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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – TITOLO DAL SITO DELLA “GAZZETTA DELLO SPORT”: “RANUCCI: ‘ABBRACCIAI A BARESI A USA 94 E PORTAI TOTTI ALLA ROMA. E HO SOLO UN RIMPIANTO...’”. CAPISCI AMMÈ – PAOLA POLLO SUL “CORRIERE DELLA SERA” INTERVISTA ALESSANDRO MICHELE, DIRETTORE CREATIVO DELLA MAISON VALENTINO. “LA PERCEZIONE È CHE LA GENTE SIA ARRABBIATA CON LA MODA”, OSSERVA LA GIORNALISTA. RISPONDE LO STILISTA: “È UN MONDO CHE PARAGONO AGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA QUANDO ESPLOSE IL PETROLIO”. CHISSÀ CHE INCENDIO...
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto
da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”
e pubblicato da “Italia Oggi” (http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
«Calin Georgescu, ex ambasciatore a budget zero che i sondaggisti nemmeno consideravano, in poche settimane ha incassato fiumi di soldi dall’estero e di follower su TikTok, vincendo il primo turno col 23% e costringendo la Consulta ad annullare il voto per “evidenti frodi”», scrive Francesco Battistini in un editoriale del Corriere della Sera dedicato alla Romania.
La Consulta? La Corte costituzionale italiana esercita forse i suoi poteri anche a Bucarest? Da noi viene chiamata così perché dal 1955 ha sede nel Palazzo della Consulta, in piazza del Quirinale. Ma non ci risulta che papa Clemente XII nel Settecento abbia commissionato un edificio gemello in Romania per ospitarvi la Sacra Congregazione della Consulta, ovvero il Consiglio di Stato pontificio.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT - ABBRACCIA A
Titolo dal sito della Gazzetta dello Sport: «Ranucci: “Abbracciai a Baresi a Usa 94 e portai Totti alla Roma. E ho solo un rimpianto...”». Capisci ammè.
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Il sito della Repubblica mette online una foto dei funerali di Eleonora Giorgi con questa didascalia: «Paolo Ciavarro e Andrea Rizzoli e la sorella Beatrice Giorgi». Ma la signora nell’immagine non è affatto la sorella dell’attrice defunta. Si tratta invece di Nicoletta Ercole, una delle più care amiche di Eleonora Giorgi: le è stata sempre vicino, anche nella malattia, sino a prometterle che si sarebbe occupata di organizzare le esequie.
LA REPUBBLICA - SCAMBIATA PER SORELLA DI ELEONORA GIORGI
Nel medesimo scambio di persona incorre il sito di Sky Tg24. Ercole, 72 anni, dal 1974 è costumista per il cinema, il teatro e la televisione, con più di 70 film all’attivo, dunque conosciutissima nel mondo dello spettacolo. Ma non da chi si occupa di spettacoli alla Repubblica e a Sky Tg24.
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Gian Guido Vecchi sul Corriere della Sera: «Certo il Papa “non è ancora fuori pericolo”, dicono, però “non è attualmente in pericolo di vita”». Quindi di che pericolo si tratta se non è in pericolo?
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Il coltissimo Mephisto Waltz nella sua rubrica sul Sole 24 Ore: «Fu allora – come racconta un testo del 1689 – che il prete compì un esorcismo, considerato il primo della storia. Giotto in verità (1265-1337) già ne aveva avuto esperienza». Povero diavolo, vuole pontificare sull’acqua santa ma casca male.
SKY TG24 - SCAMBIATA PER SORELLA DI ELEONORA GIORGI
Innanzitutto, Giotto di Bondone nacque nel 1267, non nel 1265. Anche se la data esatta è incerta, nessuna fonte storica parla del 1265, anno in cui nacque invece Dante Alighieri (che il satanasso pasticcione abbia confuso i due toscani?). Anzi, secondo Giorgio Vasari venne al mondo nel 1276 (così scrive ne Le vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori, e Architettori, pubblicato nel 1550).
Sul 1267, comunque, concordano la Treccani e l’Enciclopedia Zanichelli, mentre la Britannica scrive testualmente «born 1266/67 or 1276». Quanto al primo esorcismo della storia, che secondo Mephisto Waltz sarebbe avvenuto nel 1689, il coltissimo demonio deve ignorare l’esistenza della Mesopotamia.
Nei testi sumero-accadici, come quelli ritrovati negli archivi di Ninive (VII secolo avanti Cristo), sono riportati i riti contro spiriti maligni. Il rituale Maqlû, composto all’inizio del primo millennio avanti Cristo, è uno dei più noti testi babilonesi e contiene l’invocazione «Nessun male si avvicini a te!». A furia di essere scacciato, l’angelo delle tenebre che offusca Il Sole 24 Ore se l’è dimenticato.
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Paola Pollo sul Corriere della Sera intervista Alessandro Michele, direttore creativo della maison Valentino. «La percezione è che la gente sia arrabbiata con la moda», osserva la giornalista. Risponde lo stilista: «È un mondo che paragono agli Anni Sessanta e Settanta quando esplose il petrolio». Chissà che incendio.
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«L’inchiesta sulla Gintoneria di via Ferrante Aporti non sarà il fatto principale della città, ma è uno di quelli che sta facendo parlare di più», osserva Piero Colaprico su Domani. E pensare che è stato per una vita caporedattore della cronaca di Milano alla Repubblica: la Gintoneria di Davide Lacerenza, arrestato con la figlia di Wanna Marchi per un giro di droga e prostituzione legato al locale, si trova in via Napo Torriani, al numero 15.
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Negli editoriali di Maurizio Belpietro, direttore della Verità, permane il conflitto con le virgole: «Il sindacato di Landini e quello di Bombardieri, hanno rifiutato anche gli aumenti per i dipendenti degli enti locali». La virgola dopo «Bombardieri» separa il soggetto (i due sindacati) dal verbo («hanno rifiutato»). Nello stesso fondo Belpietro osserva: «Certo, sarebbe meglio che gli insegnanti né ricevessero 300 e forse anche 500 o 1.000 euro», così confondendo la congiunzione negativa con la particella pronominale.
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Sul Secolo XIX in un articolo di Bruno Viani su una conferenza genovese del generale dei gesuiti, il venezuelano Arturo Sosa Abascal, i numeri non tornano. Stando all’Annuario pontificio, gli appartenenti alla Compagnia di Gesù sono 14.195, molti di meno dei «16.000 gesuiti sparsi in tutto il mondo» che figurano invece sul quotidiano ligure.
I cardinali elettori europei assommano poi a 53 e tra loro gli italiani sono ben 17 (senza contare il missionario cuneese Giorgio Marengo, che è prefetto apostolico di Ulan Bator in Mongolia, e il francescano bergamasco Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini) e non «solo 52, di cui 14 italiani». Urge pallottoliere.
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«Eppure, la violazione dei diritti costituzionali, quando fu sollevata davanti alla Corte costituzionale, è stata ritenuta degna di un verdetto dei giudici della legge», scrive Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina. La commistione tra passato remoto («fu sollevata») e passato prossimo («è stata ritenuta») genera un’incoerenza temporale.
Considerato che l’azione di sollevare la violazione e quella di ritenerla degna di un verdetto appartengono allo stesso contesto temporale passato, sarebbe stato corretto uniformare i tempi dei verbi al passato, o remoto o prossimo, a scelta di Belpietro.
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