1- SU IL CAPPUCCIO, GIU’ LA TONACA! IL GOLPE BIANCO DI SCAJOLA E PISANU, BUROSAURI DEMOCRISTI, PER FAR CADERE ER PATONZA. I 45 PARLAMENTARI FRONDISTI RIUSCIRANNO AD ENTRARE NELLA CASA DEL COLOSSEO DI SCIABOLETTA PAGATA A SUA INSAPUTA? 2- PIÙ CI SI AVVICINA AL VOTO ANTICIPATO, PIÙ SI AVVICINA IL CONDONO FISCALE-EDIZILIZIO 3- BANKITALIA, SPUNTA GIULIANO AMATO. DAI BUONI A NULLA AI BUONI A TUTTO. O TUTT’E DUE 4- FERRARA: “BAVAGLIO? TRENT’ANNI DI GALERA GLI DAREI A QUELLI CHE PUBBLICANO INTERCETTAZIONI ILLEGALI!”. TREMANO GLI EROI DEL NASTRO DI “ABBIAMO UNA BANCA” 4- CONTINUA IL RISCALDAMENTO A BORDO CAMPO ANCHE DEI LEADER DI ‘LACCA & FUTURO’, IL MOVIMENTO DEGLI ULTRASSESSANTENNI DIEGO LAQUALUNQUE E LUCA DI MONTEPREZZEMOLO CHE SI È INCARICATO DI SALVARE L’ITALIA DAL PATTO DELLA PROSTATA 5- FRASI CELEBRI DI “LACCA & FUTURO”: “SE FIAT RITIENE UN IMPEDIMENTO RESTARE IN CONFINDUSTRIA DEVE ESSERCI QUALCOSA CHE NON HA FUNZIONATO”. UN PO’ COME PER LUI CHE ERA “UN IMPEDIMENTO” E MARPIONNE LO HA CONFINATO A MARANELLO

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A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- CAVALIER POMPETTA, METTITI IL BAVAGLIOLO...
Non ce la fa. Non ce la fa. Non ce la fa più. Consigliato da una massa di idioti buoni solo a fatturare, il Sire di Hardcore come al solito indugia sulla strada della "grande riforma della giustizia". "Berlusconi ai pm: "Schegge eversive". Il Pdl: ispettori di Palma nelle procure. E il premier rilancia la commissione di inchiesta sui magistrati (Repubblica, p. 10). Ma ormai anche il povero Olio di Palma, come il suo dante causa, quando si tratta di affrontare i pm è tutto chiacchiere e distintivo.

"Adesso sulle intercettazioni la maggioranza teme il Colle: niente fiducia e norme più soft. Il vero obiettivo è varare la prescrizione breve" (Repubblica, p. 11). Però qualcuno faccia tacere il vecchietto verboso che guida la procura più pazza d'Europa, quella di Napoli. Anche oggi nonno Lepore straparla, questa volta a mezzo Ruotolo ("Ci imputano di tutto, manca solo l'omicidio", Stampa p. 5).

Anche perché tanto questi si fanno del male da soli e prima o poi confessano. Ecco che hanno scoperto Ferruccio Sansa e Davide Vecchi del Cetriolo Quotidiano: "Ruby, il Caimano e la difesa con stupro. C'è un altro Giampi: si chiama Traversi, condannato per violenza su una minorenne. E' teste al processo" (p. 2). Non hanno capito: non è un teste, è un consulente tecnico.

2- FINCHE' MORTI NON LI SEPARI...
"Bossi: non arriviamo al 2013 riforma elettorale e poi al voto" (Repubblica, p. 3). Intanto, come i curatori di questa modesta rassegna sostengono da mesi con il solo lume della logica (e dell'età), ci si avvicina al condono fiscale. "Condono, suggestione del premier. Bossi: non so se arriviamo al 2013" (Stampa, p. 2)

"Decreto sviluppo, Tremonti estromesso e spuntano condono e patrimoniale. L'ok tra 15 giorni". Ciquito Cicchitto "ipotizza due sanatorie, fiscale ed edilizia più una imposta soft sui patrimoni" (Repubblica, p. 2). "Berlusconi, decreto sviluppo a Romani. Letta tenta la mediazione sul titolare dell'Economia: "Nessuno capisce che se cade lui va giù il governo" (Corriere, p. 13).

