RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Marco Giusti per Dagospia
bambola bigas luna valeria marini
Lo so. Per vedere i capolavori della serata, anzi, della nottata, come “Brutti di notte” con Franco e Ciccio, dovete aspettare fino all’1,25 su Cine 34, per “Bambola” di Bigas Luna con Valeria Marini in mezzo alle anguille e ai maschioni addirittura fino alle 2, 50 su Rete4. Perfino per “Camorra” di Pasquale Squitieri con Fabio Testi, Jean Seberg e Raymond Pellegrin, geniale pre-Gomorra, l’appuntamento è su Rai Movie alle 3, 10. Uffa!
In prima serata, alle 21 e dintorni, posso consigliarvi qualche buon vecchio film, come “La legge del signore”, primo film di William Wyler a colori nel lontano 1956 con Gary Cooper, Anthony Pekins e Dorothy McGuire che fanno una famiglia di quaccheri in mezza alla Guerra Civile americana nell’Indiana.
Era il film preferito di Ronald Reagan, al punto che ne regalò una copia in vhs a Gorbaciov quando venne in visita da presidente. E l’autrice del romanzo, Jessamyn West, era cugina di secondo grado di Richard Nixon, anche lui quacchero.
il professor dottor guido tersilli
Ricordo che quando lo vidi, convinto che fosse un western pieno di sparatorie, rimasi malissimo che Gary Cooper si rifiutasse di sparare ai sudisti. Ma così rimasero un po’ tutti gli spettatori, visto che il film andò malissimo.
Leggo che nel ruolo della moglie di Gary Cooper doveva esserci Maureen O’Hara, ma John Ford, che l’aveva scelta come protagonista dei suoi film, chiamò Wyler e la tolse dal film. Così arrivò Dorothy McGuire, che non piaceva per nulla a Cooper.
Posso consigliarvi anche, su Tv2000 alle 21, 10, l’adorabile “In licenza a Parigi” di Blake Edwards con Tony Curtis, ufficiale accuratamente scelto tra 104 militari scapoli chiusi in una base artica top secret per un anno che ha vinto tre settimane di licenza a Parigi con la in up Sandra Roca, cioè Linda Cristal, sotto la sorveglianza della psicologa militare Janet Leigh. Ci sono anche Keenan Wynn e Marcel Dalio. Non lo vedo dagli anni’60.
il professor dottor guido tersilli 1
O il sempre attuale, meglio di una puntata di Report sulla malasanità, “Il professor Dottor Guido Tersilli, primario della clinica di Villa Celeste dell’Amore Misericordioso, convenzionata con le mutue”, di Luciano Salce con Alberto Sordi come Tersilli, Evelyn Stewart alias Ida Galli come sua moglie, Alessandro Cutolo come ricco suocero palazzinaro, Nanda Primavera come vecchia madre di Tersilli, Ira Furstenberg come bella dietologa e il conte Giovanni Nuvoletti come chirurgo playboy.
E poi Pupella Maggio, Sandro Dori, Sandro Merli. Non lo vede da allora, ma faceva ridere. Nuvoletti prima di operare aspetta la firma sull’assegno, Sordi va in clinica con la Maserati. C’è pure Lino Banfi in un ruolo minimo.
Magari meno riuscito de “Il medico della mutua” di Luigi Zampa, che era davvero esplosivo, ma la critica alle cliniche private e al sistema sanitario italiano, come si è visto soprattutto in Lombardia, è ancora valida. Gli italiani adorano i Tersilli, si sa. E i legami tra palazzinari e primari è una storia vecchia ma non sepolta. Ma un bel film sul sistema sanitario lombardo, a quando?
Vedo che ci sono ben due film di Tony Scott, “Déjà vu” con Denzel Washington, Paula Patton e Val Kilmer su Nove alle 21, 25, e “Nemico pubblico” con Will Smith, Gene Hackman, Jon Voight, Lisa Bonet a seguire sullo stesso canale alle 23, 55.
