LA GRANDE AMAREZZA - IL POVERO RAZZI È ARRIVATO A S.PIETRO ALLE 5.20 DI MATTINA PER LA MESSA DEL PAPA. MA L’HANNO SCAMBIATO PER CROZZA - FERRI, IL “PADRE PIO” DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - DELRIO VEDE GLI “SPIRITI” - L’ABBRACCIO RICE-VARRICCHIO

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DAGONEWS

1 - Per parlare con il governo, selezionare "Spiriti". Mercoledì, brutta giornata per l'esecutivo guidato da Renzie. Proprio mentre viene messa la fiducia sull'abolizione delle province, Re Giorgio spara un "monito" sotto la cintola, chiedendo che sulla Spending review ci sia "una discussione seria" e intimando il rispetto degli "impegni internazionali" (leggi F35).

Ma all'ora di pranzo, nonostante stia arrivando Obama, tutti a magnare. Graziano Delrio si porta lo staff da "Spiriti", l'enoteca di Piazza di Pietra dove ci si mette volentieri in vetrina. Vedendoli uscire in sette, e in attesa che Renzie completi la sua squadra, i poliziotti di guardia hanno dovuto ammettere che ormai basta davvero poco per lasciare sguarnito Palazzo Chigi. Avranno almeno girato i telefoni sul ristorante?

2 - Scene da un manicomio. Giovedì pomeriggio, Villa Madama, giornalisti pigiati come sardine in attesa della conferenza stampa di Obama e Pittibimbo. Stremati dal caldo e dalla sete, alcuni cominciano a girare nervosamente e "fanno disordine". Una solerte funzionaria di Palazzo Chigi prende di petto la situazione e chiede alle testate che hanno più di un giornalista accreditato di "sfoltire la rosa", perché "siete troppi e non vogliamo che questo evento si trasformi in un insuccesso". Il caldo gioca davvero brutti scherzi.

3 - Cosimo Maria Ferri, il sottosegretario alla Giustizia che abolirebbe le intercettazioni telefoniche solo perché odia riascoltarsi (da Calciopoli alla P3, l'ex membro del Csm c'è sempre), non si perde d'animo. Nel suo studio di via Arenula, nonostante veda il ministro Andrea Orlando neppure tutti i lunedì e non siano state ancora assegnate le deleghe, riceve incessantemente "clientes" vari.

Da mattina a sera, sospirano gli uscieri, c'è un'inarrestabile processione di cancellieri, toghe vecchie e giovani, fornitori dei tribunali, avvocati, periti, vittime di ingiustizie varie e servitori dello Stato di ogni provenienza e appartenenza. Ferri ascolta tutti e promette aiuto, interessamento, vicinanza. "Sembra che sia arrivato padre Pio", dicono gli uscieri del ministero.

4 - Giovedì il primo politico a presentarsi a San Pietro per farsi maltrattare da papa Bergoglio è stato Antonio Razzi, il senatore che passò dall'Italia dei valori (bollati) a Forza Italia, con il preciso scopo di candidare più liberamente Silvio Berlusconi al Nobel per la pace. L'uomo che ha requisito tutti i congiuntivi per custodirli, inutilizzati, sotto la sua mitica chioma metallizzata, è stato visto aggirarsi tra le transenne già alle 5 e 20 del mattino, con quasi due ore d'anticipo. La cosa triste è che le guardie svizzere hanno pensato che fosse l'imitazione di Crozza.

5 - Momento dolcezza nella visita di Obama a Roma. Quando il presidente Usa arriva a Palazzo Madama per incontrare Renzie, il sito del Corriere viene informato che "il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Susan Rice, ha abbracciato il consigliere diplomatico di Renzi, Armando Varricchio". Grande commozione - e un pizzico di amarezza - alla Farnesina, dove è giunta voce che il premier stia cercando il sostituto di Varricchio. Ma certo, questo era prima dell'abbraccio della Rice.

 

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