COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Marco Giusti per Dagospia
margaux hemingway stupro (lipstick)
Pieno di film stasera in chiaro. Alcuni anche poco visti. Il film più stracult della serata, anzi della nottata, imperdibile per i fan della Hollywood Babylonia è “Stupro” o “Lipstick”, Rete 4 alle 2,05, diretto nel 1976 da Lamont Johnson, megaflop ideato e prodotto da Dino De Laurentiis per l’esordio della bellissima Margaux Hemingway quando, a 21 anni, era in cima all’olimpo delle modelle.
margaux hemingway stupro (lipstick)
La prima a firmare un contratto, da Fabergé, per un milione di dollari. Il successo, copertine di Vogue, Time, Elle, Cosmopolitan, il cinema, lo Studio 54 con Halston e Liza Minnelli.
Ma a 42 anni, quando il suo corpo venne ritrovato nella sua casa ufficio di Santa Monica, morta probabilmente qualche giorno prima per overdose di Phenobarbitol, Margaux Hemingway da tempo non era più la stella che era stata poco tempo prima. Nipote di Ernest Hemingway, figlia di Jack Hemingway, nata a Portland, in Oregon nel 1954 e vissuta in una fattoria a Ketchum, Indiana, era da subito stata notata per la sua bellezza e il suo nome. La moda e la pubblicità le dette una popolarità che non si sarebbe aspettata.
eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna
Dino De Laurentiis cercò di farla decollare come attrice di cinema e la impose da protagonista di un film forte sulla violenza alle donne come questo “Lipstick”, che in Italia si intitolò “Stupro”.
Ma i critici notarono di più la sorellina quindicenne Mariel, che fece davvero una sua carriera, una sessantina di titoli a cominciare da un bel ruolo in “Manhattan” di Woody Allen, che le fruttò una nomination agli Oscar, mentre trovarono lei non così adatta a recitare. “Lipstick” fu un insuccesso epocale, che la spingerà a frequentare il cinema italiano di genere di serie B. Amen.
In prima serata su Cine 34 alle 21 invece avete la commedia supertrash di Castellano&Pipolo “Mia moglie è una strega” con Renato Pozzetto alle prese con la streghetta Eleonora Giorgi, allora signora Rizzoli, ma ruba la scena a tutti e a tutte Helmut Berger in calzamaglia come effeminato diavolone Asmodeo, una sorta di Mago Zurlì quasi invedibile. Attenti a riconoscere Maria Grazia Cucinotta tra le diavolesse e Jimmy il Fenomeno come barista.
eleonora giorgi mia moglie e una strega
“Collateral Beauty” di David Frankel, Iris alle 21, è un polpettone lacrimoso dove il pubblicitario Will Smith si isola dal mondo dopo una tragedia personale, ma i suoi colleghi elaborano un assurdo piano per riportarlo alla realtà. Grandissimo cast, Kate Winslet, Helen Mirren, Keira Knightley, Edward Norton, totalmente sprecato in ruoli assurdi.
Gli stessi critici americani avevano stroncato senza pietà il film che, uscito a Natale, dopo l’esordio nientepopodimeno che al Festival di Dubai, aveva incassato 27 milioni di dollari in patria con 37 milioni di budget. Un flop. E il più basso incasso mai registrato da un film con Will Smith.
Temo che non sia meglio “Uno strano caso” di Emile Ardolino, Paramount alle 21, 10, con Robert Downey Jr che va in Paradiso e torna sulla terra e incontra Cybill Sheper… Ho già cambiato, grazie. “Via dall’incubo” di Michael Apted, Rai Movie alle 21, 10, vede Jennifer Lopez, bella cameriera che si innamora dell’uomo della sua vita, Billy Campbell, ma presto scopre che non ha una doppia personalità. Proverà a scappare, ma lui la perseguita. Mi sa che l’abbiamo già visto, eh?
Siamo dalle parti delle scuole con alunni difficili che abitano in quartieri difficili e non hanno così voglia di studiare con “Freedom Writers” di Richard Lagravenese con Hilary Swank, Patrick Dempsey, Scott Glenn e Imelda Staunton, Tv2000 alle 21, 10. Bel cast.
Su Italia 1 alle 21, 20 avete un buon action con Tom Cruise, “Jack Reacher: Punto di non ritorno” diretto da Edward Zwick, su Spike alle 21, 30 la seconda avventura del mitico Ace Ventura, cioè Jim Carrey veterinario finito in Africa, “Ace Ventura – Missione Africa”, diretto da Steve Oedekerk con Simon Callow e Sophie Okonedo. Devo dire che quando l’ho visto mi aveva molto divertito.
eleonora giorgi mia moglie e' una strega
Tutto vostro il kolossal thriller di Ron Howard “Inferno”, il terzo della trilogia legata ai personaggi ideati da Dan Brown, con Tom Hanks, Felicity Jones, Ben Foster, Omar Sy, Irrfan Khan, Sisde Babett Knudsen, Tv8 alle 21, 30. “Inferno”, che ebbe una presentazione renzianissima a Firenze nel 2016 che in molti ricorderanno, fu un flop in America, visto che alla sua prima settimana le prese pesantemente dalla cazzatona nera “Boo! A Madea Halloween” di Tyler Perry.
