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DAGOREPORT: “L’AMICA GENIALE”
Oggi è l’unico giorno in cui l’entourage di Elena Ferrante, la scrittrice anonima che non vuol far parlare di sé i media, non ha ancora costruito una notiziola da dare in pasto ai giornali. L’altro ieri, su Facebook, la pseudo Ferrante aveva aperto un profilo per dare l’addio alla scrittura: “L’Amica geniale (geniale secondo lei ndr) è stato il mio ultimo libro, sento di aver raccontato tutto quello che era possibile raccontare”, aveva scritto.
Accipicchia: ora come faremo? Ma appena il tempo di leggere il flash e ieri è arrivata la smentita della casa editrice e/o: “La lettera di addio di Elena Ferrante è un fake” hanno scritto Sandro Ferri e Sandra Ozzola marito&moglie di e/o, menti strategiche del caso Ferrante. Siamo salvi.
Quattro giorni prima, invece, eravamo stati raggiunti dalla notizia che Elena Ferrante aveva dato per la prima volta “di persona”, un’intervista. Però l’aveva data per interposta persona, ovvero non a un giornalista in carne ed ossa ma ai suoi editori, Sandro Ferri e Sandra Ozzola marito&moglie di e/o. E non in Italia, che fa sfigato, ma in America (che differenza c’è se è tutto nascosto?).
SERGIO CASTELLITTO E MARGARET MAZZANTINI SUL SET DI VENUTO AL MONDO
Prima ancora c’era stata l’autocandoidatura allo Strega della scrittrice nascosta che non vuole i media, con smentita successiva e con successiva specifica che anche uno sconosciuto può partecipare ecc ecc… Il tutto spinta alla candidatura da due stelle notoriamente lontane dai media, la coppia Saviano&Battista che qualcosa in comune devono pure avere (ah saperlo!).
Chi sia la strega Ferrante è noto al punto che l’AdnKronos ha lanciato un concorso nel quale si chiedeva ai lettori chi fosse. Sei i candidati: Linda Ferri; Guido Ceronetti; la coppia Domenico Starnone-Anita Raja; Anita Raja da sola; Goffredo Fofi; Mario Martone. La scelta del popolo di Internet, guarda caso, è caduta su Anita Raja per il 48%; se si aggiunge il 28% ottenuto dalla Raja in coppia col marito Starnone si arriva a un 76%. Compatibile Watson, come si dice oggi.
Anita Raja (1953) non ha dato molto alla letteratura né la letteratura a lei. Pur non venendo da una formazione di germanista, è stata traduttrice di Christa Wolf. Come riportato in una nota relativa a un convegno, Raja “trova nella letteratura tedesco-orientale e nella figura intellettuale della Wolf un tramite privilegiato per recuperare il rapporto con la lingua materna (la madre ebrea originaria della Prussia orientale, scontava la sopravvivenza alla shoah con un silenzio pressoché completo sugli anni della propria giovinezza e la scelta di non parlare più il tedesco)”.
L’idea di partecipare a un premio nascosto ha precedenti analoghi: Romain Gary si è aggiudicato due volte il Goncourt, prima a nome Gary, poi firmandosi Émile Ajar: all’anagrafe si chiamava Roman Kacew, ebreo-russo nato a Vilnius.
Il pedigrée, dunque, è salvo. La costruzione del consenso è attivissima. E il testo? Beh L'amore molesto è molto diverso da un fumettone come Non ti muovere. A noi sembra di leggere la Mazzantini della ditta Mazzantini&Castellitto, dove lei scrive storie strappalacrime di donne frignone e lui fa il film per la mogliettina. Con la Raja è la stessa miscela: la coppia di stregoni Raja&Starnone scrivono una storia strappalacrime, poi passano l’alambicco alla coppia di amici Raja&Martone, che ci fanno un film.
Venghino signori venghino al gioco delle coppie: questo è il teatrino della subletteratura de’ noantri. No, che dico! La Ferrante ha ottenuto successo negli Stati Uniti con un libro come Storia della bambina perduta. E come mai? Beh!, negli States credevano che dietro alla Ferrante si celasse la sua traduttrice, Ann Goldstein, la potente Goldstein! La quale, in un’intervista sulla scrittrice che detesta i media, ha detto di escludere che dietro alla misteriosa scrittrice possa celarsi un uomo perché non potrebbe capire le emozioni delle donne “con l'intensità e la profondità con cui li racconta Ferrante”. Un’esclusione di genere, insomma.
Più che una scrittrice che si nasconde dai media, la Ferrante è una streghetta che sfrutta il nascondimento per far parlare di sé. Più che una scrittrice nascosta è una “scrittrice” che dovrebbe andare a nascondersi.
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