GIU’ LE MANI DALLA CECCACCI RUBINO! – ‘’PER AVERE LAVORATO CON BRASS NON DOVREI STARE IN PARLAMENTO? C’È UNA LEGGE CHE VIETA TUTTO CIÒ?’’ - “PORNOSTAR? MA E’ UN MONOLOGO EROTICO!” - IL PATONZA LA RICONFERMA E PIOVONO CRITICHE: “PERCHÉ VITTORIO FELTRI HA DETTO QUELLA COSA SGRADEVOLE SULLE MIGNOTTE IN LISTA? FACCIA I NOMI!” - “UNO VIENE CANDIDATO PER LA BELLEZZA O PERCHÉ HA QUALCOSA DA DIRE?”…

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1- VIDEO: ESTRATTI DEL PORNO-SOFT DI FIORELLA RUBINO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/31/video-porno-onorevole-pdl-protagonista-corto-tinto-brass/485285/


2- LA CANDIDATA CECCACCI RUBINO PROTAGONISTA DI UN CORTO DI TINTO BRASS
Concetto Vecchio per "la Repubblica"

«Perché date della pornostar a un'attrice di teatro che ha recitato in un cortometraggio erotico?».

Non le sto dando della pornostar.
«Però lo pensa, tutti lo pensano, pornostar!...ma sbagliano».

Come lo definirebbe?
«Un monologo erotico».

Non un video porno?
«Nei film di Brass c'erano scene molto molto più esplicite...Ma perché dobbiamo parlarne? È tutta una strumentalizzazione politica. Non capisco! Non capisco!».

È un tema.
«Ma io non rinnego nulla. È una cosa di 15 anni fa. Certo, allora non potevo prevedere che sarei finita in Parlamento».

Questo è il punto: come ci è arrivata?
«La sua è una domanda maliziosa. Perché la rivolge solo a me? Lo chieda a tutti i parlamentari, no?».

Lei è deputata da sette anni, ed è di nuovo in lista.
«Ma all'ottavo posto, non una collocazione così sicura...Perché Vittorio Feltri ha detto quella cosa sgradevole sulle mignotte in lista? Abbia il coraggio di fare i nomi: non ce l'ha...eh».

Ha provato imbarazzo nel rivedersi?
«Era un film, sono un'attrice. Vorrei che rispondesse a questa domanda: per avere lavorato con Brass non dovrei stare in Parlamento? C'è una legge che vieta tutto ciò? Anche la Galiena e la Sandrelli hanno fatto film con lui...».

Ma non sono in Parlamento.
«Sono una persona onesta, non ho rubato, non ho avvisi di garanzia».

Lei entrò a Montecitorio perché bella?
«Che domanda è mai questa? Secondo lei uno viene candidato in Parlamento per bellezza o perché ha qualcosa da dire? ».

Berlusconi le vuole piacenti.
«Senta, una volta eletta non mi sono data da fare per la legge sulla prostituzione
mi sono battuta per la tutela dei lavoratori dello spettacolo. Non c'è altro di cui parlare?».

Insisto: come arrivò a Montecitorio?
«Con i giovani di Forza Italia. Ai tempi di "Motore azzurro" allestii lo spettacolo tratto dal
Libro nero del comunismo: lessi anche delle parti. Poi mi chiesero di candidarmi. Era il 2006. Già allora tirarono fuori questa storia».

Siamo di nuovo in campagna elettorale.
«Uffa! Uffa! Ho recitato con Albertazzi, con Proietti, con Montesano; Shakespeare, Cechov, il Rugantino: e, per un corto d'autore, mi paragonano a Cicciolina, a Eva Henger...oddio!».

Berlusconi l'ha sentito?
«No, è pieno d'impegni. Cicchitto ha risposto a Feltri. È una strumentalizzazione del Pdl, attaccano le giovani donne, che sono il tassello più debole. Non sono una cretina, né una stupida. È tutto chiaro. Le belle donne creano sempre dei problemi ».

In che senso?
«Perché sono attaccabili».

E lei quel film non lo reputa incongruo nel curriculum di una parlamentare?
«Non ho niente di cui vergognarmi. Ho le spalle larghe».

 

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