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“IL RISARCIMENTO DA 70MILA EURO A VALERIO SCANU? HO DETTO QUEL CHE PENSAVO MA CI SONO DELLE CONSEGUENZE” - IL RAPPER MARCHIGIANO FABRI FIBRA COMMENTA LA SENTENZA CHE LO HA CONDANNATO A RISARCIRE SCANU PER LA CANZONE “A ME DI TE”, (CHE CONTIENE IL VERSO “VENTO IN POPPA, COME UN VELIERO / VENGO IN BOCCA, COME A VALERIO / CHE IN VERITÀ È UNA DONNA”): “NON LO CONOSCO, IO PARLO DELL’ARTISTA, GLI ATTACCHI SONO SEMPRE ALLA FIGURA PUBBLICA” – IL DUETTO CON IL FIGLIO DI MORANDI, L’ARTE “TRASFORMATA IN INTRATTENIMENTO”, IL RAP RACCONTATO “SOLO NELLA PARTE PIÙ SUPERFICIALE” E SANREMO CHE TRATTA I RAPPER “COME TRUMP FA CON ZELENSKY” – VIDEO

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Barbara Visentin per il “Corriere della Sera”  - Estratti

 

fabri fibra

Fabri Fibra fotografa «il sentimento post illusione» della nostra realtà nel nuovo singolo «Che gusto c’è», in uscita domani. Primo estratto dell’album «Mentre Los Angeles brucia», sarà seguito dal tour, al via il 3 luglio. 

 

L’invidia sociale è il tratto principale di questi anni? 

«È il sentimento attuale: nel momento in cui persone normali e non artisti preparati vengono vendute come forme di intrattenimento, tutti si chiedono “perché non io?”». 

 

Sono stati i reality, prima dei social, a dare il la

«Forse il primo Grande Fratello : ricordo che la domanda era “ma perché c’è gente normale in tv?”. E quello era il tentativo più innocente, considerato ciò che c’è adesso. Oggi l’amatoriale è in tutti i settori, io l’ho accettato: se vuoi fare l’artista, questa è la realtà e questo è il gioco». 

 

 

(...)

 

Come mai il feat con Tredici Pietro? 

«È bravo e ha una forte passione per l’hip hop che lo salva da tutto il panorama musicale italiano. Fa rap in modo elegante e intelligente, non come questi che oggi fanno trap. La trap viene da un contesto di medicinali e abusi di farmaci, sei credibile se sei un po’ “sotto l’influenza”». 

geolier fabri fibra rose villain nuova scena 2.

 

È troppo «bollato» come figlio di Gianni Morandi? 

«Io non c’ho pensato finché non ho letto commenti. Nel rap c’è il circolo magico: quelli che si frequentano sono sempre gli stessi, quando uno posta, gli altri commentano “king”. È un circolo chiuso e lui è fuori: io ho visto quello, non che è figlio d’arte». 

 

Nel nuovo disco evoca un mondo in fiamme. 

«La frase “Mentre Los Angeles brucia” vorrebbe dire: mentre il mondo va a puttane ognuno di noi va avanti con la propria vita, con i propri progetti e con il proprio inferno personale. Io scrivo per dar sfogo ai miei viaggi interiori e ai miei problemi». 

 

Si guarderà anche dentro? 

geolier fabri fibra rose villain nuova scena 2

«Il rap è un genere fortemente attaccato oggi in italia, anche giustamente, perché c’è di tutto, ma spesso viene raccontato solo nella parte più superficiale e banale. Io voglio cercare di dargli una certa credibilità e un taglio adulto. Ho quasi 49 anni, ho attraversato tutte le fasi. La formuletta del rap di oggi è la hit americana ricopiata, invece per me è un grosso risultato avere un singolo di rap italiano, che ha un’identità». 

 

Come ha preso la sentenza definitiva con cui dovrà risarcire Valerio Scanu? 

«Non ci sono tanti modi per prenderla: l’ho presa. Ma non penso sia una minaccia alla libertà di parola come ho letto, anzi è il contrario. Io sono stato liberissimo di dire quel che volevo dire, ma logicamente ci sono cose che portano a conseguenze. La mia domanda è: se sei un artista dici le cose perché le puoi dire o non le dici perché hai paura di pagare le conseguenze?». 

 

FABRI FIBRA

Ha sentito Scanu? 

«No, non lo conosco, non l’ho mai visto. Ma io non conosco nessuno. Per me è molto importante la distinzione fra l’artista e la persona: io parlo dell’artista, se ci sono degli attacchi sono sempre alla figura pubblica, che è esposta, come lo sono io. La mia intenzione è di confrontarmi con il personaggio, con le persone non mi interessa». 

 

valerio scanu

Nel suo ultimo 64 bars dice «Sanremo tratta i rapper come Trump Zelensky». 

«Sanremo vuole i rapper ma non vuole il rap, vuole la loro fanbase, ma non il motivo per cui sono seguiti, dice “portaci il tuo pubblico, ma vestiti bene, copriti i tatuaggi, possibilmente non rappare, canta”. Succede a tutti, ognuno deve pagare un prezzo per adattarsi al contesto». 

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