. Nel ‘52 lasciò l'Esercito e nel ‘53 cominciò a collaborare con Miss Italia. Diventò tutta sua nel 1959. E già allora lui diceva le stesse cose che ha continuato a ripetere fino a ieri: «Io non voglio una vamp. Io voglio la ragazza della porta accanto». La prima reginetta eletta con lui - il presidente della giuria era Raimondo Vianello - fu Marisa Jossa, madre di Roberta Capua, che poi divenne miss Italia 27 anni dopo, nel 1986.

Non cercava top model, ma ragazze comuni, dattilografe, commesse, impiegate e studentesse, che si incontrano sul pianerottolo di casa. Era soprattutto una persona perbene, in un mondo che forse non lo è molto. Però, sapeva fare bene il suo lavoro e con lui non si sgarrava. Si circondava di gente come lui, molto semplice e mai stanca. La cosa che colpiva, quando andavi a Miss Italia, è che attorno a quella carovana di belle donne piene di aspirazioni, accanto a Mirigliani - e forse solo accanto a lui - non c'erano mai squali o gente pronta ad approfittarne, ma solo degli umili faticatori dall'aria quasi dimessa. E' che Mirigliani sapeva bene quel che voleva: lui voleva un'azienda, non un luogo del divertimento.

Per questo Miss Italia è passata indenne anche nelle contestazioni più accese. Perché in fondo poteva difendersi. E sapeva aggiornarsi. Mirigliani non ha mai smesso di cercare la ragazza della porta accanto, ma ha sempre saputo capire quanto cambiava, questa figura, negli anni. Anche per questo Mario Maffucci, che è stato il dirigente Rai per lungo tempo responsabile di Miss Italia, lo ricorda come «un uomo apparentemente modesto, ma di grande intelligenza, molto avvertito del fatto che la realtà attorno a lui cambiava in ogni momento.

Lui si concentrava sul concorso, che gestiva come un'azienda familiare. Non si interessava a tutto quello che si poteva costruire al di fuori, come un calendario delle Miss, ad esempio». Accanto a lui, assieme all'équipe di collaboratori, che è rimasta sempre la stessa negli anni, ha tirato su la figlia Patrizia, che ha preso in mano le redini del concorso dal 2010. Sarà un caso, ma papà Mirigliani se n'è andato via con i calzoni bianchi e il panciotto stretto sulla camicia, come lo vedevamo noi durante le prove, proprio mentre anche Salsomaggiore s'è tirata fuori da Miss Italia dopo 41 anni.

 

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