"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Marco Giusti per Dagospia
premio biagio agnes battista, carraro, j. monda, leone, a. monda
Al ritmo di “discontinuità, varietà, qualità” il nuovo direttore Antonio Monda presenta il programma della 10 edizione della Festa di Roma, che si svolgerà dal 16 al 24 ottobre all’Auditorium. “Festa non Festival”, precisa. Come già aveva dichiarato Marco Muller la scorsa edizione. Dichiara anche un budget di 3 milioni 7, la perdita di una sala importante come la Santa Cecilia, di un giorno di programmazione e la scelta editoriale di portare a Roma solo 37 film al posto dei 60 delle edizioni passate. Il programma, anche se non ci sono delle vere e proprie prime internazionali, a parte pochi casi, non è male.
paolo sorrentino e dante ferretti libro di antonio monda la casa sulla roccia
Vediamo i film, gli omaggi e gli incontri. Tre i film italiani, la commedia Dobbiamo parlare di Sergio Rubini, con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese e Rubini stesso, Alaska di Claudio Cupellini, con Elio Germano, definito da Monda un “melodramma estremo e fiammeggiante”, e il curioso Lo chiamavano Jeeg Robot, film di supereroi all’italiana dell’esordiente Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria.
paolo sorrentino antonio monda
Magari sono pure buoni. Anzi, speriamo. Fra i film che il neodirettore caldeggia di più troviamo Junun, il documentario che Paul Thomas Anderson ha girato sul suo musicista John Greenwood, The Walk, il film di Robert Zemeckis su Philippe Petit, qui interpretato da Joseph Gordon Levitt, l’equilibrista che camminò su un filo fra le Torri Gemelle nel 1970, un film molto atteso, Truth, il film d’apertura, con Cate Blanchett e Robert Redford, Freeheld, storia d’amore tra Julianne Moore e Ellen Page, e la Page ci sarà.
Interessante, e molto apprezzato da Monda, The End of the Tour di James Ponsoldt con Jesse Eisenberg sull’intervista realizzata da un giornalista di “Rolling Stone” allo scrittore David Foster Wallace, mentre Experimenter di Michael Almereyda con Peter Sarsgaard e Winona Ryder che ci porta nel campus di Yale nel 1961 alle prese con esperimenti sul comportamento umano.
paolo sorrentino antonio monda
Tra i film più stravaganti Room dell’irlandese Lenny Abrahamson, il regista di Frank, che filma la vita di una madre impazzita e di un bambino di cinque anni che vivono in una stanza di dieci metri quadrati e l’inglese The Confessions of Thomas Quick di Brian Hill. Si segnalano anche il grandioso Tom Hardy diviso in due ruoli di due celebri gemelli del crimine inglese, i Krays, in Legend di Brian Helgeland (la loro storia ebbe già una versione film con i fratelli Kemp degli Spandau Ballet) e Mistress America di Noah Baumbach con Greta Garwick.
libro di antonio monda la casa sulla roccia
Non male il documentario dedicato alla Corea del Nord The Propaganda Game dello spagnolo Alvaro Longoria. Tra i film sudamericani si segnalano l’argentino Eva no duerme di Pablo Aguero con Gael Garcia Bernal e Denis Lavant su Eva Peron come icona dormiente del paese, i messicani La delgada linea amarilla di Celso R. Garcia e Distancias Cortas di Alejandro Guzman Alvarez.
Tra i film orientali sembra imperdibile Hiso Hiso Boshi di Sion Sono, un fantascientifico dove i robot sono ormai l’80 per cento della popolazione e gli essere umani poveri rifiuti in via d’estinzione, poi il musical di Johnne To Hua Li Shang Ban Zou, e il campione di incasso cinese Monster di Raman Hui, a metà tra animazione, computer graphic e live action.
carlo verdone paolo sorrentino antonio monda annalena benini
Infine due serie tv come la seconda stagione di Fargo e la prima dell’israeliano Fauda sul conflitto israelo-palestinese. Tra i documentari più curiosi Filmstudio, Mon Amour di Toni D’Angelo, dedicato al celebre cineclub romano e Liberi tutti di Luca Rea che ricostruisce la Babele delle tv private dagli anni’70 in poi.
Fra gli incontri, segnaliamo quello con Joel Coen e sua moglie Frances McDormand, con Jude Law, che però è da mesi a Roma sul set della serie The Young Pope di Paolo Sorrentino, con Renzo Piano, con lo stesso Sorrentino che ci dirà “I film della sua vita”, con Matteo Garrone che introdurrà la visione di C’era una volta di Francesco Rosi, con William Friedkin e Dario Argento, con Wes Anderson e Donna Tartt, con Riccardo Muti, che ci spiegherà il rapporto fra musica e cinema a cominciare dall’Aleksander Nevsky di Ejezenstein (allegria…), con Paolo Villaggio che illustrerà i freschi restauri di Fantozzi I e II di Luciano Salce, con Carlo Verdone e Paola Cortellesi.
antonio monda tra paolo sorrentino e annalena benini
Tra i restauri si segnalano quelli di La terrazza di Ettore Scola, con tanto di festa per il regista sulla Terrazza Caffarelli, quello meno scontato dell’Odissea Nuda di Franco Rossi, film censuratissimo all’epoca e invisibile da anni. Poi un omaggio di quattro ore a Frank Sinatra, il restauro dell’episodio di Rossellini con Ingrid Bergman per Siamo donne, un documentario su Sergio Corbucci, la presentazione del carteggio privato coi registi più celebri di Gianluigi Rondi (si temono migliaia di pagine).
antonio monda maria sole tognazzi
Come se non bastasse in un trionfo di cinefilismo arriva anche la versione con 40 minuti in più di La grande bellezza di Sorrentino. E, ancora, celebrazioni per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, un documentario sui fratelli Taviani, il documentario sull’autista di Stanley Kubrick girato da Alex Infascelli, un altro su Luis Bunuel e il suo Nazarin, quello di Ken Jones sul celebre incontro-intervista Hitchcock-Truffaut, già visto a Cannes.
Le retrospettive di Antonio Pietrangeli, del cileno Pablo Larraion e, soprattutto, della Pixar. Per il premio dedicato a Virna Lisi verrà presentato restaurato il film di Franco Brusati Tenderly, con George Segal e, in un piccolo ruolo, il grande Mario Brega. Diciamo che sono tutti eventi interessanti, ma per chi non è più giovanissimo un po’ ovvii.
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