LA FEDE DOPO LA TEMPESTA - EMILIO VA IN TRIBUNALE DAI PM A MILANO ED ESCE CONTENTO E PIÙ CONVINTO DI PRIMA: “I 2,5 MLN € IN SVIZZERA? “È UN COMPLOTTO DEI ‘SERVIZINI SEGRETINI’” - ANCHE LA SUA BADANTE RAFFAELLA ZARDO, A CUI HANNO CHIUSO IL SUO “SIPARIO” LO STESSO GIORNO DEL DEFENESTRAMENTO DI FEDE, DOPO AVER MINACCIATO DENUNCE, RITRATTA: “SONO GRATA A MEDIASET” - PIER SILVIO BANANONI CHIAMA IL NEO-DIRETTORE TOTI PER DIRGLI DI ABBASSARE I TONI VERSO FEDE…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Alberto Dandolo e Marianna Aprile per "Oggi.it"

Emilio Fede è stato ascoltato al Tribunale di Milano dai pm che indagano sull'ormai nota vicenda dei 2,5 milioni di euro che l'ex direttore del Tg4 avrebbe tentato di portare in Svizzera, vedendoseli rifiutare. All'uscita dall'incontro, che aveva sollecitato e caldeggiato, parlando coi suoi collaboratori, Fede s'è detto «molto soddisfatto».

L'APERTURA DEL FASCICOLO - I pm avrebbero infatti deciso di aprire un fascicolo contro ignoti per delineare i contorni della vicenda, che l'ex direttore ha negato con forza, anche nel corso dell'audizione di stamani. Fede è infatti convinto, come ha raccontato in un'intervista sul numero di Oggi in edicola, di essere vittima di un complotto. I mandanti? «Io li chiamo i serviziettini segretini», ha risposto a Oggi.

E LA ZARDO? PENSAVA ALLA DENUNCIA E INVECE... - Intanto, la sua protetta Raffaella Zardo (che si era "barricata" nell'ufficio di Fede nel giorno del licenziamento del direttore), la cui trasmissione Sipario è stata cancellata contestualmente alla traumatica defenestrazione del direttore del Tg4, ci avrebbe ripensato: a caldo, sembrava decisa a chiedere danni d'immagine a Mediaset. Ora però avrebbe accantonato l'idea di ricorrere alle scartoffie legali: «Certo, non sono felice, avevo immaginato che il licenziamento del direttore avrebbe potuto avere ripercussioni anche su di me, ma modalità e tempistica in un primo momento mi avevano fatto molto irritare. Ora, a mente fredda, sento di dover esser grata all'azienda, che mi ha fatto molto crescere, e al direttore Fede, il mio scopritore», dice Zardo a Oggi.

IL FUTURO DI RAFFAELLA - E sul futuro? Raffaella Zardo ha le idee chiare: «Qualora il direttore Fede dovesse davvero rientrare a Rete4 con un programma di approfondimento giornalistico in seconda serata, sarei felice di far parte della sua squadra, curando magari una mia rubrica». E se la trasmissione non ci fosse? «Il mio lavoro ce l'ho: organizzo eventi». Con l'occasione, Raffaella approfitta anche per rettificare alcune voci circolate sui suoi compensi a Mediaset (si parlava di 14 mila euro mensili): «Non è vero. I miei compensi non superavano la metà delle cifre circolate», ci dice.

TOTI VA DA PIER SILVIO - Intanto, il vice presidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi avrebbe chiamato a colloquio Giovanni Toti, neo direttore del Tg4. Non solo per definire meglio la uova linea editoriale del Tg, ma anche (alcuni dicono "soprattutto") per chiedere al neo direttore di abbassare i toni di dichiarazioni e prese di distanza dal prodotto confezionato dal suo predecessore. A Mediaset, insomma, sta di nuovo scoppiando la pace.

 

EMILIO FEDE IN TVEMILIO FEDElapr28 emilio fedee mareRAFFAELLA ZARDO Giovanni Toti