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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
VIDEO - GOLDEN GLOBE 2015
1. GOLDEN GLOBE 2015
Marco Giusti per Dagospia
golden globe 2015 presa in giro korea del nord 4
Ieri notte ai Golden Globe trionfano Boyhood di Richard Linklater, tre premi, miglior film drammatico, miglior regista, migliore attrice non protagonista, Patricia Arquette, e The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, miglior commedia. Birdman di Alejandro Inarritu si deve accontentare di miglior sceneggiatura e miglior protagonista, Michael Keaton.
Come previsto Juliane Moore stravince con la sua malata di Alzheimer come miglior attrice drammatica in Still Alice, Amy Adams come miglior attrice in una commedia in Big Eyes di Tim Burton. Eddie Redmayne è il miglior attore drammatico come giovane Stephen Hawkings in The Theory of Everything di James Marsh (da noi lo vedremo questa settimana).
golden globe 2015 presa in giro korea del nord 2
Michale Keaton è il miglior attore protagonista di una commedia in Birdman. Il miglior attore non protagonista è il caratterista J. K. Simmons in Whiplash. Miglior film straniero è il russo Leviathan di Andrey. Tra le serie e miniserie tv trionfano giustamente i grandi cattivi. Vincono Kevin Spacey per House of Cards, te pareva, e Billy Bob Thornton per Fargo.
Grandi sconfitti della serata molti film pensati per l’Oscar come Selma, The Imitation Game, Foxcatcher, che non vincono assolutamente nulla. Perfino l’astro emergente Benedicy Cumberbacht si è visto superare da un altro giovane attore inglese, Eddie Redmayne. Nulla a Steve Carrel e nulla al Jake Gillenhall di The Nightcrawlers, anche se la sorella Maggie ha vinto un premio nella sezione serie tv per The Honorable Woman.
golden globe 2015 presa in giro korea del nord 1
Juliane Moore, con Still Alice, stravince su Reese Whiterspoon, Wild, su Rosamund Pike di Gone Girl, un altro film che non vince nulla, su Felicity Jones, The Theory of Everything e su Jennifer Aniston, Cake. Non vince però nella sezione commedie, dove era candidata con Maps to the Stars di David Cronenberg (chiamala commedia…), premiato a Cannes, sulla emergente Amy Adams di Big Eyes.
Michael Keaton con Birdman batte fior di avversari come Ralph Fiennes, Bill Murray, Joaquin Phoenix e Christoph Waltz. Possibile che vinca anche l’Oscar. Come migliori attori non protagonisti sono stati premiati quelli meno baciati dal successo nella loro carrierta. Come J.K. Simmons, che vince su star come Robert Duvall e Edward Norton, che pure è bravissimo in Birdman. O come Patricia Arquette per Boyhood, dove è fenomenale, che batte un esercito di megastar come Meryl Streep, Keira Knightley, Jessica Chastain e Emma Stone.
Agli Oscar sarà un’altra battaglia. Come canzone, quella di John Legend per Selma vince su Lana Del Rey e Patti Smith. Tra i premi televisivi Maggie Gyllenhall batte star come Frances McDormand per Olive Kitteridge e Jessica Lange per American Horror: Freak Show. Billy Bob Thornton batte i grandi Matthew McConaughey e Woody Harrelson di True Detective, ma anche la sua co-star Martin Freeman di Fargo.
2.GOLDEN GLOBES. Fargo, Transparent e Boyhood trionfano. E purtroppo anche The Affair
Andrea Salvadore per http://www.americanatvblog.com
Tina Fey e Amy Poehler presentano per la terza e ultima volta i Golden Globes ed esordiscono annunciando che si premieranno solo film approvati dalla Nord Corea. Le due ragazze sono strepitose. Il loro “monologo a due” e’ divertente senza essere acido, che e’ la deriva imbroccata da tanti su questo palco in passato. Clooney il piu’ preso in giro, per la moglie con un curriculum piu’ pesante del suo.
Fargo vince tra le miniserie perche’ non si poteva premiare ancora True Detective e le sue stars. E cosi Billy Bob Thornton vince il premio per migliore attore in una miniserie. Il suo discorso e’ il migliore della serata, anche se devono venire ancora tutti gli altri. Thornton dice che “di questi tempi si può’ andare nei guai per avere detto cosa si pensa. Quindi, diro’ solo grazie”.
Subito dopo Lena Dunham non vince con Girls per attrice in una comedy. Ed e’ giusto cosi’.
Per le serie comedies vince TRANSPARENT (e non Girls ). Perche’ Dio c’e’. Sono mesi che dico che e’ la serie dell’anno. Amazon vince al primo colpo. E cosi’ sono serviti i grandi networks.
La busta con il vincitore della migliore canzone in un film ( vince Selma ) la apre Prince. E in sala parte un’ovazione (per Prince ).
Amy Adams vince con Big Eyes per “migliore attrice in comedy or musical”. Brava, bella. Sara’ Janis Joplin in un film, presto.
Patricia Arquette legge il ringraziamento, dopo essere stata premiata migliore attrice non protagonista in BOYHOOD, il film che dovrebbe vincere anche agli Oscar, se ancora qualcuno mastica cinema. La Arquette finisce dicendo che il ruolo piu’ bello della sua vita e’ quello di mamma dei suoi due figli. Lo so, vi fanno orrore queste cose. A me no, pazienza.
Jeffrey Tambor, grandissimo, vince per migliore attore con TRANSPARENT in una serie comedy. La dedica, da manuale, alla comunita’ transgender che ha ispirato la storia e il suo personaggio.
Maggie Gyllenhaal lascia il tavolo, che occupa con suo fratello Jake, per andare a ritirare il premio per migliore attrice in una miniserie ( BBC The Honorable Woman ).
Difficile scegliere tra lei e Frances McDormand ( HBO Olive Kitterdige ). Meritavano tutte e due.
Secondo previsioni, di cui non avevo voluto tenere conto, vince per migliore serie drama (uno dei premi piu’ importanti ) quella delusione di The Affair. Vince contro House of Cards, Game of Thrones, The Good Wife. Roba da pazzi. Si vede che chi ha votato, tutti, hanno un “affair” in corso. Insomma un casino. Premiata l’idea piu’ che la serie. Un’idea che assolve tutti.
Anche perche’ poi vincera’ come migliore attrice nelle serie drama la protagonista di The Affair, Ruth Wilson. Roba da pazzi due.
Ma subito dopo Kevin Spacey vince per migliore attore ( sempre nelle serie drama ) vendicando House of Cards. Vendicando anche se stesso, dopo otto nominations senza premi. E tira fuori un discorso commovente ( anche con un taglio per parolaccia ).
Arriva George Clooney a ritirare il premio alla carriera Cecil B. De Mille e ,tra una dedica alla moglie e una ai manifestanti di Parigi, capiamo cosa puo’ essere una serata come questa su NBC. Una cosa in cui si ride e si piange. Una cosa che solo gli americani sanno fare in televisione.
Richard Linklater vince giustamente il premio alla regia con Boyhood. Non c’era altra possibilita’. Basta una di cazzata a sera ( The Affair ).
golden globe 2015 the gand budapest hotel
Julianne Moore ( migliore attrice ) e Eddie Redmayne ( migliore attore ) passano in fretta perche’ sono tagliati per il prolungamento dello show oltre le 23 ( in America non si sfora la prima serata a piacere per raccogliere quel punticino d’ascolto, penosa pratica italica ). Meryl Streep srotola l’ultima pratica, il film migliore ( drama ). Vince BOYHOOD. Evviva. All’anno prossimo, Nord Corea permettendo.
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