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ERMOLLI GIU’ DALLA SCALA - CAMBIO AL VERTICE, LASCIA IL VICEPRESIDENTE BERLUSCONE PER MOTIVI PERSONALI - CANDIDATI ALLA SUCCESSIONE IL FINANZIERE MICHELI, POLI E MARGHERITA ZAMBON - NEL CDA L’EX PRESIDENTE DI ASSOLOMBARDA MEOMARTINI

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Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

 

Dopo più di quindici anni il Cavaliere del lavoro Bruno Ermolli ha deciso di lasciare la vicepresidenza del Teatro alla Scala. Si tratta di «motivi strettamente personali», come ha indicato in una lettera ricevuta ieri dal sovrintendente del teatro Alexander Pereira.

 

Ermolli era stato nominato vicepresidente il 27 aprile del 2000. A volerlo fu il sindaco Gabriele Albertini che gli affidò, all' interno del Cda, il controllo strategico della trasformazione alla quale la Scala stava andando incontro, ovvero la chiusura per restauro e il trasferimento degli spettacoli nel nuovo Teatro degli Arcimboldi.

 

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Dopo la riapertura del 7 dicembre 2004, Ermolli si era trovato ad affrontare l' improvvisa sostituzione del direttore musicale Riccardo Muti e del sovrintendente Carlo Fontana: fu lui a scegliere Stéphane Lissner e a gestire con il sovrintendente francese i successivi dieci anni di vita del teatro.
 

Sempre Ermolli sovrintese alle celebrazioni pucciniane e verdiane e individuò Alexander Pereira come nuovo sovrintendente quando Lissner decise di tornare a Parigi.

 

Ermolli e Giulia Maria Crespi Ermolli e Giulia Maria Crespi

Ermolli sedeva nel Consiglio di amministrazione come rappresentante del socio fondatore Camera di Commercio, istituto che ora è chiamato ad indicare un nuovo delegato. E il presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli, nella tarda serata di ieri, dopo aver ringraziato Ermolli «per la qualità, da tutti riconosciuta, del lavoro svolto», ha indicato nel suo vicepresidente, ed ex presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, l' uomo che lo sostituirà alla Scala.
 

BRUNO ERMOLLI FRANCESCA COLOMBO INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO BRUNO ERMOLLI FRANCESCA COLOMBO INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

Meomartini, ovviamente, non diventerà automaticamente vicepresidente, poiché deve essere il Cda a nominare in questo ruolo uno dei suoi rappresentanti. Questo non avverrà immediatamente poiché, come spiega il sovrintendente Pereira, «per il Cda del 15 febbraio non c' è più tempo di mettere all' ordine del giorno un voto sul vicepresidente.

 

Ciò potrebbe accadere nel successivo consiglio, quello di metà marzo, a meno che il sindaco Giuliano Pisapia intenda convocare prima un consiglio straordinario». Ma c' è anche la possibilità, per nulla remota, che il Cda possa attendere la nomina del nuovo sindaco prima di procedere all' individuazione di un vicepresidente.
 

Oltre a quello di Meomartini, i nomi dei possibili candidati al ruolo sono quelli di Francesco Micheli (in Cda su indicazione ministeriale), notissimo finanziere, ideatore di Mito e sostenitore di numerose iniziative culturali, quello di Aldo Poli, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia (istituto con il quale Pereira ha un contratto di consulenza con il nulla-osta della Scala)

 

MEOMARTINIMEOMARTINI

e di Margherita Zambon, che sarebbe la prima donna alla vicepresidenza ed è stata l' unica nel Consiglio sino a pochi giorni fa, quando il presidente della Regione Roberto Maroni si è dimesso per lasciare il posto all' assessore alla cultura, Cristina Cappellini. Siedono inoltre nel Cda il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli e l' amministratore delegato dell' Eni, Claudio Descalzi.

Francesco Micheli Bruno Ermolli Francesco Micheli Bruno Ermolli