DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Venezia - Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone
Marco Giusti per Dagospia
Lucrezia Martel roman polanski
Già guerra, ancor prima di vedere il film di Roman Polanski, J’accuse, tra i detrattori del regista, definiti malamente nelle note della produzione “neofemministe maccartiste”, e i suoi difensori. Aiuto! Prima, vediamo il film e poi cerchiamo di uscire da questo casino, che mi sembra soprattutto assurdo pensando agli 86 anni del regista e a tutto quello che ha già pagato nella sua vita.
Certo non hanno aiutato le dichiarazioni di Lucretia Martel, che ha poi dovuto chiarire di essere stata travisata dai giornalisti. Mentre i critici internazionali esaltano i due primi film americani in concorso presentati ieri, Ad Astra di James Gray (“il capolavoro di Janes Gray”, “vedremo Pitt contro Pitt agli Oscar?”) e Marriage Story di Noah Baumbach (“il film più saggio di Baumbach”, “il film non perde mai il sense of humour e di assurdità”), arriva il primo dei tre film italiani del concorso, Il sindaco del Rione Sanità, diretto da Mario Martone e interpretato da Francesco Di Leva e Massimiliano Gallo.
EDUARDO DE FILIPPO - IL SINDACO DEL RIONE SANITA'
il sindaco del rione sanita' 3
E’ un Eduardo De Filippo in salsa Gomorra tra writer e rap. Ma anche così, il testo di Eduardo non solo non è affatto vecchio, ma offre al cinema una sceneggiatura di costruzione complessa e perfetta come raramente se ne vedono nel nostro cinema. Insomma, il film di Martone, una piccola produzione che nasce dalla commedia messa in scena due anni fa da una compagnia marginale, il Teatro Nest di San Giovanni a Teduccio, con Francesco Di Leva protagonista e Martone regista, su idea dello stesso attore, è una specie di miracolo.
Perché non era facile trasportare ai giorni d’oggi, nella Napoli delle gang, il testo di Eduardo, scritto nel 1960 e messo in scena nel 1964. E era ancora più difficile realizzarlo con un cast in gran parte di non attori messi insieme con passione da Francesco Di Leva, già in luce in coppia con Marco d’Amore in Una vita tranquilla assieme a Toni Servillo, ma poi confinato inutilmente nella commedia.
il sindaco del rione sanita' a teatro
Per non parlare, infine, del rischio di fare del teatro filmato, cosa che invece Martone riesce a evitare piuttosto bene, giocando su set differenti e aprendo due scorci sulla città. Va detto che già lo spettacolo teatrale era favoloso e anche lì Francesco Di Leva dominava la scena nella versione moderna di Don Antonio Barracane, il sindaco del Rione Sanità, anche se riusciva a far emergere tutti i suoi giovani attori del Teatro Nest ai quali si univano un magistrale Massimiliano Gallo come Don Arturo Santaniello e un altrettanto bravo Roberto Di Francesco come ‘o Professore.
il sindaco del rione sanita' 1
Martone stringe ancora un po’ i tre atti della commedia di Eduardo, che come è risaputo si ispirava alla figura di tal Campoluongo, denominato appunto come sindaco del Rione Sanità ai tempi di Totò e di Eduardo. E riprende tutto l’affiatato cast del suo spettacolo limitandosi a una regia che sia rispettosa sia della costruzione del testo che della freschezza della recitazione.
il sindaco del rione sanita' 2
Forse non pensato come opera né maggiore né personale, il film uscirà solo quattro giorni in sala, sembra, questa sua versione del testo di Eduardo brilla tra i suoi film più riusciti e lancia come star lo strepitoso Francesco Di Leva, uno dei pochi attori teatrali napoletani non coinvolti nel successo di Gomorra, film e serie. Ma dopo questo ritratto esplosivo di Don Antonio Barracane non sarà facile dimenticarlo. Certo. Rispetto allo stesso Eduardo, che lo interpretò negli anni ’60 o a Anthony Quinn, che lo portò al cinema nel 1997 in una non memorabile produzione dei fratelli Avati, Di Leva ne fa un boss intelligente e moderno di oggi, tutto vestito di nero e sempre armato, che cerca di amministrare la giustizia a modo suo nel rione.
MARCO D'AMORE FRANCESCO DI LEVA UNA VITA TRANQUILLA
Un boss degli anni di Gomorra, ovviamente. E questo è più forte qui che non a teatro, anche se poi grazie alla forza del testo andiamo proprio da un’altra parte rispetto a Gomorra e alla Napoli violenta di oggi. A un ragionamento sulla giustizia, ad esempio. O alla chiusura scenica e morale di tutti i file aperti nel corso della storia. Bravi tutti.
il sindaco del rione sanita' a teatro 3FRANCESCO DI LEVAmartone il sindaco del rione sanitàil sindaco del rione sanita' a teatro 1il sindaco del rione sanita' a teatro 4il sindaco del rione sanita' a teatro 2il sindaco del rione sanita' 1
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – VIVENDI VENDE? I CONTATTI TRA BOLLORÉ E IL FONDO BRITANNICO CVC VANNO AVANTI DA TRE…
FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…
DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN…
COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…