RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Stefano Lorenzetto per https://anteprima.news/, la rassegna stampa di Giorgio Dell'Arti
Pulci di notte
Adriano Sofri racconta sul Foglio: «Non sapendo niente della ministro Azzolina, ho guardato in rete, curriculum scolastico, carriera politica, polemiche giornalistiche». Deve esserne rimasto soggiogato, a giudicare da quel «della ministro». Poi spiega che è stato «attirato dal link: “Immagini-Lucia Azzolina fisico”. Non avevo mai trovato una dicitura simile, me la sarei aspettata, tutt’al più, nel caso di “Carlo Rovelli, fisico”. Ma non si trattava di quello. Nella pagina suddetta, il cui estremo è peraltro una fotografia di Azzolina in costume da bagno al mare, c’è un altro riquadro, intitolato: “Ricerche correlate”, con i link corrispondenti: “Lucia Azzolina gambe”, “Lucia Azzolina piedi”». Non si comprende lo sconcerto di Sofri: pensava di trovarci “Lucia Azzolina testa”?
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Titolo dal Giornale: «Decapitata dal padre a soli 13 anni». A 18 era più accettabile?
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«Da qualche anno, il mio amico Roberto Gervaso si era trasferito a Milano. E questo aveva cambiato in maniera sostanziale le nostre assidue frequentazioni romane, quasi sempre a delle cene con altri amici a casa sua», scrive Enrico Vanzina sulla prima pagina del Messaggero. In effetti è difficile organizzare su Skype le cene fra amici.
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Titolo dalla prima pagina di Libero per l’ultimo articolo scritto da Roberto Gervaso: «“Non sono più se sono vivo o morto”». Ei fu.
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Tiziano Fratus sulla Verità: «È trascorso l’intero inverno. Da quell’incontro col pugno di sangue che lo aveva riportato ai ricordi di una vita estinta». «Mentre supera la carcassa di un cervo con le budella sparse per metri e metri, probabilmente sbranato da un lupo di passaggio, si chiede se il suo tornare da lei non sia in qualche modo legato a un desiderio sessuale».
«Dalla porta esce aria cattiva. Lo sente che c’è puzza di carne marcia. Un tanfo che a tratti lo investe e quasi lo fa svenire. Inizia a temere il peggio». «Il puzzo è talmente intenso che si deve fermare più volte per non farsi vincere dall’istinto di vomitare. Quando il suo corpo è dentro la vede, lì, appesa per il collo. La donna è morta. La sua carne gonfia e putrescente. Irriconoscibile. La riconosce grazie ai soli abiti che indossa, e la statura che coincide con quel che ricorda. Dalla bocca esce la lingua, un getto viola, polposo». Pulp fiction. Inviare la sceneggiatura a Quentin Tarantino per il sequel.
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Corrado Augias su Repubblica: «Se fossimo in grado di recepire almeno questo insegnamento i sacrifici e le vittime non sarebbero state invano». Sbagliato. Quando i soggetti sono di genere diverso, il verbo si pone al maschile, quindi «sarebbero stati». (Ovviamente Augias conosce benissimo le regole di concordanza dei verbi. Ma chi è incaricato di «passare» i suoi testi no).
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Titolo di apertura dell’Osservatore Romano: «Il razzismo è un peccato che non può essere tollerato». Restiamo in attesa dell’elenco dei peccati che sono tollerati.
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Titolo di prima pagina sul Fatto Quotidiano: «Sblocca-cantieri: al commissario sbloccati 60 mln». Considerato il nome del decreto, sarebbe stata una notizia se fossero stati bloccati.
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Titolo da Avvenire: «Riparte l’Italia del coraggio». Alla luce degli atti di eroismo di medici, infermieri e volontari durante l’emergenza coronavirus, diteci quand’è che s’era fermata.
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Titolo da Libero: «Stop degli Usa ai voli aerei dalla Cina». Per i voli subacquei sono invece in corso ulteriori prove di certificazione.
corrado augias foto di bacco (2)roberto gervaso
SL
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