cinquanta sfumature di nero

IL CINEMA DEI GIUSTI - ‘ADESSO QUESTE TE LE METTO DENTRO’. CI SIAMO: ARRIVA ’50 SFUMATURE DI NERO’, CHE DA FAVOLA SADOMASO SOFISTICATA DIVENTA UN PURO PINK-PORNO PER RICCHI - IN SALA, I CRITICI RIDONO A OGNI APERTURA DI COSCIA DELLA FAVOLOSA DAKOTA, LE RAGAZZE SOGNERANNO DI INCONTRARE IL LORO BEL CHRISTIAN PRONTO A RIEMPIRLE DI PALLINE VAGINALI E SOLDI

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VIDEO - IL SECONDO TRAILER DI ‘CINQUANTA SFUMATURE DI NERO’

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

50 sfumature di nero di James Foley

 

sequenza della docciasequenza della doccia

“Adesso queste te le metto dentro”, dice il sadico milionario Christian Grey alla zazzeruta Anastasia detta Ana che si china a 90 gradi. “Dietro?”, cinguetta lei. “No, davanti”, fa lui. Ci siamo. Tornano gli Arcibaldo e Petronilla di Seattle inventati da E L James nella loro seconda avventura, più scura della prima solo sulla carta.

 

50 sfumature di nero, diretto stavolta da un James Foley che ha visto tempi migliori (Glengarry Glen Ross, After Dark, My Sweet) e non più dalla videoartista inglese Sam Taylor-Wood, troppo libera troppo femmina, sceneggiato da tal Niall Leonard, è decisamente più scemo, dumber, che più scuro, darker, del primo episodio, come ha scritto qualche critico.

 

I due protagonisti, Christian e Ana, interpretati da un Jamie Dornan proprio di coccio e da una sempre favolosa Dakota Johnson che non ci concede nemmeno un full frontal, seguono infatti a ripetere la loro relazione malsana senza variazioni usando ogni scopata come un duello da western.

scena delle mutandine a cenascena delle mutandine a cena

 

Ma il film, sviluppandosi non più verso un tentativo di favola sadomaso sofisticata, ma nel puro genere pinkporno per ricchi, aggravato dall’arrivo di Trump e del suo gineceo, è assolutamente delizioso e devastante come guilty pleasure di una platea critica totalmente malsana che lo irride apertamente a ogni apertura di coscia di Dakota e a ogni sculacciata di Christian.

 

Lui, lo dice subito, ci prova, “ci sto a lavorà”, dice sentitamente contrito a Ana rispetto al lasciar perdere le pratiche di torture sulle donne che lo attizzano e al suo atteggiamento da padrone fascistello con la ragazza nella vita di tutti i giorni.

 

Sì, vabbè, ci prova, ma poi se a lei mancano due spicci, lui tira fuori l’assegnuccio da 24 mila euro (“cosa vuoi che siano, li guadagno ogni 15 minuti”, fa poi da sborone), se la ragazza fa l’assistente schiavetta di un editor alla moda che ci prova pesantemente, Jack Hyde, interpretato da Eric Johnson, lui si compra tutta la casa editrice e poi caccia il poro Jack a calci in culo facendolo diventare un cattivo alla Joker. Insomma, ci prova, ma non è che ce la faccia proprio.

scena della docciascena della doccia

 

E lei, anche se dice che vuole la sua libertà, poi non fa che togliersi le mutande, anche al ristorante, si fa toccare da lui con una mano su per cosa vi immaginate in ascensore, si china con le chiappe in su ogni volta che può, entra nella sala rossa delle torture con la scusa di dare un’occhiata e poi si adatta anche al divarica-cosce di lui che la rigira come una sogliola.

 

Visto che non c’è molto da fare fra i due senza scivolare nell’hard, ma non è il caso, spuntano dei cattivi dal passato e dal futuro. Certa Leila, ex schiava del sesso di lui, vuole eliminare la rivale e le si presenta con la faccia a pezzi e una voglia di uccidere palese in ogni luogo. La parrucchiera Elena, ciò che fu un tempo Kim Basinger, è umiliata nel ruolo di vecchia carampana bionda che un tempo fu la Mrs Robinson di Christian, “tu mi hai insegnato a scopare, ma Ana mi insegnato a amare!”) e ora non ci vuole stare in questo ruolo. Verrà cacciata da casa Grey a male parole e coverà vendette terribili.

 

piu sesso ad ogni capitolo di 50 shadespiu sesso ad ogni capitolo di 50 shades

Jack Hyde, invece, umiliato con un calcio nelle palle da Ana e un calcio in culo metaforico dalla sua casa editrice per aver osato farsi la ragazza, si prepara a qualcosa che vedremo nell’ultimo episodio. “Per tutte le sue deficienze strutturali e psicologiche è difficile non divertirsi col film”, scrive Guy Lodge di “Variety”. Se i critici più sadici ridono come pazzi, le ragazze, almeno parte di quelle trashissime dell’anteprima romana che erano all’Adriano vestite come simil-Ane indossando veli e mascherine, sogneranno di incontrare il loro bel Christian pronto a infilar palline vaginali e a riempirle di abiti e di soldi.

grey ritrova anastasiagrey ritrova anastasia

 

Più o meno, per l’ideologia trumpiana del film, è la stessa cosa. Scordatevi qualsiasi idea visiva sofisticata alla Sam Taylor-Wood e godetevi il film in tutta la sua cafonaggine americana. Scordavo, malgrado Ana lavori nell’editoria e Christian si sia comprato la sua casa editrice, si vedranno si e no tre libri in tutto il film. Da oggi in sala in tutto il mondo. Meglio togliersi le mutande.

 

 

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