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POTEVA GIANLUCA VACCHI NON SENTIRSI UN PO' TRUMP? - "DIVENTERÀ UNA POP STAR. CONTRO DI LUI SOLO PREGIUDIZI DEI POTERI FORTI. SONO COSE CHE HO PROVATO ANCH'IO. MI PRENDONO PER IL CULO PERCHÉ BALLO MA SOTTOVALUTANO LA VIRALITÀ DEL MESSAGGIO. È UN ALTRO MODO DI PENSARE, FUORI DALLE CONVENZIONI”

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GIANLUCA VACCHI IN TACCHI A SPILLOGIANLUCA VACCHI IN TACCHI A SPILLO

Giovani Audiffredi per www.gqItalia.it

 

«È la fine dei parrucconi. Che li abbia fatti fuori uno con i capelli come Donald Trump fa sorridere, ma è una realtà. Per niente tragica, anzi entusiasmante». Gianluca Vacchi, l'unico italiano nella classifica dei 100 personaggi più seguiti al mondo sui social network, 6.2 milioni di followers su Instagram, imprenditore trasformatosi in un brand-fenomeno virale esploso quest'estate con i sui balli in Costa Smeralda, è entusiasta della vittoria di Trump.

 

«Non entro nel merito della proposta politica di Trump, che evidentemente gli americani hanno ascoltato bene e condiviso, visto che lo hanno premiato contro ogni pronostico. Probabilmente su molte cose non sono nemmeno in accordo con il nuovo Presidente Usa, ma mi piace la dimostrazione di democraticità che ha dato la prima potenza mondiale virando verso chi ha scelto il cambiamento radicale contro la continuità dei poteri rappresentata da Hillary Clinton».

GIANLUCA VACCHI IN TACCHI A SPILLOGIANLUCA VACCHI IN TACCHI A SPILLO

 

Come spiega la vittoria?

«Trump ha usato molto meglio la sua capacità mediatica di rompere il velo di perbenismo borghese, di ipocrisia. La sua irriverenza, bollata da tutti i media tradizionali, come smargiassate in realtà ha conquistato, uno stato dopo l'altro, il disagio delle persone comuni».

 

Populismo a buon mercato che fa sempre breccia?

«Non credo. Gli americani non sono dei bambini. Hanno dimostrato di essere un popolo super maturo votando per Barack Obama, il primo presidente nero. E ora confermano il loro senso di libertà. Non gli interessa delle apparenze, anzi premiano lo spirito rivoluzionario di Trump. Dicevano che fosse inguardabile. Lo hanno spiato come un delinquente. Lo hanno dipinto come un misogino. È finita che le donne lo hanno votato, che è apparso come un paladino degli oppressi dal fisco, che diventerà una pop star, con il ciuffo ribelle. Chi è stato più moderno? E soprattutto più sincero?».

gianluca vacchi a matrix gianluca vacchi a matrix

 

Eppure pare che lo staff di Trump gli abbia bloccato l'accesso ai social network proprio per evitare che combinasse guai.

«Mah. Nelle campagne elettorali si raccontino molte balle. Credo che il bombardamento dei media legati all'establishment alla fine ha fatto irritare l'elettorato che ha visto la Clinton come una politica da House of Cards. Come la rappresentante di lobby di potere che evidentemente molti vogliono rottamare. La Clinton è sembrata una vecchia nonnina cattiva, pronta a generare paura. A trasmetterla attraverso i messaggi catastrofisti delle star dello showbitz. Trump invece si è mostrato sicuro e pronto a farla passare la paura».

VACCHIVACCHI

 

Trump il miliardario del popolo?

«Uno che ha speso molto meno denaro della Clinton, ha usato molto denaro suo, ha scommesso in proprio contro tutto e contro tutti. In pratica il sogno americano. È vero a volte Trump ha fallito. Ma non per questo è un fallito, anzi si è rialzato e ha imparato dai propri errori. Invece quando cade una figura come la Clinton, è la fine di un'era».

 

L'era che lei chiama dei parrucconi?

«Quella dei pregiudizi. Quella dei poteri presunti forti che in realtà sono deboli. Sono cose che ho provato anch'io. Mi prendono per il culo perché ballo. Sottovalutano invece la viralità del messaggio. È un altro modo di pensare, fuori dalle convenzioni. Certe rigidità sono obsolete, irritanti e hanno stufato. E soprattutto creano finte élite prive in verità di contenuti, ma zeppe di privilegi. Contro questi il popolo del web e ora non più solo quello, scaglia la protesta».

 

clinton trump copiaclinton trump copia

Lei è un imprenditore. Per molto tempo si è occupato anche di finanza. Non teme un rimbalzo sui mercati?

Assolutamente no. Anche perché i mercati internazionali, non crollano per Trump presidente. Al massimo rimbalzano per una settimana. Le logiche fondamentale dei sistemi che governano l'economia viaggiano su binari molto più solidi e prestabiliti. In più Trump si presenta come un paladino della lotta dura al terrorismo e uno che non vuole fare a pugni con la Russi e con un certo mondo arabo. Al più fa polemica doganale con la Cina. Ma scommetto che sarà un pacificatore con tutti i big internazionali. Partendo dall'idea che gli Usa sono una potenza, anche senza mostrare i muscoli o sbattere la porta.

 

Adesso cosa succederà?

VOTO TRUMPVOTO TRUMP

«Intanto spero che tutti i sondaggisti capiscano che i loro metodi sono inadeguati e dannosi. Poi, Donald Trump, una volta seduto nello studio ovale, alla Casa Bianca, sarà un uomo ragionevole, legato alle istituzioni e di compromessi. Più di tanti altri. Con la differenza che la sua intelligenza mediatica creerà un consenso che diventerà la leva della sua politica».