Credo che Tony Scott sia il regista perfetto per ogni tipo di quarantena. Riesce a prenderti immediatamente e non schiodi dal divano nemmeno per andare in bagno un attimo. Come ho detto, la notte offre le sorprese maggiori.
stefano dionisi e valeria marini in bambola
A cominciare dal bel noir “Lo zingaro”, scritto e diretto da José Giovanni con Alain Delon, anche produttore, ancora in forma, che per fare lo zingaro si fa crescere i baffi, Annie Girardot, Marcel Bozzuffi, Paul Meurisse, Renato Salvatori, Rai Movie all’1, 20. José Giovanni non sarà stata Melville, ma sapeva costruire bene le storie.
Ma il film del giorno, come ben sappiamo, è “Bambola” di Bigas Luna, che venne sciaguratamente presentato a Venezia nel 1996 e ricoperto di fischi. Non solo c’ero, ma registrai anche i fischi finali per Blob. Bambola/Marini, qua al suo massimo storico, è quasi una brava ragazza che vive in un barcone-ristorante-casa in quel di Comacchio con la mamma Anitona e un fratello gaio biondo davvero eccessivo interpretato da Stefano Dionisi.
Quando finisce in galera il neo fidanzato di Bambola, certo Settimio, interpreto da Manuel Bandera, le cose si complicano, perché Dionisi si innamora perdutamente di Settimio mentre Bambola finisce stalkerata dal suo cattivissimo compagno di cella, un pelatone interpretato da Jorge Perrugorria in un ruolo difficile da dimenticare.
il culo di valeria marini in bambola di bigas luna
Anche perché su dare alle donne ha le idee piuttosto chiare (“minchia, minchia, minchia e botte”).
Dopo aver inviato simpaticamente un par di mutande zozze a Bambola e essersela fatta già in prigione, Perrugorria esce di carcere e si presenta voglioso e animalo sul barcone di Bambola.
E lì arriveremo alla scena clou del film, cioè la scopata con le anguille.
Dove quelle che davvero rischiamo qualcosa, a parte gli spettatori, sono le anguille. Alla fine l’amore gaio trionfo e le anguille finiranno in pentola. Capolavoro totale, ma Bigas Luna ricordo che era il più divertito di tutti a Venezia.
“Brutti di notte” di Gianni Grimaldi, Cine 34 all’1, 25, è una parodia piuttosto fedele di “bella di giorno” di Luis Bunuel con Franco Franchi nel ruolo di Severine, cioè di Catherine Deneuve. Così Franco, mal sposato con la brutta e baffuta Rosaspina (“più spina che rosa…”), sogna frequentemente torture e frustate da parte del fratello della moglie, Ciccio, che vive con loro senza far nulla.
A Rosaspina, dottoressa di successo, spetta quindi di mantenere marito e fratello, che si considera “macilento”.
Per capire da cosa derivi il malessere di Franco, lo manda dallo psicanalista, il dottor Federzotti che, dopo averlo analizzato ("Si rilassi e si distenda, si distenda e si rilassi"), gli spiega che è vittima di un complesso nato dai baci estorti, da piccolo, da femmine di cattivo aspetto.
Ma il titolo e il manifesto con Franco nudo a imitazione di Catherine Deneuve valgono tutto. Sarebbe da rivedere anche “I prepotenti” di Mario Amendola con Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Nino Taranto, Cine 34 alle 3, 05, per non parlare di “Gli amanti dei cinque mari” di John Farrow con John Wayne e Lana Turner, o “Ulisse contro Ercole” di Mario Caiano con Georges Marchal, Mike Lane, Dominique Boschero, Cine 34 alle 4, 30, o il sontuoso “La storia vera della signora delle camelie” di Mauro Bolognini con un megacast, Isabbelle Huppert, Gian Maria Volonté, Fernando Rey, Bruno Ganz, Clio Goldsmith. C’è pure Hal Yamanuchi. E a noi sembravano film di produzione media…
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