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Estratto dell'articolo di Gino Castaldo per "La Repubblica"
Ma dureranno? Tra venti, trent’anni sentiremo ancora parlare delle canzoni di Elodie, Tedua, Geolier, Rhove, Annalisa, e di tutta la generazione attualmente al comando? La domanda […] Mi viene rivolta dalla gente più disparata non appena si accorgono che mi occupo di musica. […]Tra vent’anni ci ricorderemo di queste canzoni? […]
Succede con tale ostinata determinazione da avermi spinto, inevitabilmente, a riflettere sulla questione, non fosse altro per rispondere come si conviene quando mi viene posta l’assillante domanda. […]
elodie fa la lap dance nel video di euphoria 4
E allora proviamo. La prima risposta, quella più facile, è: nella gran parte dei casi non dureranno, ma per un motivo che è tutt’altro che offensivo nei confronti della nuova leva musicale. Il fatto è che molti protagonisti della scena contemporanea hanno un approccio che è già in sé, deliberatamente e scientificamente, effimero. […]
Di durare o non durare non gliene importa un fico secco, non gli interessa, non fanno canzoni con l’obiettivo di essere tramandati nel tempo, quello che gli interessa è il “tutto e subito". […] A contare sono i numeri, gli streaming, i biglietti dei concerti, numeri, e soltanto numeri, che per definizione sono un parametro di attualità. […] Se allarghiamo lo sguardo oltre il mondo della canzone ci rendiamo conto che il problema è molto più generale, riguarda tutto il mondo della comunicazione.
Stiamo attraversando un periodo di saturazione, in cui si inventa poco o nulla, più che altro si ricicla, si rigenera, si ricompone. È oggettivamente difficile inventare il “nuovo”. La parte cosiddetta “artistica” della creatività è poco incoraggiata, per non dire di peggio. Le epoche dorate alle quali ci riferiamo, quando pensiamo alle canzoni dei nostri sogni, erano contraddistinte da una precisa idea del lavoro musicale: si faceva seguendo un’esigenza artistica, un impulso interiore.
geolier annalisa angelina mango
Che poi facesse piacere a tutti avere successo, vendere dischi, è indubitabile, ma di sicuro non era l’unica ragione che li spingeva a scrivere canzoni. L’esempio più chiaro e clamoroso è quello dei Beatles. Pubblicavano successi a raffica, eppure a ogni uscita cambiavano completamente stile, osavano, non si ripetevano, e avrebbero potuto farlo, rischiavano, perché al di là del successo sentivano il bisogno di creare qualcosa di nuovo. Lo stesso vale per gli eroi della nostra canzone: Battisti, Pino Daniele, Lucio Dalla, Battiato e gli altri.
In conclusione: dureranno i giovani eroi dell’ultima leva? Forse sì, forse no, ma l’importante è non fargliene una colpa, non è giusto né corretto fare paragoni col passato. Sono figli di un’altra epoca, di un periodo storico che non riesce a guardare al domani, che non offre grandi speranze di futuro. E allora perché dovrebbe essere proprio loro a prendersi questa responsabilità?
annalisajimmy nicol con i beatles 4il concerto di annalisa 8annalisaANNALISAgeolier
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