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BELVE - GILETTI VS FAZIO
1 – BELVE (NOVE), MASSIMO GILETTI ALL'ATTACCO CONTRO FAZIO: "CIFRE INCREDIBILI PER LUI COME CONDUTTORE E PRODUTTORE, IO NON RIUSCIVO A FAR AVERE 100 EURO IN PIÙ AI MIEI COLLABORATORI"
Anticipazione stampa della puntata di "Belve" in onda sul Nove venerdì 21 giugno
La rivalità tra Massimo Giletti e Fabio Fazio torna a farsi sentire anche nell'ultimo appuntamento della terza stagione di Belve, il programma di Francesca Fagnani che rivolge al giornalista di Non è l'Arena (La7) la fatidica domanda che in molti si pongono: quale sarebbe il giusto compenso per il conduttore di 'Che tempo che fa?' (Rai1) “Entro il limite del tetto?”, incalza la conduttrice.
“Io credo che una tv di Stato (la Rai ndr), dovrebbe avere un tetto massimo: mi sorprendo vedendo certe cifre incredibili”, risponde Giletti, in onda sul Nove venerdì 21 giugno alle ore 23,15. Il compenso annuo di Fazio è un tema molto caldo, tanto che lo stesso conduttore Rai, salutando Rai Uno per traslocare, Fabrizio Salini (ad Rai, ndr) permettendo, a Rai Due, ha giustificato questo passaggio sostenendo che l'importante è essere considerati “una risorsa e mai un problema”.
Chi andrebbe a occupare lo spazio della domenica sera di Rai 1? L'ipotesi più quotata è una fiction, ma si è parlato anche di un possibile ritorno di Massimo Giletti, che infatti a Belve da un lato affonda il coltello, ma dall'altro dichiara di avere ancora un forte legame con viale Mazzini.
L'unico che non risparmia mai è proprio il collega ex imitatore: “C'è chi ha procuratori molto bravi e riesce a fare dei contratti sui quali sinceramente qualche punto interrogativo me lo pongo. Essere produttore e conduttore - afferma -, in una tv di stato, mi lascia basito”.
Non solo, l'ex conduttore de L'Arena (Rai1) sottolinea anche delle differenze di trattamento tra lui e il giornalista di Savona: “Io non riuscivo a fare avere 100 euro in più ai miei collaboratori, nonostante i grandi successi che avevamo.
Poi scopri altre realtà e allora qualche domanda te la poni”. Stoccata finale della conduttrice: “Allora sono bravi gli agenti o sono deboli i direttori?”. “Non mi compete più, sono fuori. Basta l'intelligenza di chi legge e di chi vede le carte”, chiude secco l'argomento Massimo Giletti.
BELVE - GILETTI, LA RAI E CAIRO
BELVE (NOVE), MASSIMO GILETTI A FRANCESCA FAGNANI: "LA STRATEGIA DI MATTEO SALVINI? E' CHIARA, AVERE UN NEMICO A SETTIMANA. RAI O LA7? CAIRO MI HA DATO MOLTA LIBERTÀ”
Anticipazione stampa della puntata di "Belve" in onda sul Nove venerdì 21 giugno
“Io ritengo che la politica debba rimanere fuori con gli attacchi però la strategia di Salvini è evidente, cioè avere un nemico a settimana e fino a oggi l'ha pagato molto. Per me dovresti dar più spazio a chi la pensa contro di te proprio per mantenere viva l'idea del cambiamento”. Risponde così Massimo Giletti, unico uomo della terza stagione di Belve, il programma di Francesca Fagnani in onda venerdì 21 giugno sul Nove, alle ore 23.15, alla domanda sui commenti che il ministro dell'Interno ha di recente riservato al giornalista Gad Lerner, da poco tornato in Rai e storico oppositore della Lega: “La Rai di oggi è più libera di quella dalla quale se ne è andato lei?”, chiede la conduttrice: “Non ho lavorato in questa nuova azienda, quindi non posso esprimermi.
So che non è mai stato facile: la libertà bisogna sapersela conquistare, anche in situazioni difficili e complesse”, risponde diplomatico il giornalista torinese, che poi però aggiunge: “E' più facile fare domande non domande che fare domande vere, è più facile dire che sei libero quando non lo sei”. Dopo tante stoccate però è lo stesso ex conduttore di Rai1 a frenare un po' il colpo, ammettendo che la Rai “sarà per sempre una ferita aperta”: “Nasci e cresci in un sistema e credi che 4 milioni di spettatori siano la tua garanzia, il tuo pass per la vita. L'obiettivo di chi fa questo lavoro è fare ascolti e farli bene non è bastato”.
La Fagnani riconosce però a Giletti di aver creato una serata che su La7 non c'era, di aver fatto concorrenza alla stessa Rai e che Non è l'Arena (La7) è di fatto il programma migliore della rete: “Le mancano però i numeri della Rai?”, chiede la cronista. “Cairo mi ha dato molta libertà.
Andando avanti negli anni capisci che la cosa più importante per chi fa questo lavoro è avere solo la mente sul progetto, sul contenuto del prodotto, non su tutto il resto come le telefonate di chi si lamentava il lunedì”, conclude Giletti.
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