DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Elvira Serra per il Corriere della Sera
LINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNA
Quando sono nati i figli, prima Virginia, poi Pietro, in sala parto c' era anche suo padre. «Fu per entrambi cesareo. Mio marito Fabio era dietro di me, papà davanti, accanto al medico. È appassionato di chirurgia, me lo ha trasmesso: lui si guardava le videocassette con le operazioni, io guardo i video su Facebook. Per Pietro gli avevano dato un camice che gli stava stretto, rimase immobile tutto il tempo con le braccia ingessate... Ha visto i miei figli prima di me».
La scelta di questa condivisione non è del tutto bizzarra. In fondo Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, il 10 aprile 1963 aveva fatto nascere con le sue mani Rosanna (dopo è arrivato Walter). Lei, seduta a un tavolino della Orecchietteria vicino piazza Cavour che aprirà a settembre a Roma, la racconta così: «Non c' era tempo per l' ospedale, eravamo a Pianosa di Puglia. Chiamarono al volo un' ostetrica molto anziana di Trieste che era lì in vacanza, io pesavo cinque chili e lei non ce la faceva. Ci pensò papà, e ha fatto un casino, perché poi ha buttato la placenta nel gabinetto e ha intasato il bagno!».
Gli occhi luminosi, l' orgoglio e la paura per la nuova avventura imprenditoriale che porta il marchio paterno già nel murale all' ingresso che lo ritrae con una schiumarola in mano, Rosanna Zagaria racconta di un papà privato meno allegro di quanto possa far pensare il personaggio pubblico. «È sempre stato molto serio e severissimo. Certe "pizze" ho preso, quando rientravo a casa tardi. Una volta avevamo litigato, sempre per dei ragazzi, era ora di cena, e mi ha tirato un ceffone.
Allora sono scappata di casa e lui mi ha inseguita per strada in ciabatte e pigiama, con mamma in balcone che gli gridava di tornare indietro perché lo vedevano tutti: era già famoso». Quando gli disse, per esempio, che lei e Fabio Leoni volevano sposarsi, li spiazzò domandando perché non convivevano prima. «Detto da lui era incredibile. Comunque è riuscito a chiedermi di non baciare Fabio sull' altare. Poi il pomeriggio, quando siamo partiti per il viaggio di nozze, gli è venuta la febbre!».
Tutta l' epoca della commedia sexy la ricorda senza imbarazzi. «In casa tenevo una pila delle foto di scena con le attrici con cui mio padre recitava, mi vantavo moltissimo con i miei amici».
Di quegli anni salva senza dubbio almeno tre titoli: « Il brigadiere Pasquale Zagaria , L' esorciccio e Spaghetti a mezzanotte : erano girati con pochi mezzi e facevano ridere davvero». Fanno parte dell' infanzia i film di Totò guardati insieme sul divano e gli incontri di boxe notturni: «Una volta aspettammo svegli fino a tardissimo e poi l' incontro durò un minuto e mezzo. Che delusione».
Le vacanze più divertenti restano quelle a Torvaianica, con gli zii. «Eravamo tantissimi, aggiungevamo i letti per poterci stare tutti. Facevamo certe cocomerate... Papà è patito dei frutti di mare e quando in spiaggia passava il venditore delle telline ne prendeva sempre secchiate». A parte le questioni sui fidanzati, Rosanna riconosce di essere stata sempre accontentata. «A 18-19 anni chiesi per Natale una pelliccia di volpe linciata. "Costa troppo", fu la risposta. Poi me la trovai sotto l' albero avvolta nella carta di giornale. Devo confessare di aver smesso di usarla l' anno dopo, il pelo assomigliava tanto a quello del nostro husky biondo...».
LINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNA
Declina con bonarietà i difetti del padre. «Il più grande è il pessimismo. Una sua massima è: "Tra un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto io lo vedo rotto per terra! Per non parlare di quando si lamenta di non essere mai andato in barca o a sciare: mica fa parte della sua indole!».
Il pregio più grande, invece, è la generosità. «Lo è in tutti i sensi, sia con i colleghi sia con chi ha bisogno. Lascia molto spazio ai più giovani, non è di quelli che protestano se non gli fai l' inquadratura...». La generosità si vede anche nei piccoli gesti quotidiani. «Stamattina si è fatto consegnare l' acqua a casa, alle 7.30. E siccome l' ascensore non funzionava e quel povero fattorino aveva dovuto fare tutto a piedi, papà voleva dargli la mancia. Ma lui non l' ha voluta e gli ha chiesto una foto: mio padre in mutande e canotta...».
È Rosanna ad aggiornare la pagina Facebook del papà, per la gioia dei fan di Nonno Libero.
«Da un anno, però, è capace di cercarsi da solo le cose che lo riguardano su Google. Gli abbiamo regalato per gli 80 anni un iPhone 7 Plus e lui se lo porta anche in bagno! Lo usa per scrivere messaggi su WhatsApp, per leggere, gira con questo telefonino in mano neanche fosse un quattordicenne».
L' ultimo ricordo è indiretto. «Papà me lo racconta sempre, ero piccola. Al Sistina c' era un Festival di avanspettacolo, con Totò, Sophia Loren e altri grandi. Lui era un principiante. Ma alla passerella finale, dal loggione dove ero con mamma si sentì la mia voce stridula: papàààààà, papààààà! Lo avevo riconosciuto» .
JERRY CALA E LINO BANFIlino banfi con carlo vanzina foto andrea arrigaLINO BANFI AL BAR DELLO SPORTBANFI UN MEDICO IN FAMIGLIABANFI FERILLImara venier e renzo arbore agli 80 anni di banfibanfi tra virginia raggi e mara venierbanfi e arbore 9LINO BANFI E BARBARA BOUCHETlino banfi saluta pippo baudolino banfi checco zalone nunzianteBANFIlino banfi renzo arbore carlo giuffrelino banfi (2)lino banfi premiatolino banfiLINO BANFIlino banfiBANFImara venier lino banfirossana e lino banfilino banfi, vittorio cecchi gori, neri parenti foto andrea arriga
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…