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Ma. Bre. per "la Stampa"
Dal vuoto al voto. Vuoto di speranze, ma soprattutto vuoto di fiducia. Quella che i giovani hanno perso e faticano a ritrovare nei confronti della politica e, in particolare, dei politici. Non è un caso che l'85% degli under 34 si dica «disilluso rispetto a un cambiamento politico reale», anche e soprattutto oggi che siamo nel pieno della campagna elettorale. Ma tra poco bisognerà andare alle urne ed è arrivata l'ora di decidere. Un dato confortante c'è: solo uno su quattro è sicuro di non andare a votare (a novembre era uno su tre). I partiti più attraenti? Al momento, il Movimento Cinque Stelle è quello che raccoglie il maggior numero di consensi e Beppe Grillo il leader «preferito», sebbene pochissimi lo ritengano «affidabile».
«POLITICA VECCHIO STILE»
«Mtv Italia», nell'ambito dell'iniziativa «Io Voto», ha fatto una ricerca su oltre mille giovani italiani tra i 18 e i 34 anni e sul loro rapporto con la politica: li ha intervistati a novembre, a poche settimane dalle primarie del centrosinistra, e li ha di nuovo interpellati qualche giorno fa. Il risultato è che la campagna elettorale li ha allontanati ancora di più dalla politica, peggiorando i loro giudizi. Il 79% la reputa «incompetente» (a novembre era il 74%), il 72% «vecchio stile» (era il 60%) e il 53% «confusa» (era il 42%).
«NON VOTO DI PROTESTA»
Peggiorano i giudizi, ma non cala la voglia di partecipare. Anzi. Se pochi mesi fa solo il 62% era sicuro di andare a votare, oggi la percentuale sale al 72%. Chi si astiene, principalmente lo fa per «protestare contro il sistema politico» (40%) o semplicemente perché non si sente rappresentato da alcun partito (21%). L'offerta politica è considerata scarsa, anche perché solo il 14% dichiara che i partiti dimostrano attenzione ai giovani e uno su due dice di essersi allontanato dalla politica perché non si fida più di nessuno o perché le informazioni sono troppo confuse e complesse.
LE INTENZIONI DI VOTO
Rispetto ai sondaggi tradizionali fatti su campioni rappresentativi dell'intera popolazione, la ricerca di Mtv sui giovani - pur non essendo un vero e proprio sondaggio - ribalta le graduatorie. Il partito preferito è il Movimento Cinque Stelle con il 27% delle preferenze, seguito dal Pd (17%) e da Scelta Civica con Monti (14%), con il Pdl al quarto posto (11%) e un bel 10% che annuncia di la propria scheda.
L'IDENTIKIT DEL LEADER
Molto curioso il giudizio - estremamente negativo - sui principali leader dei diversi schieramenti politici. Innanzitutto le priorità : il leader ideale dovrebbe essere soprattutto onesto (81%), trasparente (66%), affidabile (65%), diretto (52%) e innovativo (48%). Quello che ne esce meglio è senza dubbio Beppe Grillo, considerato diretto, innovativo e appassionato. Ma con molti difetti, legati soprattutto alla sua scarsa esperienza e al fatto che solo l'8% degli intervistati lo considera «affidabile». Una dote che invece vede primeggiare Mario Monti, ritenuto anche il più onesto e il più pragmatico. Di Bersani viene apprezzata l'esperienza, mentre Berlusconi riesce a colpire solo per il suo talento.
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