E invece forse non è più tanto così, dopo l'eco internazionale avuta dal caso Milanese e dalla doppia comica della manovra agostana. Il Banana lo sa e infatti ora Giulietto Tremendino non si dimetterebbe neppure se affidassero il decreto sviluppo alla Gelmini. E sempre sul Corriere, Gian Antonio Stella ironizza da par suo su "l'eterna pace con Tremonti" (p. 15).

Mentre quattro pagine dopo (p. 19) l'ippopotamo Ferrara tracima sul povero Roncone rimbambendolo di palesi cazzate. Compresa questa: "Bavaglio? Trent'anni di galera gli darei io a quelli che pubblicano intercettazioni illegali, altrochè!". Tremano Gigi Nuzzi, Maurizio Belpietro e i fratelli Silvio e Paolo Berlusconi, eroi del nastro di "Abbiamo una banca".

3- CATAFALC SQUARE (AVANZI DI GAROFANO)...
"Palazzo Chigi commissaria Tremonti e per Bankitalia spunta Amato" (Repubblica, p. 1). Dai buoni a nulla ai buoni a tutto. O tutt'e due.

Intanto ci corre l'obbligo di segnalare un'altra triste notizia: "Tutti i "no" di Furio Colombo, democratico ribelle. Fu tra i pochissimi in Parlamento a schierarsi contro il trattato Italia-Libia" (CQ, p. 4). Oddio, ma è morto anche Nonno Furio?

4- SU IL CAPPUCCIO, GIU' LA TONACA!...
Movimenti di burosauri anche nella vasta area a scacchi bianconera che da anni cerca il collegamento con le peggio sacrestie. "Scajola e Pisanu verso lo strappo, documento per l'alleanza con l'Udc. Le fronda dei 45 parlamentari tra incontri segreti e raccolta firme. Scajola sulla voglia di elezioni di Bossi: "Semina una paura che può portare altri verso di noi" (Repubblica, p. 6).

Sulla Stampa (p.3) la foto di Sciaboletta Scajola in scala uno a uno basta e avanza, ma la didascalia è perfetta: "Cambio di passo". Si riferisce al passo carrabile della casa che gli hanno pagato a sua insaputa.

5- POTERI MARCI IN MANOVRA...
Continua il riscaldamento a bordo campo anche dei leader di Lacca & Futuro, il movimento di ultrasessantenni che si è incaricato di salvare l'Italia dal Patto della Prostata. Diego Laqualunque e Luca di Monteprezzemolo muovono le loro pedine e i loro soldini in un turbine di convegni, fondazioni, patti e contropatti (di sindacato).

La Repubblica dell'Ingegner Cidibbì, quello che ancora crede in Uolter Veltroni, registra composta: "Montezemolo, ecco il partito "trasversale". "Italia sul ciglio di un burrone, scenda in campo il meglio della società civile" (p. 9). Cioè loro, gli anziani gagà con il fazzoletto nel taschino e la Costituzione nelle mutande.

Meraviglioso il titolo della Stampa: "No al partito dei padroni" (p. 9). Ma sotto la foto di Monteprezzemolo ha un che di surreale. Pregevole anche il sommarietto con tanto di Luchino-pensiero nella stessa pagina: "Se Fiat ritiene un impedimento restare in Confindustria deve esserci qualcosa che non ha funzionato". Un po' come per lui che era "un impedimento" e Marchionne lo ha confinato a Maranello.

Intanto si muovono le seconde file per la prossima battaglia intorno alla poltrona di quel che resta in Viale dell'Astronomia. "La scelta di Bombassei: corre per Confindustria", si emoziona in prima pagina il Corriere delle Elite corrucciate. Ora si capisce perché il tipo coi baffi ha sostenuto la Fiat (oltre che perché suo fornitore).

6- LE AVVENTURE DI ALE' DANNO DETECTIVE...
Storia divertente anche se un po' bizzarra e scombinata su Repubblica, tra cifre che non tornano e nomi di imputati che mancano. "Alemanno truffato da finti 007 trattava dossier contro la sinistra. Il sindaco ai pm: li ho incontrati. Ora dovrà testimoniare. Nel 2007 offrirono all'allora esponente di An false informazioni per 70 milioni di dollari. Le notizie riguardavano i leader dell'unione e le vicende Parmalat, Unipol, Capitalia, Cirio, Telecom Serbia" (p. 17).

Ma lo scaltro Alè-danno fece verificare il dossier da "un giornalista di Area" e non ci cascò. Se però non ci cascò e neppure cacciò un solo centesimo dei "70 milioni di dollari" (conveniente, non c'è che dire), allora non si capisce il titolo "Alemanno truffato". Comunque, uno normale i dossieristi-truffatori li manda immediatamente a cagare e basta. Non ci fa nessuna trattativa e neppure perde tempo a verificare la merce.

