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Marco Giusti per Dagospia
Black Sea di Kevin MacDonald
Giù il periscopio! Non quello inutile di twitter, ma quello vero dei sottomarini. E preparatevi a affrontare una caccia al tesoro dei nazisti in fondo al mare, anzi in fondo al Mar Nero, con un sottomarino messo malissimo che fa acqua da tutte le parti, una ciurma di disperati di ogni lingua pronti a tagliarsi la gola ogni minuto, un buon comandante che cerca un riscatto morale, un traditore da individuare, un ragazzino al suo battesimo marino, la flotta russa che sorveglia le acque, una compagnia marittima priva di scrupoli e pericoli di ogni tipo. Benvenuti a bordo!
Ma più che ai grandi film sui sottomarini recenti, questo notevolissimo Black Sea, diretto dal Kevin MacDonald di L’ultimo re di Scozia, scritto benissimo da Dennis Kelly e interpretato da un Jude Law invecchiato ma molto in forma e da un cast tutto maschile veramente strepitoso, somiglia piuttosto a film come Il tesoro della Sierra Madre o Vite perdute o Sorcerer, cioè a avventurosi che si basano su due elementi. La caccia al tesoro e il gruppo maschile di disperati.
La loro rapacità, ogni volta, provocherà disastri. Ma l’importante è il ritmo costante dell’azione, provocato di solito dall’instabilità psicologica dei personaggi e dai pericoli esterni e un bel velo di tristezza a coprire tutto. Il sogno finale, il gran mucchio d’oro o di bigliettoni, servirà solo per far funzionare il meccanismo narrativo. Fortunato chi ci arriverà, però. Jude Law è il comandante Robinson, un uomo che ha perso tutto, moglie, figli e lavoro e cerca di arrivare all’oro dei nazisti, in fondo al Mar Nero, per riscattare una vita sbagliata.
Gli altri mercenari che si porta dietro in questa sciagurata impresa non sono tanto diversi. Ben Mendehlson è Fraser, un sommozzatore col coltello affilato che non vede di buon occhio i colleghi russi imbarcati con loro. Scoot McNairy è Daniels, ambiguo personaggio che è riuscito a portare i soldi necessari per mettere in piedi l’operazione e pagare il sottomarino.
Ma è grandiosa anche la ciurmaglia russa, Konstantin Khabenskiy, Sergey Puskepalism Sergey Veksler e Sergey Kolesnikov. Li unisce l’odio contro le compagnie marittime che li hanno sfruttati per anni e il gusto per l’avventura, ovviamente. Ma non sarà facile portare a termine questa missione. Sì, qualche cosa che non torna magari c’è, ma il film si vede con estremo piacere, è girato benissimo e tutto il cast funziona perfettamente. In sala dal 16 aprile.
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