
COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER…
“SUL PALCO DI SANREMO È INVECE NATO UN NUOVE GENERE LETTERARIO, IPOCRISIA ALLO STATO PURO, PENSIERI DEBOLI ADDOBBATI DALLA SCENOGRAFIA” – “IL GIORNALE” FA A PEZZI I MONOLOGHI CHE I TELE-MORENTI SI SONO DOVUTI SCIROPPARE AL FESTIVAL: “MEZZE LUCI, CONTRITA L’ESPRESSIONE DEL VOLTO, TORMENTATO IL RESPIRO, MESTO IL TONO, SI PASSA DALLE AUTO-CELEBRAZIONI CHE NEMMENO NARCISO DAVANTI ALLO STAGNO, ALLA DOLCI PAROLE COPIATE DA QUALCHE FOGLIETTO DEI BACI PERUGINA, ASSENTE LA FELICITÀ, PRESENTE LA SOFFERENZA…”
chiara ferragni in schiaparelli
TDam. per “il Giornale”
William Shakespeare? Un dilettante. Il monologo di Amleto aveva almeno un dubbio. Al Festival, soltanto certezze. E, soprattutto, un monologo a sera, essere senza essere, questo è il problema. Il teatro di Sanremo ha avuto grandi attori dinanzi ai quali si è compresa, infine, una provocazione di Carmelo Bene: «Non sono mai nato».
IL MONOLOGO DI FRANCESCA FAGNANI A SANREMO 2023
Sul palco è invece nato un nuove genere letterario, ipocrisia allo stato puro, pensieri deboli addobbati dalla scenografia, mezze luci, contrita l’espressione del volto, tormentato il respiro, mesto il tono, si passa dalle auto-celebrazioni che nemmeno Narciso davanti allo stagno, alla dolci parole copiate da qualche foglietto dei Baci Perugina, assente la felicità, presente la sofferenza, però quella altrui spacciata per comune, antirazzismo a gettone e/o preelettorale, Ferragni-Fagnani-Egonu-Francini-Siani, scivolando verso l’ora tardissima, dopo aver annusato l’odore della noia e del già sentito.
Due monologhi non fanno un dialogo (cito Bloch), un tot di monologhi fanno Sanremo. L’all you can read and eat servito ogni sera dallo chef Amadeus. Si va di conformismo acuto, memori della Lettera a un bambino mai nato della Fallaci abbiamo pagato il francobollo con la Ferragni e la lettera a se stessa bambina. Dopo l’applauso commosso le è stato chiesto se fosse stata lei a scrivere quelle righe, riducendo ai minimi le capacità della stessa, la fashion blogger ha ammesso la firma autentica.
Cose che lasciano il segno, esempio numero due: Paola Egonu, altissima, bellissima, bravissima, corregge a sera quello che al mattino aveva denunciato, il monologo smentisce il dialogo, contrordine compagni, il monologo è la cassazione, il timbro su metoo, libertà, costituzione, razzismo, foibe (nota bene: non pronunciare l’aggettivo «comunista», mai!), guerra, terremoto. Un bignamino delle banalità. Alle due di notte, risento la voce di Amleto: «Morire, dormire. Dormire, forse sognare...».
chiara francini in moschino copia 2
chiara ferragni in schiaparelli copia
chiara ferragni amadeus
francesca fagnani e amadeus sanremo 2023
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