DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Giusti per Dagospia
Pasqua e Pasquetta sono finite. Franceschini ha pure tolto la censura, un po’ tardi, eh?, ma non può certo rimettere a posto i film tagliuzzati da censura e pruriti vari che vediamo in tv. Quindi vedetevi, come sono sono, i capolavori trash della nottata, come “Decameroticus” di Pier Giorgio Ferretti con Orchidea De Santis, Gabriella Giorgelli, Riccardo Garrone, Rete 4 alle 3 seguito dal volgarissimo ma davvero poco visto “Da Scaramouche or sei vuoi l’assoluzione baciar devi sto cordone” di Gianfranco Baldanello con Stelvio Rosi, Mario Brega e Dada Gallotti.
da scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordone 3
Censura e autocensura colpirono due grandi film comici che vedremo in prima serata, “Il vigile” di Luigi Zampa con un Alberto Sordi strepitoso, Vittorio de Sica, Sylva Koscina, Marisa Merlini, Cine 34 alle 21, e “Baciami stupido” di Billy Wilder con Kim Novak, Ray Walston, Dean Martin e Felicia Farr, Tv2000 alle 21, 10.
Il primo perché osava colpire con un taglio da commedia all’italiana proprio di Zampa un caso recentissimo di malcostume italiano, quello del romanissimo e inflessibile vigile Meloni, terrore delle strade, che aveva osato fare multe assurde e colpire perfino il sindaco.
dean martin, ray walston kim novak baciami stupido
Il secondo perché aveva osato mettere in scena, coi mezzi della commedia brillante, un caso di prostituzione piuttosto abituale in ogni società per far carriera con un potente. L’idea, che era inoltre dell’italiana Anna Bonacci, vedeva un piccolo compositore di provincia, Ray Walston, spingere la bella prostituta Polly The Pistol alias Kim Novak, presentata come sua moglie, nelle braccia della star Dino, cioè Dean Martin.
Grazie a questo, forse Dino avrebbe cantato una sua canzone portandola al successo. Il film, pensato da Billy Wilder per Peter Sellers, Frank Sinatra, Marilyn Monroe e Shirley MacLaine, perse tutti i pezzi, a cominciare dalla povera Marilyn e da Peter Sellers, che sul set venne colpito da un attacco di cuore.
“Attacco di cuore?”, disse Wilder, “devi averlo un cuore per avere un attacco di cuore!”. Alludendo a un Peter Sellers che aveva massacrato chiunque sul set. Il film, pur senza questo cast strepitoso, ma Dean Martin e Kim Novak sono meravigliosi, è lo stesso molto bello, anche se soffre proprio dell’amarezza della situazione proposta da Wilder.
L’amarezza scompare, invece, nella macchina perfetta de “Il vigile”, che Zampa e Sordi portano a livelli di commedia e di divertimento mai visto. Anche se il film dovette essere girato fuori Roma, per non disturbare il corpo dei vigili.
Ricordo carino, ma non bello “Il grande giorno di Jim Flagg” di Burt Kennedy, Iris alle 21, tardo western pensato per John Wayne, che venne sostituito da Robert Mitchum, come sceriffo che si associa a un vecchio bandito, George Kennedy, per combattere i giovani smidollati del posto. Bel cast, David Carradine, il vecchio John Carradine, Martin Balsam, Tina Louise, ma in pieno trionfo di Leone&Co., non era proprio un film che ci potesse piacere.
il grande giorno di jim flagg 2
A un pubblico più sofisticato potrà piacere “Il cliente” di Asghar Farhadi, Rai 5 alle 21, 15, dove, in quel di Teheran, un uomo, che non è suo marito, è entrato nella casa di Rana e l’ha vista nuda mentre si faceva la doccia. Magari è successa anche qualche altra cosa, ma non lo sappiamo perché lei è svenuta e non ricorda.
Il marito, Emad, è disperato e indaga su chi possa essere stato. Rana perde qualsiasi allegria che aveva dimostrato fino a lì. E ci si prepara alla vendetta. Forte di ben due grandi premi al Festival di Cannes, migliore sceneggiatura e miglior attore protagonista, Shabab Hosseini, è un ottimo film dell’iraniano Asghar Farhadi, autore dei notevoli Una separazione e Il passato e grandissimo sceneggiatore e raccontatore di storie.
orchidea de santis decameroticus
Il cliente, per il quale dice di essersi ispirato un po’ da Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, è più difficile da seguire e da capire da un pubblico europeo perché tocca temi legati al sesso e alla privacy che noi viviamo in maniera diversa. Basterebbero tutte le scene di doccia del cinema italiano con altrettanti guardoni per demolire la situazione drammatica del film di Farhadi. Ma siamo nella Teheran di oggi e non a Trani o a Martina Franca negli anni’70.
Non è tra i migliori film di Tony Scott, invece, “Man on Fire”, Nove alle 21, 25, che vede l’ex agente della Cia Denzel Washington bodyguard di una ragazzina di 9 anni, Dakota Fanning in quel di Città del Messico. Grande cast, però, Christopher Walken, Mickey Rourke.
“Miss Bala” di Catherine Hardwicke, invece, Rai 4 alle 21, 25, è la versione hollywoodiana di un bel film messicano, scritto e diretto da Gerardo Naranjo con irene Azuela, violentissimo e di grande ritmo su una bella ragazza che vuole vincere un titolo di bellezza e si ritrova in mezzo a sparatorie e massacri.
Si salva solo grazie alla protagonista, Gina Rodriguez. Sarebbe da vedere “C’est la vie” di Eric Toledano e Olivier Narache, Rai Movie alle 23, solo per rivedere Jean-Pierre Bacri, grande attore e sceneggiatore francese scomparso lo scorso gennaio.
Cine 34 alle 23, 15, ripropone “Quelle strane occasioni”, tre episodi diretti da Luigi Magni, Nanni Loy e Luigi Comencini. Quello di Comencini, con Alberto Sordi prelato che si ritrova chiuso in ascensore a ferragosto con una conturbante Stefania Sandrelli è uno dei migliori episodi in assoluto della commedia all’italiana.
Quello di Nanni Loy con Paolo Villaggio venditore di castagnaccio a Berlino che viene lanciato come bomba dell’hard perché è superdotato venne massacrato al tempo, ma è piuttosto divertente. C’è anche una Valeria Moriconi che si spoglia in continuazione. Ricordo come decisamente buono “Casomai” di Alessandro D’Alatri, Rai Movie all’1, il film che lanciò Fabio Volo nel cinema, qui in coppia con Stefania Rocca. Era una bella commedia civile, scritta da Anna Pavignano e dallo stesso D’Alatri.
E nel ruolo del prete c’era Gennaro Nunziante, futuro regista di Checco Zalone. A seguire, su Cine 34, “Night Club” di Sergio Corbucci con Christian De Sica, Mara Venier, una sorta di ricostruzione di una notte a Via Veneto negli anni ’60. Non riuscitissima, ma molto divertente. Da ulo la Gerini giovane.
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