eike schmidt emanuele aloia

GLI UFFIZI SEMPRE PIÙ SOCIAL - IL DIRETTORE SCHMIDT HA INVITATO A SUONARE NELLA SALA DEL BOTTICELLI IL CANTAUTORE EMANUELE ALOIA, CHE HA DEDICATO ALL’ARTE DIVERSE CANZONI E CONTA PIU’ DI 92 MILIONI DI STREAMING -  DOPO LA TROVATA CHIARA FERRAGNI E I MEME SULLA STORIA DELL’ARTE, SCHMIDT HA VOLUTO APRIRE UN PROFILO DEGLI UFFIZI SU TIKTOK...

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Da liberoquotidiano.it

 

eike schmidt

Gli Uffizi sempre più social e sempre più amati dai giovani. Lo dimostra l'inziativa per la Giornata internazionale dell'Arte che si è festeggiata lo scorso 15 aprile e che che ha fatto registrare al museo fiorentino numeri record. Il motivo è presto detto: il direttore Eike Schmidt ha invitato a suonare nella sala del Botticelli il cantautore Emanuele Aloia - che conta più di 92 milioni di streaming e 68,5 milioni di views con la sua musica - che proprio ai capolavori ha dedicato una canzone del suo ultimo album "La sindrome di Stendhal".

 

Ultimata la performance il direttore Schmidt ha illustrato la Primavera ad Aloja che è un grande appassionato d'arte. I suoi più grandi successi sono "L'urlo di Munch" e "Girasoli" e "Il bacio di Klimt".

 

Con la sua musica avvicina i giovani all'arte, che è poi l'obiettivo che si è dato anche Schmidt. È stato lui a voler aprire un profilo degli Uffizi su TikTok, uno dei social più frequentati dai ragazzi, con l'obiettivo di abbattere quel luogo comune che vede i musei, l'arte e la cultura come qualcosa di vecchio e poco interessante.

chiara ferragni agli uffizi

 

Ha portato Chiara Ferragni in quella stessa sala con il risultato di un  un +27% di afflusso tra gli under 25. Ha inventato un nuovo modo di raccontare la storia dell'arte attraverso un linguaggio usato dai giovani sui social: i meme (memorabile quello con Petrarca e Laura che ha avuto 35mila like). Il direttore è stato chiaro e noi studenti di storia dell'arte ringraziamo. C'è bisogno di superare la divisione tra antico e contemporaneo perché l'uno si nutre dell'altro. Non vediamo l'ora che gli Uffizi riaprano - ci sarà una ripartenza da brividi con quindici nuove sale da visitare - e perché no farci prendere anche noi dalla sindrome di Stendhal.

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