Per Ron Howard e Tom Hanks fu un disastro perché sanciva la fine della saga dei film tratti dai terribili romanzi di Dan Brown.
In seconda serata, Cine 34 alle 23, l’oscuro thriller sub-vanziniano “La morte è di moda” diretto da Bruno Gaburro col nome di Joe Brenner e con un ormai vecchio Anthony Franciosa, Miles O’Keefe, Teresa Leopardi e Maria Giulia Cavalli. Mai visto.
Su Iris alle 23, 10 trovate “Il principe del deserto” di Jean-Jacques Annaud con Antonio Banderas, Mark Strong, Tahar Rahim e Feida Pinto. Disastroso adattamento di un romanzo un po’ fumoso sui social media di Dave Eggars “The Circle”, Rai Movie alle 23, 10, diretto da James Ponsoldt con Emma Watson e Tom Hanks magari verrà recuperato tra una decina d’anni. Oggi mi sembra una perdita di tempo.
Non è affatto male invece “The Accountant” di Gavin O’Connor, anche se Ben Affleck non ha il phisique du rol per fare il genio matematico che lavora per le associazioni criminali che si trova in una serie di brutti guai, Italia 1 alle 23, 45.
“Nudo di donna”, su Cine 34 alle 00, 50, è un disastroso mistery veneziano con Nino Manfredi e Eleonora Giorgi, che ha una storia produttiva abbastanza disastrosa. Scritto da ben sei sceneggiatori, ci sono anche Age e Scarpelli, era un progetto che Manfredi voleva realizzare da tre anni.
Prima doveva girarlo Giuliano Montaldo, poi Mario Monicelli, poi arriva Alberto Lattuada, che non aveva mai lavorato con lui. Lattuada gira tutte le scene a Venezia, che rimangono sue, e poi lascia il film quando devono girare gli interni a Roma, perché non regge più il rapporto conflittuale con Manfredi. “Voleva fare lui la regia”, disse all’epoca Lattuada, “ed io in questi termini non potevo più lavorare.
un genio, due compari, un pollo
Gli lascio ora completamente il film, con tutto il materiale da me girato, che ovviamente provvederà lui ora a montare per l’edizione finale. No, non ci saranno azioni legali: la mia posizione è chiara. Io me ne vado. Preferisco tutelare i miei nervi che erano allo stremo, che la mia posizione di autore. Non mi era mai capitato un fatto simile, pur avendo lavorato con numerosi attori di spicco, ma basta citare la Magnani, Fabrizi, Tognazzi”.
jack reacher punto di non ritorno
Magari è da vedere “The Young Victoria”, Rai Movie all’1, 05, diretto dal canadese Jean-Marc Vallée con Emily Blunt, Rupert Friend, Paul Bettany, Miranda Richardson, Iris all’1, 40.
Rai Uno all’1, 55 presenta il primo film di Emanuele Crialese, “Once We Were Strangers” con Vincenzo Amato. Subito dopo girerà “Respiro” in Italia. Non ho visto neanche il drammatico “Being Flynn” di Paul Weitz con Robert De Niro, Julianne Moore e Paul Dano tratto dal romanzo autobiografico di Nick Flynn ”Un’altra notte di cazzate in questo schifo di città”. Sembra che sia buono.
Per i fan del cinema di genere arrivano l’erotico letterario di Aldo Lado “La disubbidienza” con Stefania Sandrelli, Teresa Ann Savoy, Mario Adorf, Marie Joesé Nat, Rai Movie alle 3, 20, il demoniaco veneziano di Ugo Liberatore “Nero veneziano” con il piccolo Renato Cestié nel ruolo di un bambino che vede il Diavolo in Fabio Gamma, Rena Niehaus come sua sorella che rimarrà misteriosamente incinta, Yorgo Voyagis, Ely Galleani, Rete 4 alle 3, 35.
un genio, due compari, un pollo
Arrivano poi, a chiudere la nottata, l’eurospy di Umberto Lenzi “A 008 operazione sterminio” con Alberto Lupo, Ingrid Schoeller e Dina De Santis, Cine 34 alle 4, fu un disastro anche perché Alberto Lupo non era credibile come agente segreto, e il western diretto da Damiano Damiani e prodotto e supervisionato da Sergio Leone “Un genio, due compari, un pollo” con Terence Hill, Miou-Miou, Robert Charlebois e Klaus Kinski, che non funzionò allora e non funziona ora.
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