
FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO…
CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DALLA PAGINA FACEBOOK DEL "MATTINO": "L’UNICA CERTEZZA, AL MOMENTO, È CHE HACKMAN SIA DECEDUTO PRIMA DEL RITROVAMENTO DEL SUO CADAVERE". L’UNICA CERTEZZA DELLA VITA - "IL GIORNALE": "LA 32ENNE È STATA VITTIMA DI UNA TRUFFA ONLINE CHE, GRAZIE ALL’UTILIZZO DI UN QR CODE, HA CONSENTITO DI OTTENERE UNA SOMMA DI DENARO ILLEGALMENTE POI RESTITUITA". PER CUI RESTITUIRE UNA SOMMA TRUFFATA È ILLEGALE. CHE DIRE? WILLIAM NON È SHAKESPEARE...
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
il mattino hackman deceduto prima del ritrovamento del cadavere
Titolo dalla pagina Facebook del Mattino: «L’unica certezza, al momento, è che Hackman sia deceduto prima del ritrovamento del suo cadavere». L’unica certezza della vita.
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Nella pagina dei commenti della Stampa, Marco Follini, ex vicepresidente del Consiglio, avverte: «Illudersi che il nostro ordine di cose si rimetta in piedi da se stesso, al modo del cavallo del barone di Munschausen, non ci porterà lontano». Ha ragione, a meno che non ci mettiamo a cavallo di una palla di cannone, come faceva il famoso barone. Che era di Münchhausen, però.
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Nella sua rubrica pubblicata dal supplemento culturale del Sole 24 Ore, il coltissimo Mephisto Waltz torna a stenderci con una raffica di errori storici e sfondoni imbarazzanti. «Modello Alessandro Magno (356-23 a.C.)». Più di 300 anni di vita ci sembrano tantini: infatti morì nel 323 avanti Cristo. Il satanasso aggiunge: «Dalla Macedonia in dodici anni conquistò con slancio dall’Egitto al confine del mondo di allora, l’India», lasciandoci così presumere che l’abbia sottomessa, mentre si limitò ad arrivarci. Il povero diavolo si occupa poi di Donald Trump: «Non gli bastava annunciare la futura americanità di Canada, Giordania e Panama».
La Giordania? Ipotizziamo che Mephisto Waltz, avvolto dai fumi di zolfo, l’abbia scambiata per la Groenlandia. Poi situa il regno di Traiano fra il 97 e il 117 dopo Cristo, quando invece l’imperatore regnò dal 28 gennaio 98 fino alla sua morte, avvenuta l’8 agosto 117 (sulla data di inizio concordano tanto lo storico Anthony Richard Birley quanto The Cambridge Ancient History, uno dei testi accademici più autorevoli sulla storia romana, 19 libri). Quindi il demonietto passa a un suo consimile, citando «le guerre di Attila (IV-V sec d.C.)»: a parte la ruspante abbreviazione «sec», il «flagello di Dio» fu re degli Unni dal 434 al 453, dunque riteniamo improbabile che abbia condotto guerre nel IV secolo, iniziato nell’anno 301 e finito nel 400.
«Un balzo e siamo a Napoleone (1803-15)», prosegue Mephisto Waltz galoppando verso il baratro, senza avvedersi che il Bonaparte cominciò l’espansione non nel 1803 bensì con la Campagna d’Italia del 1796-1797. Non manca una citazione finale sugli «americani in Vietnam», in modo da giustificare il titolo - «Conquistadores» - dato dal Sole 24 Ore alla disastrosa scorribanda. Scusi, Belzebù, ma le pare che quella degli Stati Uniti in Vietnam sia stata una guerra di conquista? Gli storici concordano sul fatto che si trattò di un conflitto di natura ideologica e di riunificazione nazionale, condotto per procura. Certo, spedì all’inferno un’intera generazione e lei dev’essersi confuso per la contentezza.
corriere della sera cocco palmerio
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Intervistato dal vaticanista Gian Guido Vecchi sul Corriere della Sera, il nuovo predicatore della Casa pontificia Roberto Pasolini, cappuccino che si dichiara «biblista», ricorda che quest’anno è «il millesettecentesimo anniversario del Credo di Nicea: e “credo nella vita eterna” ne è un elemento centrale». Il frate sarà pure biblista, ma certo non ha dimestichezza con i testi basilari della fede cristiana perché nella breve professione di fede votata dal primo concilio ecumenico voluto dall’imperatore Costantino nel 325 l’espressione non compare.
