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FRANCO TRANTALANCE, IL SERIAL KILLER DELL'HARD - L'EX PORNODIVO PARLA DELLA GRAPHIC NOVEL, TRASPOSIZIONE DEL SUO ROMANZO: "HO DATO IL MIO VOLTO AL SERIAL KILLER..." - "CALIFANO MI CALÒ QUANDO FECE BATTUTE DA MACHO SULLE DONNE" -  LEGGERE STIMOLA IL CERVELLO PIÙ DELLA SEDUZIONE – E POI PARLA DELLA GRAPHIC NOVEL BLOODY PARK

 

Da I Lunatici del week-end https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunaticidelweekend

 

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Franco Trentalance è intervenuto nel corso della trasmissione I Lunatici del week end in onda su Rai Radio 2 ogni sabato e domenica dall’1 alle 5, condotta da Andrea Santonastaso e Roberta Paris

 

Sull’hard

 

Quando facevo i film, quando potevo scegliere, chiedevo sempre di essere il primo a girare la scena quindi la mattina, perché la mattina il testosterone ha un picco più alto. Il sesso notturno è decisamente sopravvalutato. Da qualche anno ho cominciato a scrivere libri e scrivo la mattina, perché la notte viene sonno. Forse immeritatamente, ma molti mi dicono che sono cresciuti con i miei film.

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Sulla scrittura

 

Bloody Parker è tratto da un mio romanzo thriller che si chiama Guardiano del parco, nella storia quasi senza volere la descrizione del serial killer alla fine aveva le mie sembianze, atletico, massiccio, pelato, superati i quaranta, quindi alla fine ci siamo resi conto che aveva le mie caratteristiche. Quando poi è diventato un graphic novel  abbiamo deciso di dare il mio volto al serial killer.

 

 Secondo me lo scrittore, un po’ come l’attore, è divertente quando si cala nei panni che non gli appartengono, quando si finge ciò che in realtà non è. Quindi io, che nel quotidiano sono una persona ottimista, allegra, solare mi diverte fare il serial killer. È questo il gioco della recitazione e per me anche con la scrittura. Far se stesso nella vita e nella finzione è una noia.

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Su se stesso

 

Non ho paura di essere un cattivo maestro perché nel regno della fantasia, del cinema, del romanzo, del fumetto, tutto è consentito. Mettere i paletti all’immaginario è triste.

 

Penso di essere una persona curiosa e che non ha paura delle sfide e quindi, come chiunque credo dovrebbe fare nella vita, è bello evolversi, misurarsi con altre situazioni. Io sfrutto l’idea della morte in maniera positiva, tutti moriamo e pare che si viva una volta sola, questa visione l’ho sempre usata per alleggerire le scelte della mia vita. Viviamo una volta sola, quindi proviamo e sperimentiamo, anche sbagliando.

 

A 18 anni ho avuto la fortuna di conoscere il primo vero mental coach in Italia, mentre la mia famiglia mi proteggeva lui mi disse di ricordarmi che avrei potuto fare tutto ciò che avrei voluto. A 18 una persona autorevole che ti dice così ti da una bella spinta. Quindi uno un po’ c’è l’ha dentro di fare qualcosa di diverso, un po’ sono le circostanze che spingono in quella direzione ,io ho deluso i miei genitori, che mi volevano laureato e con la famigliola. Un pizzico di coraggio nella vita aiuta.

 

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Nei momenti di sconforto me lo vivo tutto, perché far  finta di niente secondo me non è efficace, cerco di bruciarlo come un fuoco di paglia, quindi un gran fuoco che dura poco. E mi sono dato una metafora, per saltare in alto e toccare il soffitto ci si tira in basso per saltare più in alto. E i momenti di sconforto me li vivo perché mi serviranno poi per saltare più in alto.

 

Su Califano

 

Non ho mai letto il libro di Califano, Il cuore nel sesso, perché sentendo un’intervista radiofonica di Califano lui fece una dissertazione sulle donne un po’ da macho, rimasi stupito negativamente perché lui era una persona sensibile e intelligente e invece in quell’intervista lui fece delle battute da maschio da bar e allora lì mi calò un po’ la sua figura a livello di immaginario, quindi non ho letto il suo libro ma penso di farlo adesso.

 

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Leggiamo tutti un po’ di più perché leggere stimola alcune parti della nostra corteccia cerebrale come pochissime altre attività, anche nella seduzione e quindi chi vuole sedurre più ha la corteccia attiva e più rende.

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FRANCO TRENTALANCE - SEDUZIONE MAGNETICA