7- IL LATO "B" DELL'ISTRUZIONE...
"Presidi, concorso-beffa. Errori in un quiz su cinque e la Gelmini li ritira", rapida come un neutrino (Repubblica, p. 24). "Concorso struccato. Il ministero dell'Istruzione ammette: 1000 domande errate nelle selezione per presidi" (Cetriolo Quotidiano, p. 7). Passa il tempo e intanto la ripetente di Viale Trastevere rischia di non poter aderire più neppure a Forza Gnocca. Sbaglierebbe anche la domanda d'iscrizione a se stessa.

8- FREE MARCHETT (GIORNALISTE CON LA PANDA COME ICONA)...
Succede che il sindaco di Napoli, Giggino ‘a munnezza, osi criticare Fiat sul suo blog. E allora passa il Corriere della Sera e lo sgrida a mezzo Bianca Carretto: "Dopo l'esperienza vissuta con Chrysler, negli Usa, la Fiat ha deciso di portare dalla Polonia la costruzione della sua auto icona, nuovamente in Italia, per dimostrare l'attaccamento di Fiat per il Paese, la fiducia nella professionalità degli operai campani, la collaborazione con il sindacato".

Non avete ancora vomitato? Allora andiamo avanti: "A metà dicembre Fiat inviterà oltre 750 giornalisti (WOW SI MANGIA!) a visitare Pomigliano, per prendere un primo contatto ravvicinato con la Panda e rendersi conto della modernizzazione degli impianti (investimenti per oltre 700 milioni) e constatare direttamente il rapporto consolidato tra le maestranze e la società (LE MAESTRANZE!!! Stracult!!!). Il sindaco verrà coinvolto nell'organizzazione dell'evento che segnerà il riavvio di una tradizione industriale napoletana dopo gli anni della cassa integrazione" (Corriere, p. 41).

Bianca Carretto, noi speriamo che t'invitino e poi ti mettano alla catena di montaggio a sudare con le operose maestranze campane. Così finalmente darai un senso anche al tuo cognome.

9- AUTOPROMOZIONE CON IL MORTO...
Renzo Rosso affitta una pagina di giornale (Repubblica, p. 20) per salutare l'amico Steve e mettere il suo marchio sul caro estinto. La classe non è acqua. E' Diesel.

10- BANCHIERI PER CASO...
"Fonsai svaluta e lancia l'allarme utili 2011. La crisi provoca perdite per 250 milioni su Grecia, Generali, Unicredit, Rcs e Premafin" (Repubblica, p. 34). Il Pompiere della Sera si rilassa: "Fonsai rivede il budget" (p. 40). Però, accidenti alla maledetta crisi! E visto che le brutte notizie non vengono mai da sole, ecco "Popolare Milano, Ponzellini: non sarò più presidente" (Corriere p. 38). Mannaggia, gli tocca concentrarsi su Impregilo. Tremano gli azionisti (di Impregilo).

11- BANCHIERI PER CASO MA CON IL DVD FUNZIONANTE...
L'arzillo vecchietto Abramo Bazoli, che tutti pensavano intento a tramare contro Diego Laqualunque e il suo malcerto italiano, in realtà ci ha un'età e la sera si guarda anche lui un bel filmetto. Gli è piaciuto tanto tanto, al santo protettore di Intesa, "Il villaggio di cartone" di Ermanno Olmi.

E allora, come un pensionato qualunque, il buon Nane ci ha bevuto su un bel bicchiere di rosso e poi ha fatto la sua bella e pensosa recensione. Solo che il Corriere delle banche oggi gliela pubblica in prima pagina e con un titolo da incorniciare: "Il sofferto dilemma tra carità e legge".

"Il sofferto dilemma tra carità e legge" è lo stesso che gli viene in mente quando guarda i conti dell'amico Zaleski?

DISECONOMY...
La Stampa a pagina 34 "La cassa di Parmalat prende la via della Francia". Il Paese ringrazia Intesa, la banca di sistema e il suo manager Cane' (con l'accento). Auguriamo sogni d'oro a lui e alla gentile consorte.

 

SILVIO BERLUSCONI GIULIO TREMONTI BAVAGLIO nitto-palma-LEPORERUBY ASSEDIATA DAI FOTOGRAFI UMBERTO BOSSICICCHITTO MASSIMO PONZELLINI DAL FATTOmaurizio belpietro