È il Concilio di Costantinopoli del 381 a inserire nel Credo la frase «aspettiamo la resurrezione dei morti e la vita del secolo futuro», da cui è derivata l’attuale formulazione: «Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà». Insomma, «manco le basi der mestiere, te ricordi», come dice Mario Brega al don Alfio interpretato da Carlo Verdone in Un sacco bello.
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Incipit del fondo di Maurizio Belpietro, direttore della Verità, in prima pagina: «Armiamoci e partite. L’armata Brancaleone di Ursula von der Leyen non ha neppure un soldato, ma presto potrebbe avere 800 miliardi di debiti». Per chi trema all’idea di dover accendere anche un solo mutuo quando acquista la casa, 800 miliardi di debiti sono davvero tantissimi. Infatti bisognava parlare di «debiti per 800 miliardi».
Nel medesimo editoriale, Belpietro scrive per tre volte «Von der Leyen», con la particella maiuscola, contraddicendo la grafia adottata all’inizio e, soprattutto, la regola dei cognomi tedeschi, in cui von rappresenta una preposizione nobiliare che significa di o della, e dunque va scritto in minuscolo, come la particella zu (esempio: Rupert zu Löwenstein, il banchiere britannico di origine tedesca che gestiva le finanze dei Rolling Stones).
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Maurizio Belpietro ha fatto scuola con i redattori che si occupano della titolazione. Dalla prima pagina della Verità: «Dopo averla distrutta per cinque anni, la Von der Leyen ha un piano per l’auto». Replica, sempre in prima pagina: «La Von der Leyen si fa fare lo scudo per i suoi messaggini con la Pfizer». Poi all’interno: «L’Italia adesso deve farsi valere con la Von der Leyen». E ancora di nuovo in prima pagina: «Gli 800 miliardi che pretende la Von der Leyen».
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Pierluigi Battista, in un’intera pagina del Foglio dedicata a Giangiacomo Feltrinelli, conclude parlando della «sua tragica morte su un traliccio». L’editore fu rinvenuto cadavere ai piedi di un traliccio a Segrate. Secondo la ricostruzione ufficiale, stava cercando di piazzare un ordigno durante la notte tra il 14 e il 15 marzo 1972, quando la bomba esplose mentre Feltrinelli era ancora a terra. Non vi sono prove che si trovasse sul traliccio al momento dello scoppio.
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William Zanellato sul sito del Giornale: «La 32enne è stata vittima di una nuova e ingegnosa truffa on-line che, grazie all’utilizzo di un semplice Qr Code, ha consentito al ragazzo di ottenere una somma di denaro illegalmente poi restituita». Per cui restituire una somma truffata è illegale. Che dire? William non è Shakespeare.
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Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Il cardinale Cocco Palmerio: “Le dimissioni del Papa? Sarebbero auspicabili”». Deve trattarsi del fratello porporato di Cocco Bill. (Il cardinale in questione si chiama Francesco Coccopalmerio).
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Didascalia dal Foglio: «Un disegno su un muro a Oswiecim: “L’antisemitismo è un peccato contro Dio e contro l’imanità”, dice il Papa. Sotto qualcuno ha aggiunto: “Anche il silenzio lo è”». L’«imanità» sarà l’umanità degli imam?
il giornale somma illegalmente restituita
feltrinelli morto sotto il traliccio di segrate
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