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LA VENEZIA DEI GIUSTI - “ON THE JOB: THE MISSING 8”, THRILLER FILIPPINO CHE UNISCE VIOLENZA ESTREMA A UN TONO SCANZONATO, NON È SOLO IL FILM PIÙ LUNGO DELLA MOSTRA COI SUOI 208 MINUTI, CIOÈ TRE ORE E MEZZO, MA ANCHE IL PIÙ STRAVAGANTE – ANCHE SE NOI LO VEDIAMO IN VERSIONE LUNGA, SI TRATTA IN REALTÀ DI UNA MINISERIE HBO RIUNITA INSIEME PER IL FESTIVAL. NIENTE MALE, MA UN PO' UNA MAZZATA FINALE PER I POVERI CRITICI DOPO DIECI GIORNI DI MATTONATE... - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Diciamo che non è solo il film più lungo della mostra coi suoi 208', cioè tre ore e mezzo, ma anche il più stravagante questo "On the Job: The Missing 8" diretto da Erik Matti e scritto da sua moglie Michiko Yamamoto, thriller filippino ispirati a veri fatti di cronaca che unisce violenza estrema a un tono scanzonato.
Matti, prolifico regista di film d'azione alquanto celebrato in patria, aveva colpito la critica internazionale quando si presentò col primo "On the Job" alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes nel 2013.
Allora il film era costruito partendo dal fatto di cronaca di delitti commessi da gangster chiusi in carcere che la polizia faceva uscire di notte come killer. Questo secondo "In the Job", come spiega il sottotitolo, "The Missing 8", punta alla storia di otto giornalisti scomparsi che sono stati uccisi per ordine del sindaco corrotto, sepolti in un campo e considerati dispersi.
Nel 2009 nelle Filippine, come racconta il film, durante la campagna elettorale vennero uccise 58 persone e ben 32 erano giornalisti che avevano svelato i segreti dei politici corrotti. Ma tornano, come nel primo film, anche i carcerati killer che escono di notte pronti a uccidere.
Protagonista è un buffo giornalista radiofonico, Sisoy detto lo Zio, interpretato da John Arcella, che cerca di barcamenarsi tra verità che non può dire e la sudditanza al sindaco. Quando gli otto giornalisti del La Paz News verranno trovati morti deciderà che è arrivato il tempo di schierarsi.
Contemporaneamente seguiamo le azioni di Roman, Dennis Trillo, carcerato col nasone alla Carletto Delle Piane, massacrato dalle guardie che deciderà di tradire gli uomini del sindaco. Anche se noi lo vediamo in versione lunga, si tratta in realtà di una miniserie HBO riunita insieme per il festival. Niente male, ma un po' una mazzata finale per i poveri critici dopo dieci giorni di mattonate...
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